Saturday, March 31, 2012

..aNZIO x nOI, oVVERO: cOME tI fINISCE L'INVERNALE e tI pARTE lO zONALE!


Come riportato anche dal PresdelCons. in Cina, durante la visita istituzionale in corso, ad Anzio, non in Cina, domenica scorsa, è cominciato il CampZonale 2012 della beccaccia quartazzonara!

La mia, di zonale, è cominciata il sabato precedente, a Bracciano, dove andiamo ad agganciare un biplano da portare ad Anzio, per la transumanza che seguirà lo Zonale, e mi ritrovo a volere portare via con me il bellissimo pastore tedesco che è succeduto alla povera Camillona, nel gironzolare per l'AVB.

Arrivo ad Anzio e mi trovo il Segretario Nazionale in mezzo alla strada.. ma perdo l'attimo, e nn riesco ad acciaccarlo, ach!!

Intanto s'è fatta sera e con la sera sono arrivati anche i Cicci's.. in realtà non volevano venire, millantando una roba tipo un corso prematrimoniale.. o di cucina.. non saprei..solo il Segretario Zonale ha fatto il tipo di telefonata: se nn arrivi entro 30 minuti ti tolgo la delega, e la dò al primo snipista che mi trovo davanti.. e poi mi ha passato al telefono il Cicciolato zonale.. il quale, non so se più per timore di vedersi scicciolato, o di vedere me nei panni del primo snipista che mi trovo davanti (che piuttosto  cambierei sesso), ha comprensibilmente mandato ramenghi il prete, lo chef, o quel che fosse, e si è catafiondato in quel di Anzio ad una velocità tale che i cerchi del Qubo erano rosso incandescenti.

Raccattati i presenti ci si è andati a scolare qualcosa, Serena un gelato, come profilassi post-influenzale.. solo non è che abbia avuto proprio il genere di effetti auspicati, mentre la cena si è consumato nell'ottimo ristorante del TevereRemo (perdonate che non metta il nome del circolo per esteso.. ma rischierei di slogarmi la tastiera), dove di fronte all'eventualità di un pasto privo di carboidrati, il Segretario Nazionale ha tenuto una, letteralmente, piazzata, sostenendo che di andare a nanna, senza previo piatto di pasta, non se ne parla, cribbio!



Poco dopo in realtà ha anche aggiunto: a nanna, prima di un gelato, non se ne parla, cribbio!


La nanna, coadiuvata dalla passeggiata post prandiale+gelato, è andata meglio delle aspettative.

La camerata della foresteria era semi-deserta, a me è bastato risolvere un dislivello sotto una zampa del letto a castello di ca. 3cm (in caso contrario probabile il ribaltamento) che il Segretario già ronfava beato.. e con la scusa mi sono anche risparmiato di dovergli dare il bacio della buona notte.

La nanna è andata bene anche perchè ero sfiancato, tanto da non prestare nemmeno tanta attenzione alla decina di tardo-arrivati, tra ragazzini e allenatori, fascino discreto di ogni foresteria.

Un po' più traumatico il risveglio: con un ventilatore a pale da soffitto acceso accidentalmente (credo) che ricreava condizioni da Volvo Ocean Race, mentre il Segretario ghignava beato da sotto il letto a castello di fianco.. per un attimo ho temuto di essere trapassato nel sonno.. come inferno la scena poteva essere credibile.. certo mancavano Cicchitto, Calderoli e la Santanché, ma anche così!

Bellissima Anzio di prima mattina: sole tiepido, paese deserto, bar pieno di robe deliziose appena sfornate.. tant'è che ne ho dovute prendere due.

Tornati ai piazzali i primi arrivi, ed il tutto si anima rapidamente, arriva pure la mia prodiera, che millantava un viaggio in treno sul locale da Termini ad Anzio, una roba tipo Mumbai-Nuova Dheli, che invece le è andata di lusso, con sgancio esattamente davanti alla foresteria del tevereremo.

Tiriamo su le vele, ci iscriviamo..



..compriamo le gelatine di frutta, insomma le solite cose, mentre il Cicciolato, in modalita CicciolatoVasaVasa, saluta e bacia.. TUTTI, compresi alcuni carrelli stradali dismessi e rottamati dietro la LNI, una Star mal in arnese, un platano, alcune pile di cordame, il monumento in memoria dello sbarco degli alleati, una baguette alle cozze e porchetta, una cornucopia priapica crisoelefantina, due drag-queen a fine turno, ed un Land Cruiser 3 porte..
il Segretario Nazionale intanto non sta a pettinare i criceti, preferisce infatti i passerottini: per l'occasione è a bordo della Kobaiashi Maru, armata dal più pennuto della IV Zona, e familiarizza con lo stesso sfoggiando copricapi di dubbio gusto e sfregandosi l'ombelico.. sull'ombelico del passerotto, non sul copricapo, nel rispetto di un rituale aborigeno che ignoro..



..e che preferisco continuare ad ignorare.

Al momento di andare in acqua il vento più prossimo del quale si abbia notizia è nel Mare d'Alboran, ovunque questo si trovi, tanto che ci possiamo permettere un'uscita in retromarcia con doppio-axel finale per evitare una trappa, che invece Ruby..


..centrerà quasi fuori dalla sacchetta, vergognonandosi peggio che se avesse (ri)votato per il NanoInfoiato!

Fuori dalla sacchetta c'è anche meno aria che dentro, in compenso la giornata è splendida, primavera piena.



