Thursday, July 26, 2012

..cOSE vISTE a vACANZE rOMANE'12..


-Filippo&Livia-
..appena arrivati allo snipe (per colpa del solito Passerottino), sono i veri vincitori morali di Vacanze Romane..

.."appena" significa che la regata del sabato di Vacanze Romane era il loro debutto sullo snipe, tra le boe.. ed ovviamente c'era aria, e loro, assieme, pesano 110kg.. praticamente una gamba di Passerottino!!

Ma i nostri nn si sono persi d'animo: dopo le capriole del sabato, tra sabato sera e domenica mattina hanno rivisto la centratura (sempre col Passerottino che frullava le alucce lì attorno)..

..alla domenica, visto lo scirocchetto che già spirava dal presto, hanno scelto di uscire belli tirati..

..solo che poi lo scirocchetto è precipitato a qualche nodarello, a loro si è incastrata la ghinda in cima all'albero, e non hanno potuto mollare le sartie: DA ANTOLOGIA!!

..in effetti, come prima regata, è mancato solo il tiro a 20m/sec a fine giornata, l'incendio a bordo ed il Kraken.. e sarebbe stata completa!


-i Cicci's-

..i Cicci presentano in società la loro nuova, fiammante, "Maggiolina AUDI S-Line"..
..il successo è strepitoso..
..anche perchè si sono messi in modo da bloccare il circolo!

Non di meno la fila per sbirciare nell'unica Maggiolina di Ingolstad di cui si abbia notizia è tale che devono mettere il leva-file: con un onesto biglietto è possibile fare un giro di prova nella Maggiolina, lanciarsi dalle cascate delle Marmore col Qubo, e da ultimo una visita guidata al Jurassic Park di Fiumicino-Isola Sacra..

 -Porchettona!-

..immancabile a VR, come Emilio Fede nel back-stage di Miss Lecco, tranciata, e come da tradizione, tranciata con le mano (plurale neutro della seconda.. naturalmente)..
..e servita ancora grufolante..
..probabilmente qualcuno s'è pappato anche qualche pezzo di dito dei serventi..
..del resto quel che non strozza.. 


-i Vivian-

..i coniugi Vivian sono tra quelli che hanno apprezzato di più la "Maggiolina Audi S Line"..
..soprattutto Lady Vivian.. tanto che Maurizio pare abbia dovuto pronunciarsi in un lapidario:
"Ti ricordo che abbiamo già tre figli."



..purtroppo però l'atteso giretto al Jurassic Parck di Fiumicino-Isola Sacra, lo si è dovuto annullare..

..Ciccio s'è magnato il 'rT-Rex..
..che evidentemente s'era appena magnato 'rbrontosauro..

..del resto, è sempre e solo una questione di piramide alimentare,
bellezza.

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Thursday, July 19, 2012

..fUNcUP'12!!

Sveglia alle 4:30 di questo afosissimo venerdì mattina:l'effetto è lo stesso di un ribaltamento a 150 in autostrada.
Punta dall'altra parte di Torino, con Nick, il primo compagno di viaggio, collaudatore di Maserati con trascorsi tra corse e Ferrari...gli altri 2,Giovanni e Matteo (purtroppo per loro, ingegneri...) li preleviamo a Suno, posto minuscolo e mai visto prima in una verdissima campagna padana. Sonno infinito, aneliamo il volo per goderne qualche altro minuto, ma siamo a Colonia in un soffio.
Dobbiamo prelevare una soporifera Astra a noleggio la cui scritta “TURBO”, appiccicata sul retro, sembra staccata da una Uno di un paninaro vanaglorioso.  Una poderosa Heidi teutonica, classe Bismarck, consegna le chiavi a Giova, che finta un ammiccamento solo per sfruttare l'intervallo di incredulità dei cannoni di prua per garantirsi una fuga più agevole...via verso il parcheggio e vai che siamo in autostrada. La turbocompressione di cui sopra si conferma falsa e tendenziosa , celando una vettura granitica (nel senso di cementata alla strada), di una scialberia e tristezza che anche i più esterofili ritornano orgogliosi del loro badge torinese...
Dopo due o tre uscite sbagliate ed un numero imbarazzante di girotondi effettuati su incroci a quadrifoglio standard ISO,  e arriviamo a destinazione. Da una rotonda che smista su 3 diverse direzioni altrettanto famose, prendiamo l'ultima a sinistra e ci ficchiamo in una strada in mezzo ad un bosco di abeti taglia XXXL standard belga... campeggiatori bivaccano sulla destra a 100m dalla pista: qui accade ancora. Curva,discesa, e in fondo alla valle...
Un'Aston Martin Gtsounammazza con inequivocabili colori celeste-arancio dove non è carbonio spara dalla 2a alla 5, parzializza che sarà già a 200, piega a sinistra e subito richiama a destra a fondo valle, e via verso l'alto di nuovo in pieno sul Radillon...Svariate eco simili risuonano dalle varie pareti di alberi all'orizzonte, in un tripudio di acustica naturale perfetta in cui questi tagli verdi irregolari fanno da diffusori a quanto accade sul budello nero sottostante, nascosto agli occhi fintanto che non si sale sulle colline intorno. Le torri sui minuscoli vecchi box in discesa danno allo scenario un tono tra il beat e il cavalleresco. Passandoci vicino, te li vedi tutti: Stewart, Petterson, Cevert, Hill (Graham), Hunt, in macchina, una pila di gomme e 3 meccanici e se va bene una scatola del cambio in più, ma poi basta che in ciascun box non ci sarebbe stato altro. Li vedi lo stesso, vivi, in photocolor, di quel colore che pensi chissà che si mangiavano all'epoca, per essere così..