Ce ne andiamo a giro portati dalla corrente finchè qualche refolino di una sedicente termica (al golfo di Anzio bastano 2 fotoni per metterne un po') ci fa derivare verso la barca comitato, uscita nel mentre, ed alcuni ciuffetti di vapore, evidentemente (col senno di poi) non trascurabili, vanno levandosi a sud dei Castelli, ancora nascosti dalla foschia.

La termica a stendersi ce ne mette, e quando comincia a farlo arrivano i 555, che ancora non sono stati inclusi nel trattato che vieta l'uso di armi non convenzionali, e mine vaganti.

La prima partenza vede la linea leggermente sbiega in boa, noi non abbiamo la bussola, ma la magnetite all'interno della mia prodiera non dà adito a dubbi.. meno ancora me ne vengono quando noto il Segretario infilarsi lo spray-top (per proteggersi dagli schizzi di sangue) e guidare da quella parte un pennuto quanto mai resistente a partire in boa e forzare l'intera armada mure a sx.

Partiamo a metà linea, metà verso la boa, e tutto sommato partiamo bene, cosa che genera nel mio subcosciente l'accensione simultanea di tutti i possibili allarmi.. il problema, col subcosciente, è che in quanto tale si tende a dargli poco credito, soprattutto quando si è distratti da altro, tipo cercare di far camminare un frigorifero a vela disegnato nel '29, in condizioni invise (a me) ossia una diffusa e generale bafagnazza maledetta..

A onor del vero, come avremo riprova poi, il primo pezzettino a sinistra ci stava tutta, solo che col senno di poi, quello che riempie fosse e fosse e fosse, ci stava decisamente di più il primo pezzettino a sx e poi via di corsa tutti sul lato opposto, dove sono andati in realtà 3/4 dei beccaccini, in primis il pennuto ed il segretario nazionale, ritrovandosi puntualmente un gozzilione di lunghezze avanti a noi, non solo le due silfidi ma anche tutti gli altri 3/4.

Alla boa di bolina l'entità della minchiata (nostra) splende in tutta la sua abbacinante magnitudine, non possiamo che incassare e, cercando di tenere le madonne al loro posto, ci gettiamo all'inseguimento.. che detta così sembra facile, ma il vento continua ad essere leggerissimo, e la scena che ci si presenta contribuisce a fare saltare le madonne come triglie al forno: Roberto e Angela, quando ci incrociano avanti, fanno finta di nulla.. in realtà Angela, che guida, fa finta di nulla.. Roberto non ci riesce, e per celebrare il momento accende il mezzo toscano che è solito masticare spento, e se lo spegne nell'interno gomito per la gioia!!
Von Tissel, altro utilizzatore finale di mezzi toscani, il sigaro a momenti se lo mangia, mentre il ghigno malefico di Decoupage è talmente ampio che a momenti gli si ricongiunge dietro la nuca!

In poppa non c'è di che fare le fiamme, ma cerchiamo di tenerci puliti, assieme ai Cicci, sempre più in modalità "mare-sapore-di-maaare(..)" e al Meriggi, tornato finalmente allo snipe per mondare una parentesi invernale sul J24, ce ne andiamo a sx (guardando dalla partenza), e alla boa in fondo siamo se non altro riusciti a riassorbire il gap sul grosso della flotta.

La bolina vede la flotta aprirsi, quelli avanti, salvo tsunami, sono fuori gittata, ma il gruppo cerchiamo di raggranellarlo un incrocio alla volta, e quasi in cima alla boa siamo di nuovo della partita.

In poppa ci giochiamo l'ultima possibilità, ma non esce il nostro numero, davanti a noi, sempre più vicino, ma mai in pericolo, Vanda sembra abbia la testa montata su un perno, tanto si gira indietro. In un primo momento penso che si stia guardando dalle coperture, poi realizzo che sta invitando tutti ad apprezzare le rotondità del suo novo, fiammantissimo, fiochetto North JPN triradiale, che gli imprime momenti di accellerazione tipo MotoGP a momenti di.. diciamo.. diciamo che in certi momenti pare che Vanda non riesca ancora a mettere a frutto tutte le potenzialità del fiammante fiocchetto, ecco..

Come felice consuetudine del CdR Anzioso, l'attesa tra le due prove è brevissima.

Al momento dell'avvio della seconda procedura il vento è aumentato.. forse di 1m/s.. ma solo nei momenti di maggior gloria.. chissà che fine hanno fatto quelle belle libbecciate anziose!

Decido di rimanere col set-up full-sbragato, e per una volta quasi ci piglio.

Il vento nel mentre ha fatto come la Spagna: è andato platealmente a destra, ma sembr già pentirsene. Il CdR ha proditoriamente spostato la boa di bolina e tirato su quella di partenza, insomma ha spostato il campo.

Noi si parte a mezza linea, liberi, stranamente veloci, c'è un pure un richiamo individuale, ma sono abbastanza sicuro che non possiamo essere noi, e tiriamo via dritti.. sperando di non essermi abbastanza sbagliato.

'Sta volta facciamo quello che avremmo dovuto fare anche prima: ci tiriamo su quel tanto, e come siamo liberi andiamo a dx, attaccati alle sottane di quelli andati a destra subito.

Nonostante la poca aria (la prodiera raramente si affaccia sopravvento) ci sembra di riuscire a guadagnare qualcosa, fino alla lay di dx, che ci guardiamo bene da superare.

Alla boa siamo attaccatti ai primi 3, a loro volta attaccati tra loro, lo Smilla, stupito della cosa non meno dello scrivente, con una faccia quale avrebbe se si fosse trovato di fianco un galeone spagnolo del XVI secolo, mi chiede apertamente spiegazioni di cotanta inconsuetudine, e cerco di tranquillizzarlo come posso assicurandogli che la nostra presenza lì, con la snipearistocrazia, non solo è inconsueta ma è anche assolutamente incidentale, e sono lì pronto a metterglielo nero su bianco che parte la discesa verso la boa di poppa, con loro più sulla dx (guardando sempre dalla partenza) e noi più sul centro.

L'impressione è che riusciamo a scendere almeno come loro, anche se la tentazione di scendere a spingere è forte, poi verso l'ultimo terzo del lato, esce finanlmente il nostro numero: su un accenno di sx noi, che siamo quelli più a sx, strambiamo subito. Quelli sulla dx, che si sono un po' impacchettati, con lo Smilla che li intrattiene proiettando quelle 4-500 slide che ha sempre con se sulla Conduzione notturna del SunFish in acque interne, fanno per rimanere lì, mentre RobertoT e GiuseppeB li hanno riacchiappati e noi cerchiamo di sfilare in punta di piedi verso la boa in modalità stealth.

Alla boa lo sfilamento ci ha pagati quel tanto da poter girare con calma e scegliere da che parte andare.

Bordeggiamo sulla dx, mentre gli inseguitori, eccetto Maurone e GiuseppeN ed i soliti velocissimi juniores (RobertoT e GiuseppeB), si tengono più a centro del campo.

A metà bolina è chiaro che RobertoT e GiuseppeB sono i più veloci del mazzo, noi compresi.

Confidando nel consueto destro dalle parti della boa ci mettiamo sotto la lay, mentre gli juniores si mettono più alti.. 'sta volta però il dx in boa latita, e noi siamo costretti a stoccare per prendere la boa.. ci starebbe forzargli l'incrocio sotto la prua, ma siamo stretti, e preferisco sfilare a poppa.

Alla boa siamo lì, con gli inseguitori non abbastanza lontani.

In poppa con poca aria, con RobertoT e GiuseppeB c'è solo da perdere acqua, ed invece con sommo stupore non riescono ad andarsene.. non che si riesca ad andarcene noi, ma visto che di solito, in condizioni simili, non resta che salutarli per poi rivederli dopo l'arrivo, il fatto di riuscire a non farci seminare ci rende non poco contenti.

La poppa fila via senza scossoni. Noi più al centro, loro più sulla dx, se ci fosse il sx come nella prima poppa magari.. ma il sx non c'è, se non un accenno, noi ci strambiamo, ma non basta, loro strambano per incassare la boa, e via così sull'arrivo, mentre dietro la FDZ, con a prua il redivivo panzonemaladetto (aka IlCekka), mettono in scena il giochetto che tante volte abbiamo fatto col panzone quando era prua del palindromo: scivolano strapoggiando tanticchia alla volta, e dopo un recuperone inverosimile, riescono a riagguantare la quarta posizione sull'arrivo, e con quella a chiudere matematicamente in testa il saldo delle prime due prove del CampionatoZonale.. magari non è chiaro, ma senza nulla togliere al panzone, la FDZ s'è messa al timone di un beccaccino l'autunno scorso, proprio nella palestra di Anzio, e dopo quache mese eccola qua sul gradino più alto delle prime due prove dello Zonale (e dell' overall dell'Invernale..)..


..tanto per gradire..

Sfiliamo verso terra mentre quei discreti fiocchetti che al mattino salivano dietro ai Castelli, sono diventati un nero pestone, che dopo aver fatto singhiozzare la termica tutto il giorno, sembrano proprio decisi a venirci a trovare.

A terra l'atmosfera è rilassata e sbragata, nonostante la fretta di caricare le barche sugli stradali, come  si conviene in una bella festa, impagabile, come al solito, l'operato di Ivano, Stefano e Francesco, della LNI, che tirano tutti a terra senza colpo ferire.

Mentre stiamo a lavare le barche, arriva anche il groppo, il vento salta di 180° e per qualche minuto fa sibilare il sartiame.. se solo fosse arrivato un'oretta prima.. ah! se solo un'oretta prima.. my precious..

A seguire premiazioni di Zonale..


..GiuseppeB&RobertoT, secondi nelle due prove dello Zonale..


..lo Smilla&Simone, appena tornati in acqua, già terzi.. 


..e anche dell'Invernale, nella sala della Lega, a seguire estrazione a sorte di 3 fiocchi, un gioco completo ed un set di sacche deriva e timone, tutto gentilmente offerto da Giorgio Scarpa della Murphy&Nye..


..che era anche in acqua col suo splendente beccaccino.. 



..il tutto mentre il Cicciolava sfoderava un bellissimo pile bianco-immacolato (per ora) che lo rendeva terribilmente simile ad uno di quegli orsacchiottoni degli spot della CocaCola.

I fiocchi, estratti dalla First Lady, che per l'occasione anzichè regatare si è goduta la giornata in modalità armatrice, dalle assolate terrazze del circolo, se li beccano los Tocchio's, che hanno dimostrato tanta tanta velocità nell'ultima poppa, Roberto&Angela, che nella seconda prova sono tornati a terra col carniere pieno di belle prede, e la tevvibile Vanda, che forte di questo ennesimo bacio dalla Dea Bendata, a subito dichiarato:


Il set completo va al buon GiuseppeN, che ora gli manca solo la barca per mettersi in proprio.. anche se ha detto che le vele le userà col Maurone, suo timoniere.