All'ingresso Eau Rouge, il primo e probabilmente unico sponsor della nostra vita ci accoglie bardato di giallo-arancio e di nero, ridicolo ovunque altrove, qui onorevole e onoratissimo.  Parcheggiamo con pass paddock ben in vista, sghignazzando all'addetto con littorio valore,  e tra verifiche e convenevoli ci troviamo a tavola, nell'hospitality, due primi di pasta e contorno di affettati, secondo di carne, formaggi e insalata di pomodoro per il sano approccio italico all'evento.
Presentazioni: il capo meccanico è un armadio a sei ante (lì per lì non capisco perché ci si debba portare in trasferta uno che mangia per due), dietro di lui la squadra, scoglionata il giusto, che chi sono 'sti qua... noi rispondiamo: 5 collaudatori professionisti dell'orbita corso Agnelli, un ingegnere veicolista ed il sottoscritto, quello con meno esperienza e criterio di tutti...questi dicono che vogliono arrivare almeno 20 (su 150, ma quest'anno siamo meno: 80 vetture in tutto), sempre che non succedano cagate. Mi sembra un po' come dire che se faccio un giro a posto e poi piove il boia, mi porto a casa la pole...vabbè, aggiungo un sacro silenzio.
Una puzza di particolato da camion bulgaro ci riporta ai box, dove in un nero opaco intimidatorio a strisce giallo-arancio come il padrone di casa- che pare funzioni così: ci si veste come la carrozzeria - sonnecchia un mostriciattolo a guida centrale, telaio in tubi (4 in tutto, ma belli grossi), dietro un turbodiesel da padre di famiglia-evoluzione, con cavalli e coppia in giusta dose, visti i soli 700kg di peso di tutto l'insieme, poggiato su  minacciosissime gomme stradali con battistrata “tunzo” il giusto.  La carrozzeria in vetroresina è fintissima quanto perfettamente replicante il maggiolastro, con l'aggiunta di uno splitter anteriore progettato per andare in mille pezzi sul tuo prossimo davanti, ed un'ala posteriore più seria di quello che sembra, con tanto di italica bandiera.  A lato la biposto, bianca, per giornalisti, ospiti e avventori dell'ultimo minuto, che garantisce furore sulla stampa, e brivido-terrore-spavento agli occupanti privi di volante.


Tempo di briefing di squadra: okkiocambiasempredelicato, lo sterzo è duro se lo vuoi usare sul serio, le gomme vecchie di 2 anni ma per la gara le cambiamo,  e siamo già alle qualifiche: è il bello delle corse, meno paghi più emozioni hai. Quindi si va sparati per la pole, degli altri...Noi siamo in 7 piloti, abbiamo 3 ore, il giro è da 3 mins, più due soste per  rifornimento...e fai 5 giri se ti dice bene! Per cercare di capitalizzare, ingurgito a memoria da una mappa formato A4 i nomi delle curve e relative marce, poi gli altri sei compari di avventura mi impacchettano e mi sparano in pista seduto al posto della suocera, sulla biposto col  pilota istruttore, per vedere “la strada” e sentire la macchina.... seduti bardati e allacciati leviamo gli ormeggi... lo scarrafone bianco parte liscio, col suono di un camper smarmittato.
Facciamo la source sulla corsia box, 'sto qua guida già come un pazzo, subito a palla.. e io odio fare il passeggero. Finiti anche i vecchi box siamo fuori..saliamo oltre l'eau rouge.