Le sacche invece vanno ai Ciccis, col CicciolatoZonale vero artefice di questo Zonale e del sostegno che ci ha dato lo sponsor.. probabilmente gli avrebbe fatto più comodo un dissipatore per il suo cellulare, che ultimamente risulta leggerissimamente stressato da tutta l'attività di coordinamento&promozione della beccaccia zonale di cui il nostro si è fatto carico, ma va benissimo anche così.

Insomma anche questo Invernale ce lo siamo.. ma soprattutto è ripartito lo Zonale (compresi i copiosi piatti di pasta offerti dalla LNI a chiusura), ed è ripartito col botto, visto che abbiamo avuto in acqua 20 barche, quando il record del Nostro Zonale, al lago, almeno dopo il Cambriano, è fissato a 26!

Il prossimo appuntamento ora è per il 6 maggio, prossimo zonale, ovviamente al Lago, mentre la Classe migra da Anzio con un nuovo equipaggio, ossia il Pirata Billy Boa e Marcello,


non venendo meno alla sua conseuta e preziosissima funzione di "snipe-nursery".

Molto apprezzata dai locals la gita fuori porta del Segretario Nazionale e della First Lady, che si sono uniti a noi per l'occasione, ingenerando nel Passerottino la consapevolezza che si possa essere molto veloci anche con poca aria, anche pesando più di 200kG.. infatti i pesi che hanno dichiarato (90kg ciascuno..) il Segretario ed il Passerottino sono palesamente falsi, per difetto!

Pare anche il Segretario si sia invaghito della location, anche se, visto il poco vento, sarà stato colpito più dall'enogastronomia locale che dalle condizioni meteomarine.

La mia Zonale si è conclusa con il rilascio della prodiera, la quale al solito mostrava inequivocabili sintomi di confusione post regata..


Ora rimangono da traslocare le ultime barche, e poi salirà il sipario sul Lago, as usual.



..non prima che il CicciolatoVasaVasa abbia finito di ri-baciare tutti quanti, naturalmente!

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Friday, March 23, 2012

..sNIPE&J24..

..scrivo queste come l'acido l'attico m'ha consentito di riutilizzare la QWERTY.. scrivere pigiando i tasti col retro di una matita è una rottura di palle tale da escludere la redazioni di siffatte boiate.

sabato scorso, fuori da qualsiasi regata, calendario, impegno mondano e forti di prevemeteo che previmeteavano (credo..) finalmente un po' d'aria degna di tal nome, dopo 6 mesi di patanazza-coatta (maledetta).

Al solito rallento dalle parti della stazione ostiense per raccogliere Paola, che al solito è giunta colà non dentro ma "sopra" ad un vagone della metro, di solito aggrappata (coi denti) ad un pantografo.. è la sua maniera di "acclimatarsi" all'uscita in barca..

Essendo sabato, e non essendoci orari imposti da istruzioni di regata, arriviamo ad anzio che è giorno fatto, come dimostra l'assenza di parcheggi prospicenti ai circoli, e la piastra del bar magala che conferisce a tutto, cappuccino incluso, l'inconfondibile ma non per questo definibile sapore della piastra del bar magala.

Primavera è quella roba che tra i vari noti fenomeni floreali e migratori, si connota anche per la riapparizione, anche sulle rive anziose, di alcuni noti velisti locali, ed infatti troviamo a scaricare la barca RobertoT e GiuseppeB, mentre la sua Maurone l'ha già schierata da qualche giorno, e sarebbe pronto a salpare, se non fosse per un piccolo disguido di tipo.. geografico.. con GiuseppeN!

Noi tiriamo su le vele delle grandi occasioni.. quelle che farebbe schifo dormirci anche al gatto.. mentre la garrula melodia delle drizze che sbattono contro i relativi alberi sottolineano come fuori la giornata, se non maschia, sarà sicuramente molto, molto.. molto umida!

Al momento dell'uscita arriva pure RobertoD che, data la suddetta melodia di drizze, nemmeno guarda lo scivolo, tanto lo aspetta una sessione di bricolage sul dritto di prua di Pe'Pazzia, dopo che una settimana fa' ha tentato (senza riuscirci) di trasformarmi la barca in una barriera per il ripascimento ittico.. il che per me è una grossa fortuna.. non il tentativo di affondamento ma il fatto che sia arrivato in tempo per ricordarmi di aver sparpagliato in giro dei pezzi che avrà la gentilezza di recuperare lui!

L'uscita si presenta subito interessante.. mollo la mazza a Paola per finire di vestirmi, visto che abbiamo dovuto entrare a gambatesa al solito gommonaro che stava per bloccare lo scivolo per due anni.. faccio in tempo ad infilarmi un calzare che siamo già al traverso della prua della vedetta dell'esercito, ormeggiata in testata alla sacchetta, che il primo sparo ci investe e ci porta accellerando dalla parte dell'ormeggio degli aliscafi: meglio di una catapulta a vapore.

Attraversando il porto cominciano le tribolazioni. Abbiamo su un fiocco etrusco, con una brancarella insolitamente piccola, è c'è qualche difficoltà a passarci dentro le scotte nuove, e la cima dello sparatangone.

L'operazione ci costerà buono un quarto d'ora, mentre io mi diverto a a rimanere fermo dalle parti della meda del porto, mentre Paola invoca tutti i santi del calendario anzioso.

Alla fine arrabbattiamo una soluzione e ripartiamo, con lo scirocco che fuori dalle ostruzione scodinzola giocherellone sui 7-8m/sec, forse qualcosa di più nelle raffiche, sicuramente di più mentre ci si allontana dalla costa.. e dalla costa ci si allontana perchè il solito quasi miglio fuori c'è la partenza di una regata di j24 per l'appunto sul punto di partire.

Noi facciamo quelli bravi, ci avviciniamo da dietro, quatti quatti, badando a non rompere le palle a nessuno.. e cercando di evitare diverse barche che sembrano avere qualche problemuccio di.. manovra!

Piccola digressione sul J24: nato durante i seventies (mi pare) negli State, da Mr. J, che si costruì il primo nel garage per andare a cazzeggio con la famiglia, e all'uopo, il piano velico prevedeva solo un fiocchetto al 100%.. poi arrivò il boom commerciale, e gli utilizzatori finali s'accorsero che, col fiocchetto, sotto i 15kt, tanto valeva scendere e spingere a nuoto.. il che poteva diventare un problema in termini di successo commerciale, così la Classe Internazionale (nel mentre nata) pensò di introdurre un'evoluzione nel piano velico: un bel genoa!
Grande e potente, il genoa non è che facesse volare via la barca, ma almeno rendeva complicato correrle dietro a nuoto, tanto che in molti cominciarono a preferire di rimanere a bordo, e fu successo commerciale.
Il problema è che il genoa, grande e potente, che non c'entrava un tubo con la posizione della mastra, e quindi dell'albero, e quindi della randa, che secondo alcuni è quel che fa orzare una barca, rendeva la barca per l'appunto indiscriminatamente poggiera.. e fin qui.. il vero problema è che essendo pure la barca decisamente pesante e poco invelata (ricorda qualcosa?), quando l'aria saliva, e stavi col genoa su, la barca cominciava a sbandare, e avendo delle appendici non proprio.. performante.. il dettaglio precedeva di un nulla un significativo scarroccio.. tipo quando sale aria, non tocchi nulla e non cinghi (ricorda qualcosa?).. fine della digressione.

Che c'entra con sabato scorso?
C'entra che fuori ci si approssimava al limite superiore del succitato genoa, dove l'ortodossia della Classe prevede ancora di tenerlo su.. solo che il dogma implica che te rimani col genoa su, e ti appendi abbestia alle draglie.. cosa che ad Anzio, sabato scorso, non erano molto per la quale, tant'è che partita la regata, con qualche minuto di ritardo, ci accodiamo pure noi.. giusto per vedere di colore fosse la loro boa di bolina, a due miglia almeno da noi.. e con grande sgomento dei presenti (a bordo del palindromo) a metà bolina ci siamo ritrovati ad aver riacchiappato qualche J.. è chiaro che di fronte ad eventi del genere, ti viene voglia di andare a vedere come finisce, ed abbiamo continuato a bolinare, e a recuperare barche.
A due terzi della bolina ci siamo ritrovati così con quasi mezza flotta J dietro.. praticamente quelli con noi sulla destra del campo, poi bel destro deciso, viriamo, e ci troviamo dietro anche un paio di barche di quelle sulla sx.
Dulcis in fundo, ormai sulla lay di dx, ci troviamo quelli davanti che cominciano ad andare via di lato come sul ghiaccio.. brutta storia, tanto che alla boa ci facciamo un piripicchio per tenerci via dal traffico, e andiamo in boa che la flotta ha girato tutta (il primo a quel punto è già ad un terzo del lato successivo.. tipo Nazionale snipe, per intenderci..).
E' ovvio che a quel punto abbiamo deciso di vedere cosa succedeva di poppa.
La prodiera m'era molto scettica, dicendo "ma loro hanno lo spi".. già.. come di bolina avevano diversi piedi in più di galleggiamento!
Partiamo per la poppa col fiocco tangonato, quando arriva l'onda giusta si va via furiosamente, tipo bob-a-vela, poco dopo strambiamo per evitare un J che strambando ha ammainato lo spi da davanti la prua, passandolo poi sotto la barca, per tirarlo su dallo specchio di poppa.. tecnica inconsueta, ma con un proprio fascino!
Alla boa di poppa, che ovviamente arriva rapidamente, abbiamo riassorbito tutto il vantaggio che avevamo dato.. e abbiamo lasciato i J a loro stessi, raggiungendo gli snipe che nel mentre stavano uscendo, ben 4, ossia RobertoT e GiuseppeB, Maurone e GiuseppeN, i Cicci's e Ruben e Serena.. e via a bolinare e impoppare assieme a loro, con gran profusione di seccchiate d'acqua e cinghiata.

Quando siamo rientrati il sole aveva preso ad andare giù in maniera non trascurabile, uno spettacolo: tre ore di secchiate e planate, alcune memorabili, aria tiepidi, mare pieno, bello, potente.. che meraviglia!
Qualche difficoltà a camminare, una volta sulla terra ferma, s'è presentata, ma certe giornate ne valgono sempre la pena.

Spero solo, col senno di poi, che qualche Jventiquattrattaro, un po' più avveduto, vedendosi inconfutabilmente più lento di un beccaccino, non sia approdato ad estreme conseguenze.. non vorrei che a sera si fosse ridotto il numero di Jventiquattrari, per un incremento di pari entità nel numero degli appasionati di numismatica.. ma tant'è.. nel qual caso meglio un beccaccino, ovviamente.. ma ognuno, come sempre, è sovrano nel proprio..

..ed un caro saluto a tutti gli amici che si sollazzano sul J, snipisti compresi, naturalmente!