Anche solo l'immissione sul kemmel è ardita...il dritto però non sembra particolarmente impressionante, basta farlo in fila indiana, stretto come la SA-RC prima maniera.   Stacchiamo per les combes (dx-sx a 90°), punta tacco (l'originale, quello con l'acceleratore di tallone, che la pedaliera si presta) e subito  di traverso, il mag. non sta dritto manco a pagarlo, io punto i piedi su un parafiamma in vetroresina che flette due centimetri e cerco di capire come sopravvivere quando guiderò io; e siamo al Campus, 90° a dx, due ruote sull'erba sintetica in uscita,ma dico che esempi mi dai! Discesa e subito quinti quinta, poi quarta, terza e tornante a dx Bruxelles (ma non era Rivage?) in discesa e contro-pendenza e giù ancora più in discesa...cavolo davanti c'è una montagna. Cerco di non distrarmi, la piega è a sinistra da 4a, sfiora il cordolo interno con le anteriori, la derapata è eccessiva e le ruote esterne sono ancora troppo larghe sull'erba (sintetica, se no col piffero...), la collina rientra verso la pista, noi facciamo il periplo alla fila di gomme e via così, sempre scivolando. Ancora discesa in 5, arriviamo al limite dei giri, frenata potente e impostazione decisa per la Double Gauche, doppia sx lunghissima a 90° in traiettoria unica, da fare quasi tutta in pieno.”Ma allora la posteriore destra può appoggiare senza scivolare”, e invece no: a metà delle due, saremo a 150, eccola che “sgancia”, controsterzo in piena, mai alzare in piede con questa trasmissione, meglio tutta una remata di volante, per 200m di derapata continua. Ci troviamo un altra macchina davanti alla staccata successiva e capisco perchè si può fare: l'incidenza di sterzo è esagerata, in controsterzo si arriva con l'anteriore interna a 15 gradi di camber (cosa vuol dire senza servo-sterzo lo immagino, ma per evitare di pensare ai mie nano-bicipiti fingo di non aver visto)...
E  poi un altro destra-sinistra in quarta, cercando il cordolo,  con traversi innescati e ripresi a velocità imbarazzante...pestone sul freno, giù a fondo col destro e il sinistro sfiora il freno a accompagnare sino a metà curva, e ci si fionda alla Stavelot...all'esterno di questa destra  feroce e secca c'è uno zerbino di erba sintetica, largo un metro, prima di finire nella sabbia impietosa, modello spiaggia belga con calcinaccio del pontino. A metà curva la puntiamo netti ma il passaggio da sotto a sovrasterzo  è deciso, e l'anteriore è solido:  ancora “giù tutto” e quinta al volo su un destrone ad aprire che non finisce mai, verso le due Blanchimont (sx) . Sul dritto l'amicocheinautocontemaipiù si scioglie i muscoli delle mani con una mossa alla Silvan...
La prima Blanchimont, con st'arnese, non è una curva...la seconda invece mi cago sotto e basta: praticamente in piena, se esci dal cordolo di destra ti ritrovi fiondato sulle gomme..come Panis,sulla Prost  ..ma anche lo sventurato su youtube lo ho ben impresso...Frenatona al bus stop, rettilineo box, la source ma sembra ok, e poi....

Un muro, davanti a noi: la collina ha un angolo con la discesa tale che sembra dritta...pensi che la macchina debba precipitare a fondo valle dove,non lo diresti mai, sotto passa un fiume rosso,  e a fianco una poetica fognatura. Ti ci vedi già a fare le sabbiature ma no, giù tutto e basta, no non pensi più, il distruttore alza il piede un attimo per caricare un filo il davanti, via sulla griglia di metallo (tombino?) all'interno il cordolo sinistro e subito, subito a destra, mi spappolo sul fondo del sedile e decolliamo verso il cordolo sinistro del Radillon..questo sembrava gardaland, paura a parte, il resto è deja-vu.