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Wednesday, March 14, 2012

..lAMENTAZIONE pER lA bRITANNICA..


..l'esplosione cambriana diede un'accellerazione spaventosa al processo evolutivo sul nostro grazioso sassolino terracqueo..
..sulla scia di quel botto, diverse decine di milioni di anni dopo, una scimmia cominciò a camminare in posizione eretta, liberando di fatto gli arti che erano divenuti superiori dalle mansioni squisitamente motorie.. di lì a poco arrivarono i pollici opponibili (qualcuno lo ignora ma li hanno solo i sapiens sapiens.. ok.. anche i laziali!).. che assieme alla capacità di immaginazione consentì lo sviluppo di utensili, e da ultimo 300k anni fà, la capicità del linguaggio.. che determinò la nostra definitiva supremazia (allora prossimi all'estinsione) sui nostri simili (i Neanderthal erano più grossi, ma sprovvisti di quelle qualità, ce li siamo mangiati.. letteralmente..)..
..tardissimo, su un siffato orizzonte temporale, giunse la parola scritta, l'over-boost della civiltà per migliaia di anni, praticamente dalle tavolette di argilla col cuneiforme (le prime ricevute del "picchetto" della storia umana..) a questa mattina (considerando sempre il medesimo orizzonte temporale), quando un tizio con una gran barba, nato dalle parti del quindicesimo secolo in una ricca e potente città tedesca, allora sede di uno dei principi elettori dell'allora Sacro Romano Impero, che si chiamava Magonza e che oggi si chiama Meinz, attaccò delle letterine di metallo ad un torchio ed inventò la stampa a caratteri mobili.. un altro over-boost spaventoso dello scibile umano: la conoscenza che diventa accessibile alle masse, come la bibbia tradotta nelle lingue dei poveracci e non più appannaggio esclusivissimo del clero, scintilla di una riforma e di una controriforma che diedero all'umanità qualche secolo di guerre e pestilenze, carestie, uno scisma, il barocco, e l'Europa nella sua forma attuale.. tanto per limitarci agli aspetti marginali.. e la civilità occidentale come la conosciamo oggi (piaccia o meno)..

..piccolo rivolo di tutto ciò, l'Enciclopedia Britannica, che dopo 244 anni non verrà più stampata (l'ultima edizione è del 2010) e verrà pubblicata solo su supporto digitale.. follia assoluta, considerando che oggi, il miglior CD è garantito per 40anni, ammesso che qualcuno conservi la tecnologia necessaria a leggerlo tanto a lungo.. per dire: chi ha ancora un VHS funzionante??
..lo so:  a cosa serve il VHS ora che il porno è tutto on-line??
..e se domani tirassero giù tutto il porno on-line?
..morte di internet e resaturo del VHS, certo.. ma uscendo dalla dimensione porno e ragionando più in termini di.. scibile umano?? 

.. quindi, bisogna solo mettere assieme una cordata per acquistare una copia della penultima versione dell'Enciclopedia Britannica, e metterla al sicuro..magari vicino al VHS!

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Monday, March 12, 2012

..cAMPINVERNALE sNIPE dI aNZIO: pENULTIMA iURNATA..

Finalmente ad Anzio si è riusciti a tornare in acqua.

Non era affatto scontato: viste le previmeteo primaverili, correvamo rischio di incappare nel piano primaverile de 'rsindacoderoma.. qualcosa che se Roma avesse avuto a disposizione a suo tempo, adesso si parlerebbe latino da Capo Finisterre a Mosca!

Realizzato che il piano primavera non stava per essere attuato, abbiamo organizzato il solito pick volante alla stazione ostiense, dove ormai non ci si ferma più, ci si limita a rallentare.. Paola, che andavamo a raccogliere, era al solito molto riconoscibile: tra i molti che sonnecchiavano sui gradini fuori della stazione, era l'unica ad indossare un giubbotto salvaggente, dormendo poggiata ad una sacca stagna, con su un cartello con scritto "non sembra, ma sono proprio io! P."

La fuga verso Anzio fila veloce, l'ora è tale che i fagottari ed i devoti della domenica ancora non si vedono a giro, dulcis in fundo abbonda pure il parcheggio ma soprattutto la piastra del Bar Magala (così non è pubblicità) ancora non ha preso il tipico aroma di piastra del bar magala, aroma che la piastra impone ha qualsiasi pietanza ci venga riscaldata, renendo indistinguibili al palato un panino prosciutto e mozzarella da una baguette alla trippa&cozze!

Andando alle barche arrivano dalla Segreteria della regata notizie di controlli a tappeto su tessere FIV e polizze assicurative, alcuni tentano una fuga in tram, ma i tram, ad Anzio come altrove, non è che abbondino, altri si esibiscono in complessi costrutti quali la tessera pre-datata, altri ancora, a fronte dell'impossibilità dell'ennesimo adempimento (un giorno qualcuno mi spiegherà perchè pure 'sta assurda e inutile gabella!) se ne sono rimasti direttamente a dormire.