Altri 4 giri, tutti a remare di sterzo, danzare di piedi, sciogliersi i muscoli sul dritto... iniziamo a superare gente con la medesima vettura: le differenze di velocità di percorrenza sono imbarazzanti. Mi immedesimo nelle vittime; mentre rientro, ripasso la pista a memoria, mi ripetono i punti dove staccare... ho capito, ho capito, credo.
Gli altri, esperti, intanto girano cercando di fare il tempo da subito col monoposto, quello nero opaco e arancio...il tempo serve: va bene che è ancora asciutto ma in cielo schizzano nuvole basse e  grigie e se piove, ciao e parti dietro (ancora di più, anche se quest'anno siamo “solo” 80). Il nostro maggiolino non va, dietro è nervosissimo e scivoloso, non tiene mai, non è mai sincero in appoggio e guidare così è preoccupante anche per gli esperti, e poi sul dritto non arriva a 4200 giri...lo rimappano al volo, e mettono due centraline dell'iniezione nuove come me, due fascette, di fianco alle vecchie, che restano a guardare come si fa. Nel mentre, finalmente “scendo” in macchina dalla portiera sinistra, Nicola esce dalla destra, mi allacciano,  chiudo, accendo, parto...prima liscia, seconda a singhiozzare, terza splutsplut no vabbè, tieni la seconda per carità..
Tutto strano: la sento subito bene, derapa subito ma controllo, sembra sincera, e poi..tre giri, tre testacoda: uno in frenata, due in uscita alla Bruxelles, il tornante in contro-pendenza in discesa dove l'istruttore apriva già a metà con ferocia imbarazzante (almeno, nei miei ricordi), ed io mi scopro perfettamente incapace di stare in strada. Alla fisica dietro una contro-pendenza in discesa manco ci penso... Quando mi sta per riuscire un giro sano, eccolo lì, gran botto di qualche povero disgraziato e prove neutralizzate, codice 60: tutti a bassa velocità che ci stanno i pezzi in giro..devo già dare il cambio, non so a che livello sono rispetto agli altri, non ho nemmeno un giro cronometrato vero per capire.
E già finito, sono pure le 22: ma come faccio ad andare in gara senza manco riuscire a chiudere un giro senza errori...
Nemmeno ci penso ma l'eau rouge è andata, tre volte. Senza respirare, senza guardarsi attorno, senza pensare, lottando con sé stessi in discesa, e col sottosterzo che ti vuole sparare dove gli pare quando vai in salita... la prima pista in cui l'asse z ha senso, è impietosa. Prima non avevo mai guidato, ora non so se e quanto sono capace....
In uscita dall'Eau Rouge ci sono i segni, di ruote grosse, pure: qualcuno di recente si è sparato dritto sul muro di gomme, senza sterzare. Una striscia di 50m...
Prove finite, non c'è tempo per ulteriore meditazione a sfondo troppo adulto per le corse, giusto il tempo di circondare i meccanici, tutti e 7, guaire in coro che dietro non si tiene, che gli angoli non sono uguali (ammirevole la certezza con cui si discernono di gradi di convergenza del posteriore con criterio oculare...). Il meccanico annuisce, promette un po', ammicca un altro po', poi dà la assoluzione a tutti i pargoli e tanti saluti, sparite che domani è lunga...amen.
Per il venerdì sera, la casa offre un 4 stelle decisamente brillanti. Al nostro arrivo ci ritroviamo in mezzo a una festa privata di un gruppo di trentenni assatanate del posto. Una ventata di vapori di vodka e aromi femminili da soluzione sovrassatura di ormoni, che il destino inevitabilmente miscela con una decina di italiani imbucati. Saluto, stringendo (o meglio, spremendo) la mano a questi colleghi mai visti che mi ammiccano amici per la vita, ma è già l'una e per me, che non sono James Hunt e nemmeno Steve McQueen, è veramente troppo. Me ne vado a nanna, sazio di emozioni, e cedo il resto a chi non è dato di guidare domani.
   







L'indomani...4 gare di contorno, i soliti ricconi con Lotus, Aston, Porsche...e poi noi zozzi scarafaggiari d'altri tempi. Partenza alle 17:30: 24 ore che sì, ci sciroppiamo tutta la notte, e il giorno seguente, senza pietà. Obiettivo 20...la partenza impressiona, poi, dopo una mezz'ora, le cose si stabilizzano. I due Stig di squadra risalgono dalla 39 esima alla 14esima posizione...prendo macchina alle 22:30 che siamo 36esimi. Mi raccomandano: guida alla padre-di-famiglia-evoluzione = ho due mogli e cinque figli, la più piccola ha 13 anni ed è incinta di due gemelli...




All'inizio mi trombano in parecchi, poi comincio a giocare anch'io, e risalgo,in trance, sino alla 25esima posizione,e  fanno in tutto un'oraequaranta di cui non ho ricordi, se non che fa subito notte, e in mezzo alla nebbia, con i fanali che puntano gli abeti tutte le curve a sx le ho fatte completamente alla cieca, e in TUTTE quelle a dx, anche a me, si apriva la portiera... Scendo a mezzanotte, scarico l'adrenalina sotto una pioggia terrificante che colpisce seriamente il mio successore al volante­. Non lo invidio, mi adagio in camper ma dormire è impossibile: ogni 3 minuti c'è lo speaker che spara in piena notte un annuncio, un numero di una vettura incidentata, qualcuno che rientra ai box: la gara prosegue.
Dopo qualche colpo ben parato, alle 6 del mattino, dopo averci creduto, il caposquadra rompe la frizione...e finiamo in”terza pagina”, classifica dal 40esimo al 60,  all'anticamera del girone dei dannati, l'ultima ventina.






Dopo una notte di pioggia mai vista,  in mattinata ritorno al volante. Niente tergi, l'elettronica (anche quel poco) è partita. Dopo un po' di scivolate lunghissime, che sul bagnato ci vuole davvero rispetto, prendo confidenza con le “linee fuori traiettoria”, trovo il grip, mi sento lentissimo ma col senno di poi i tempi sono pure decorosi. Trovo un trenino giusto, vado con loro...e finisco per dare il colpo di grazia con una staccata alla Source a ruote bloccate,  in cui mi porto via un malcapitato inglese in puro stile “Demolition Derby” e faccio del lato sinistro del maggiolino una versione formula. Il caposquadra a sei ante mi evita il linciaggio al rientro ai box: da oggi gli cedo tranquillamente la mia parte, a quello che mangia per due.



    Alle 14 di domenica, io e gli altri tre precettati da Malpensa,  causa ferie ridotte lasciamo la pista per tornare in Italia...i “vecchi” combattono fino al traguardo,  in fondo siamo esimi, ma arrivati, “come un maratoneta alle olimpiadi”.  E mentre questi vedono la bandiera a scacchi, i compari di Astra TURBO  tornano a Colonia, sbagliando strada altre sei volte e sfogando la frustrazione del rientro anticipato cercando di friggere il vicino più prossimo attivandogli il riscaldamento del sedile a sua insaputa. In un tripudio di ritorno all'adolescenza e chiappe abbrustolite, siamo ancora più fieri del nostro badge: in un auto italiana, questa robetta elettrica da scherzi da pastore protestante è già tanto se optional...

Fantastico.
Una pista vera, l'ultima rimasta, una valle in mezzo a 2 colline, buio, nebbia e pioggia, senza servosterzo, senza servofreno, senza ABS, senza altro che il manico e lo stupore di scoprire che è possibile*;  a dormire in tuta, in camper, su una sedia o un materasso gonfiabile, là dove si può, col rumore, all'umido smorzato da una stufa, la notte al box in dieci, quello che si sente è comunque silenzio. Con la vera sfida: la paura. La paura di sbagliare e di finirci in mezzo anche non sbagliando, che non c'è niente di peggio che non riportare la macchina agli altri, e poi il buio completo sulla pista in mezzo agli alberi, e attorno il nulla, la nebbia, e più diventa complicato, e più hai voglia di essere del gioco, ancora...







*il Fun Cup ha questo principio, corse d' altri tempi a prezzi d'altri tempi, ma sicuro. Poco grip, tanta tecnica, tutto semplice e manuale, fatica di braccia e di gambe, possibilità di sopperire a piccole differenze di preparazione con il manico, necessità di gestione e rispetto del mezzo meccanico, niente elettronica niente...un successone in mezza Europa, dove durerà, probabilmente, quanto lo Snipe, ma da noi ha chiuso presto: se hai i soldi per correre, lo fai con una GT tutta elettroidroservoassistita con gomme cazzutissime e che cambia e frena da sola, niente fatica né di braccia né di testa, figurati se ti va di metterti in gioco su un'oggetto così, dove anche senza il portafogli puoi fare alta classifica...

by Vanda

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Sunday, July 08, 2012

..gIUGNO sABATINO..