Noi ci mettiamo a tirare su le vele con Thelma che ancora aspetta Decoupage.. detta così potrebbe suonare oscura: il giorno prima stavamo tribolando con la leva spingialbero di Morbillo, la barca di Decoupage e Thelma, e abbiamo tribolato fino all'imbrunire, mancava solo da passare la cima dello spingiindietro e dare una serrata generale.. e per fare questo Decoupage aveva dato appuntamento a Thelma alle 8. in barca.. derubricato poi alle 9.. derubricato poi alle 9.30.. seguito da una chiamata, alle 9.45, di Decoupì che dichiarava "sto partendo".. gerundio aleatorio, che può volere dire tanto: sono salito in macchina.. quanto  sto uscendo dal cesso e non trovo i pantaloni.. ma Thelma lo sa, e non è per questo che se ne andrà.. anzi, tira fuori un Sudoku vasto come una randa di un beccaccino, e si mette ad ammazzare il tempo ed alcuni passanti, mentre da lontano si comincia a percepire il ruggito dei post-bruciatori della Volvo-Focus(*) di Decoupage!

(*) la definizione fu, naturalmente, di Vanda.

Andiamo in acqua con un bel sole primaverile, e al solito con brezza leggera, roba che non si vedeva tanta brezza leggera lungo tutto un inverno da secoli.

In acqua molte assenze, chi per lavoro, chi per migrazioni, chi per qualche amnesia dell'ultim'ora (tipo il rinnovo della FIV.. ed il prodiere!).

La buona notizia è che nn ci sono i Laser, quella che azzera la precedente è che ci sono i 555.

Le condizioni sono praticabili, poca aria ma una volta tanto altrettanta onda, nonostante ciò la Barca Comitato girella intondo con un'indecisione che fa temere il peggio, ossia che aspettino che finisca tutto, per poi dare il via.. ma 'sta volta saremo fortunati!

La prima prova con la bandiera dei Laser su che non s'era capito perchè, quindi la sostituiscono con la nostra e si va.

Il vento, strano a dirsi, oscilla, di buoni 10° attorno ad una direzione media che consideriamo tale più per necessità che per effettiva proprietà.

Al solito le Sciure volano via, seguite da Ruben a bordo del suo Miniponodefoco, a bordo del quale Serena si va sempre più convincendo che le regate snipe si corrano sempre e solo al massimo con 5kt.. e va allungandosi la fila di quelli che attendono di vedere tale convinzione smentita!!

Noi cerchiamo di barcamenarci come possiamo. Per l'occasione sfoderiamo un fiocco nuovo di pacca, confezionato da Giorgio, che sembra fare da subito il suo, il casino e raccapezzarcisi con i salti, e nonostante il gran lavoro che cerchiamo di fare, alla boa prendiamo schiaffi tanto da quelli a destra quanto da quelli a sinistra.

In poppa si va giù abbastanza dritti, l'aria moscia non dà margini di recupero, e le uniche onde che si può provare a scendere sono quelle sollevate dagli allenatori dei 555, che vanno in giro per il campo arando il mare, mostrando un interesse per la regata (nostra) inferiore solo a quello dei loro discepoli per la regata (loro).

Nella seconda bolina le sciure continuano ad allungarsi, ed è chiaro che di prenderle non è storia!
Ce ne rendiamo conto quando le vediamo virare su un buono di 10° almeno, e prenderselo quindi in scarso, all'incrocio successivo sono ulteriormente avanti, quando è così o hai dei siluri a disposizione, oppure conviene farsene una ragione, e in fretta, e noi ce la facciamo alla boa di bolina, dove dentro ad un sx grosso come lo schifo della politica le vediamo strambare ed uscire mure a sx..

Ruby non è da meno, magari meno.. naif nelle scelte, ma non meno veloce, la nostra regata quindi diventa il solito elastico con giorgio, che si trova molto a suo agio con le bave, soprattutto di bolina, e che esce da un angolo con un bonus che nemmeno Citi Group, mentre noi tentiamo di riacciuffarlo in poppa, senza riuscire a fare altro che avvicinarci.

La seconda prova è funestata dai Laser: erano usciti tardi, convinti di non regatare, poi li hanno portati ad allenarsi dalle parti del campo di regata, ed hanno deciso di dargli la partenza.. genio e sregolatezza squisitamente anzioso!

Fortunatamente la regia è inappuntabile: tempo di far arrivare i 555 e abbiamo tutti perso i 5'!!

La seconda partenza è un po' più animosa della prima, ma senza scontri a fuoco.

Noi tentiamo di tenerci sulla destra, con Ruby e le Sciure appena più a destra, e Giorgio dalla parte opposta.. e come prima: noi alla ricerca di una direzione media che non c'è, e gli altri a legnarci a due mani.

Davanti sempre le Sciure e Ruby, ignoro se abbiano fatto scelte naif anche 'sta volta, inutile farsi il sanguinaccio.

Giorgio riusciamo ad acchiapparlo alla fine della prima bolina, di poppa, nonostante le bave, forse ci allunghiamo di qualcosa, la bolina successiva l'angolo non lo paga, e ci facilita il lavoro, mentre l'incremento di traffico per il campo di regata (555 e Laser hanno la boa di bolina più corta) comincia a dare qualche preoccupazione.

La terza prova, per la solita bizzaria di eolo, parte praticamente col vento della prima, ma le oscillazioni sono diventate più ampie, c'è qualche nodino di più, appena per tenere 4 chiappe sulla panca stabilmente, e noi cerchiamo di sfilarci dalla barca comitato, mentre le Sciure rimangono sotto le vele di Giorgio, e Ruben incrocia dietro determinato a darci il resto anche 'sto giro.. solo 'sta volta abbiamo realizzato che la direzione media del vento, in realtà, è una media variabile, e la presa di coscienza ci consente di lasciare i compari a ricamare il campo, mentre noi optiamo per un quasi bi-bordo che, assieme al pelo di pressione in più, ci regala la boa di bolina.