Scrivo queste brevi davanti all'impagabile meraviglia di uno dei golfi più belli del Mediterraneo (almeno del Mediterraneo che ho avuto il privilegio di visitare), all'altra estremità del quale si sta disputando il Piada Trophy, che da qui è un minuscolo gruppo di velette bianche, perso nella foschia e nella brezza, che anche oggi non sembra molta.
Di scendere in acqua x l'occasione  non m'ha nemmeno sfiorato; l'attività agonistica, anche ludica, come la mia sul beccaccino, richiede necessariemente almeno qualche risorsa mentale, quel genere di risorse che queste settimane, che ormai sono diventate mesi, dissipano furiosamente e senza requie, e sono convinto che certe risorse mentali o le hai, o è meglio rimanere a terra, perchè andare in deficit potrebbe avere esclusivamente un esito: mollare il giocherello e dedicarsi alle priorità.
Quindi la regata me la vedo da qui.. me la vedo si fà per dire.. non avendo un tele da 1000mm.. ripensando al giugno che è appena trascorso, che almeno sul Lago è stato pieno e piuttosto.. effervescente!
Le danze la ha aperte la Nazionale, anzi il clinic che l'ha preceduto, gentilmente tenuto da Piero Il Magnifico Poggi, e con un discreto successo di pubblico, considerato che spesso i clinic vengono abbastanza schifati dallo snipista medio.
Io sono arrivato a fuochi già iniziati, gocciolando per l'AVB, dopo un diverbio con un motore a due tempi nel quale ho avuto la meglio, ma non prima di qualche "approfondimento".
Quando mi presento si sta replicando la scena madre di ogni clinic: il discente di turno sta chiedendo al docente di turno se l'apertura della crocetta sia meglio 77 o 77.2.. il docente sta rispondendo che i numeri, trovata una centratura media quale una di quelle suggerite da tutte le velerie, lasciano il tempo che trovano, che è tutta una questione di come intervenire in funzione dei cambiamenti, e di quali feed back si hanno quando si cambia qualcosa.. in sostanza il solito incolmabile limes tra il velista della domenica ed il campione.. infatti io mi appunto mentalmente l'apertura della crocetta di cui parlavano..
In acqua la giornata è splendida, realizzeremo poi che quel venerdì, meteorologicamente parlando, è stato il più bello di tutte e due i week end.
Per l'occasione ho a prua Vanda, che mi ritola rumorosamente per il pozzetto, realizzando tra una gomitata ed una ginocchiata quanto sia vano tutto, se non si riesce a girare attorno ad una boa bene, e magari per due giri di fila.. cosa che infatti non mi riesce affatto.
A metà pomeriggio gli mollo la mazza, e mi metto a rotolare io per il pozzetto, mentre arrivano altri equipaggi.
A sera riguadagnamo la via di casa col Segretario Nazionale che, al solito, sta cercando di convincere l'altro Scoiaattolino, della probità del proprio navigatore, anche quando gli suggerisce di uscire ad Orvieto, per passare per Orte, e quindi Viterbo, verso il Lago di Bracciano.
Al sabato siamo al circolo preso, l'umidità ha la consistenza della gomma piuma, e sarà così per le successive settimane..
Quelli che arrivano da fuori apprezzano molto il comfort e la bellezza della location dell'AVB.. è evidente che sia tempo di ricandidarlo per qualcosa di più importante, tipo un Campitaliano.
Avendo un po' di tempo, un secchio, una spugna e del sapone, mi metto a lavare la barca: buona scusa per stare zuppi, scatenando temo una piccola epidemia di lavaggi-di-barca.
Andiamo in acqua spinti più dalla buona volontà che dal vento, anche se alla fine un po' di brezza entra, e si portano a casa due regate strane, come solo il lago sa essere strano quando la brezza non ha voglia di stendersi del tutto.
A sera il tramonto è spaziale, è tutto rosa, e non molla fin dopo le dieci di sera.. anche se non depone per il vento il giorno dopo.
Il giorno dopo infatti somiglierà a quello precedente.
Una prova ce la fottiamo con una gamba-tesa a Smilla, che in realtà voleva essere destinata a Vanda, solo che Smilla si è messo in mezzo, tipo l'USS Dallas in "Caccia a Ottobre Rosso".. fortunatamente il "contrattempo" non frustrerà i piani "continentali" dello Smilla, che chiuderà la prova sgommando via, bello carico!
La seconda prova, nonostante le bave, galleggiamo bene, e durante la poppa abbiamo i nostri 30" di magia, poi però la pressione a sx finisce, ed il cancello di poppa, proditoriamente largo quanto è lungo un campo di calcio, e storto che la metà sarebbe stata sufficiente, ci riprecipita a metà classifica.. peccato.
Dovendo riportare due barche via lago al circolo, a 45' di traino dall'AVB, che vanno a sommarsi alle altre 7 trainate da venerdì e sabato, finisco per perdermi la premiazione ed i saluti, peccato.
La settimana di mezzo mi passa come un unico, infinito, giorno, con caldo bestia.. qualche coglione chiama l'anticlone che causa la canicola Scipione.. come Scipione "L'Africano".. al secolo Publio Cornelio Scipione, della Gens Cornelia, Romano, non "Africano", padre tra gli altri di quella Cornelia poi madre dei famosi "Gracchi", morto a Liternum, che non è l'attuale Villa Literno bensì l'attuale Lago di Patria, comune di Giugliano in Campania, provincia di Napoli, dove Scipione, esiliato, si ritirò tra i reduci della II Guerra Punica, pronunciando la famosa frase "patria ingrata, non avrai le mie ossa", e dove c'è ancora il suo sepolcro, abbandonato tra erbacce, discariche abusive e focolari di peripatetiche, seppure è di questo Scipione l'elmo di cui si cinge la testa l'Italia nell'Inno Nazionale, non perchè "africano" bensì perchè il condottiero romano che riuscì a prendere a calci nel culo uno che invece Africano lo era in tutto e per tutto (compreso l'incarnato) tal Barca Annibale da Cartagine, che Scipione cacciò dall'Italia e finì (militarmente) a Zama (Africa) da cui "l'Africano".. caro il mio coglione.. ad ogni modo la settimana passa, e ci ritroviamo al Nastro Azzurro, che è il giro del lago, giunto alla sua 38esima edizione, e che il Comitato Bracciano Sailing (Co.Bra), assieme al Presidente del Circolo che detiene il "deed of gift", ossia l'Associazione Velica Sabazia (AVS), che non non c'entra nulla col "sabbazzietto" (Associazione Sportiva Nautica Sabazia), insomma il Co.Bra organizza con l'AVS il Nastro Azzurro, e ci sono ben 10 beccacce sulla linea.
Nel mio piccolo corro con a prua il Presidente Sabbazziesco, e ci divertiamo pure, peccato solo un problema alla scotta del fiocco che ci costa quel tanto che nn riusciamo a recupare. Memorabile il bolinone finale dalla sponda est dritti monobordo fino alla sponda SW.. perchè nel mentre è entrato maestrale, quel tanto da consentirci anche un rientro rapido al circolo.
Il giorno dopo si va in acqua per la Zonale, che sarebbe il Bracciano Sailing Contest 2012.. e se ne vedono di tutti i colori.
La prima prova è funestata, durante la terza bolina (tre giri di bastone), da un quarto d'ora di bonaccia assoluta, di quelle che levigano l'acqua del lago e sparigliano le prue delle barche.
Ci sono i termini per annullare.. figuriamoci!
Il Comitato accorcia e mette l'arrivo in cima alla bolina.. a quella che doveva essere la bolina, almeno fino alla patanazza.. passato il quarto d'ora di nulla rientra una bava da destra.. almeno 90° da destra.. ci sono i termini per annullare.. figuriamoci!
Viene dato l'arrivo col gommone con su i giudici, che non essendo ancorato, in certi momenti girella attorno alla boa che segna l'altra estremità della linea dell'arrivo.. naturalmente non proprio ortogonale al vento.. ma intanto, di ortogonale al vento, ormai non c'è molto..
Scendiamo verso l'area di partenza dentro la nuova aria.. ignari che ci aspetta quasi un'ora d'attesa prima che il campo venga spostato..
Al momento del preparatorio ci accorgiamo tutti che partendo in boa, mure a sx, si arriva monobordo alla boa di bolina.. io penso ad un abbaglio, ricontrollo.. e realizzo che sì è un abbaglio, ma non mio.
Alla partenza tirano su anche la bandiera dei Finn, in acqua c'è un solo Finn, che durante la prima prova ha anche deciso di regatare "da pari" tra gli snipe.. essendo il solo potrebbe girare tra le boe ed arrivare comunque primo.. ammesso che qualcuno non si ricordi che ci vogliono almeno 5 barche di una Classe per avere una regata valida ad uno Zonale.. ma ignoro se questo sia accaduto.. fatto sta che parte pure il Finn e s'ingarella come se stesso correndo su di uno snipe tra altri snipe.. affascinante.. per non dire altro.
Come dicevo la prima bolina è già una corsa di cavalli, con giusto uno stocchettino, giusto per ragioni di scarroccio, così il lato successivo, che essendo di lasco non richiede nemmeno lo stocchettino, la seconda bolina è come la prima, il lasco pure.. finchè ci annullano un cambio di percorso.. evvai! Meglio tardi che mai.. e noi ci mettiamo a cercare la nuova boa sopravvento.. poi notiamo un assembramento di gommoni dove stava la precedente boa di bolina.. e comprendiamo che la boa l'hanno spostata sopravvento.. ma di una cinquantina di metri sopravvento.. ora.. qui ci starebbe qualche commento, ed invece mi limito a quando esposto, ossia ai fatti, i commenti ce li siamo scambiati personalmente.. non vedevo nulla del genere da.. tre anni almeno, speravo di non doverne vedere ancora, ed invece mi trovo di nuovo a sperare di non vederne più!
Rientriamo a passo di lumaca, tanto che perdiamo pure 'sta premiazione, ri-peccato.
Ora l'attività lacustre è in letargo, si torna in acqua per Vacanze Romane.. io ho richiesto 10m/sec d'aria, da qualsiasi direzione.. sarò accontentato?


Lo ignoro, spero solo che saremo in tanti a scoprirlo!

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Tuesday, July 03, 2012

..cICCIMONIO..

..l'appuntamento era per domenica 01 luglio..
..alle 16.30..
..alla chiesetta der principe.. dal nome del bar attiguo..
..altrimenti nota come 'achiesetta-sparasposi.. visto che risulta aperta ESCLUSIVAMENTE per usi nuziali..

..ad ogni modo 1 luglio, 16.30.. sul Lungolago di Anguillara.. unico posto più caldo-umido in quel momento Calcutta.. forse Saigon.. ma nemmeno..

..l'evento, celebrato da tutti i media mondiali, è stato preceduto da tutta una serie di segni premonitori.. dei quali non si può dar conto completamente.. ma quasi:

2° Sigillo: i Cicci's decidono, bontà loro, di affidare la gestione della musica durante la Cerimonia a Vanda, il quale istantaneamente:
 # si dichiara inabile ad utilizzare, soprattutto in pubblico, un lettore mp3, per giunta touch-screen, come se nn bastasse collegato ad un amplificatore;
# si autoproclama unilateralmente "D-Jesus", ossia qualcosa del genere:


3° Sigillo: ..come molti hanno notato.. fino a qualche giorno fà erano in corso gli Europei di Calcio..
..una certa sera la Nazionale Italiana ha avuto la bella pensata di asfaltare quella Tedesca, risultato: accesso alla finale, da disputarsi il primo luglio..


..esattamente in concomitanza col rinfresco del matrimonio!!


4° Sigillo: 1 Luglio ad Anguillara.. come ogni anno..


..il che vuol dire: lungolago "pedonalizzato" proprio all'altezza della chiesettalanciasposi..
..ma i nostri risolvono brillantemente patteggiando, appena 24 ore prima, un'accesso per quelli con partecipazione-in-pugno..


5° Sigillo: poche ore prima dell'evento il cielo della Capitale è attraversato da..


..un corpo celeste in fiamme..
..che perde pezzi..

..no, non è una boutade.



6° Sigillo: Vanda, determinato a far sbronzare Ciccio, ottiene un effetto inatteso (almeno da lui)..


..Ciccio incolume, e lui và giù lungo disteso.. riportando qualche ammaccatura.. più che altro nell'amorproprio!!

..nel mentre..


..SuperSmilla presenzia nonostante l'elevata temperatura.. corporea!




..al Pirata Billy Boa manca il cappellino d'ordinanza, e sarebbe una perfetta regina madre!!



..in attesa del fatidico di sì, in molti parlano dell'attesissimo viaggio di nozze..


 ..la concomitanza con la Sagra del Pesce genera degli effetti "inconsueti" che andrebbero assolutamente introdotti nel protocollo standard.. giusto per portare una ventata di freschezza!



..i Cicci, a differenza della Nazionale poche ore dopo, riportano a casa il risultato..
..ovvero:


..poi finalmente cala la sera..
..si arriva al posto predisposto..
..non senza qualche aiuto tecnologico..

..si mangia e si beve e si smette di sudare come un maratoneta..
..la serata fila via leggera, con gli sposi che ogni volta che appaiono sono preceduti da un incipit musicale di.. Jovanotti.. che non è poi nulla, considerato Baglioni partito al momento dell'Offertorio.. che D-Jesus, alias Vanda, chissà quanto impiegherà a superare il trauma..

..e poi..
..e poi?
..come "e poi"??

..e cosa ci potrà mai essere dopo il Sesto Sigillo se non..




PS per i molti tenutari di reflex presenti al Cicciosmonio: questa foto è stata scattata con un cellulare vecchio 5-6 anni.. e senza flash.. se volete qualche dispensa, vedo di buttarvi giù qualcosa..

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