In poppa comincio a sudare come un diavolo in chiesa.
Abbiamo attaccate alle chiappe le Sciure, che in poppa sono più veloci, e dannatamente leggere, e ci vuole il pelazzo sullo stomaco per impedirmi di strambare e cercare di andarle a coprire da una parte che, stante la succitata direzione media, proprio non sembra azzeccarci nulla.

Alla boa di bolina dei 555 e Laser cominciano i dolori, perchè ci ritroviamo a scendere con loro, in una messe di copertoni che sembra uno sfasciacarrozze, e la sudorazione aumenta inesorabilmente.

Alla boa siamo riusciti a tenere sulle sciure, forse Ruben ci ha rosicchiato qualcosa, mentre Giorgio sembra aver sofferto più del solito.

Noi arriviamo interni, le Sciure da fuori.. con l'aria in calo ed i copertoni c'è tutto il tempo per.. l'arrivo di una raffica da dietro che ci spinge verso la boa con rapidità in attesa, che significa che siamo in ritardo, ciò nonostante riusciamo a sparecchiare tutto, ma ci costa qualche parrucca di cime in pozzetto, nulla di grave, subito dopo la boa siamo in grado di virare, e viriamo, anche per evitare la processione di 555 alla deriva che esce dalla boa mure a sx.. solo che dopo la virata, trovandoci mure a dritta, commettiamo l'errore fatale di prestare un po' troppa attenzione alle parrucche, e non abbastanza alla tregenda che si profila, sottoforma di un beccaccino, e due laser.. che scendono in poppa, sulle altre mure, e che io non vedo finchè non sento gridare: "Soffia!!!"
..generalmente quando si sente gridare qualcosa del genere ci si dovrebbe preoccupare, ed io mi preoccupo, ma non riesco a fare in tempo a fare altro, perchè quando alzo gli occhi mi trovo roberto in piedi, che con la punta di una daga da arrembaggio rivolta verso noi indica ad Angela (al timone) il punto esatto dove vuole che la loro prua si conficchi nella nostra fiancata!
La parola "fine" la dice Angela, quando Roberto le intima "Nessuna pietà, all'arrembaggio!", e lei, con glaciale ferocia partenopea risponde con un tombale e definitivo "vabbuò!"..

..il botto è tale che se ci ripenso mi vibrano ancora le otturazioni nei denti.

Fortunatamente c'è poca aria: a noi parte un pezzo di gel-coat sul bottazzo, piccolo, a 20cm dalla sartia di dx, e loro si fanno un bel dente nel dritto di prua.. il problema è che la sberla ci lascia frastornati, mentre da dietro si sente tintinnare di calici e tappi volare via, mentre le sciure, ruben e giorgio si aprono tipo cacciatori pellerossa per farci fare la fine del bisonte.

Andando via dalla scena del delitto mi becco anche gli improperi di Roberto, che in realtà erano rivolti alla laserista che gli aveva impedito di manovrare, in linea con noi, la quale, molto seraficamente, si diceva ignarante di qualsiasi sua responsabilità.. il che dimostra che:
1. hai ragazzini della scuola vela non spiegano una fava;
2. se gliela spiegano, questi non la capiscono;
3. stare a chiedere acqua ad un ragazzino della scuola vela è inutile: te sei su una barca che a secco pesa 3 volte più della sua, allora spianalo e basta: non perdi tempo, non ti rivoni la regata, e questo sicuramente se lo ricorderà.. anche la prossima volta!

La bolina, per noi, diventa un tremila-siepi, una corsa-dei-sacchi, tremila siepi.

Percarità, un po' ci aiutano, in primis Giorgio, che va di nuovo per angoli, e fortunatamente per noi la scelta non lo ripaga.

Alla boa di bolina, sudato come una partoriente, giriamo terzi, attaccati ai primi due che.. strambano!

Noi tiriamo giù dritti, loro ristrambano, noi pure, e siamo all'altezza della boa di bolina dei 555, con 'sti cosi che derivano fuori controllo sotto spi, indimenticabile la faccia delle sciure, alla nostr dx, che se ne vedono uno straorzagli verso la fiancata: bianche più dello spi dello straorzante!

E' così che ci ritroviamo incastrati tra due 555 sottovento, tra i quali, strapoggiando, cerchiamo di infilarci per andare a prendere aria pulita, mentre Ruben arriva da centro campo palla al piede.

L'operazione, inaspettatamente, riesce: con l'aria più pulita guadagnamo qualcosa sulle sciure, per giunta portandoci all'interno, mentre Ruben smette di precipitarci addosso.. e siamo quasi alla boa, ed io sudo talmente tanto che mi partono i tergicristalli!

Sembrava fatta, ed il fatto che usi l'imperfetto la dice lunga su quanto mi sbagliassi.

Alla "zona" abbiamo Ruben dietro di un paio di lunghezze, forse qualcosa di più, le sciure esterne, e una lunghezza e mezzo dietro, dobbiamo solo girare la boa e mettere la prua verso l'arrivo.. ed è a quel punto che un 555, con lo spi ancora mezzo su e del tutto privo di controllo, ci sbuca da sinistra, a gamba tesa, tesa e all'altezza dei denti, che riusciamo ad evitare allargando: fastidioso, molto, ma non letale, solo che dietro si tira un laserino che invece ci centra sulla prua e ci spinge oltre la boa, non solo, finisce anche per agganciarci col proprio bozzello della scotta randa allo strallo, Ruben ha la porta spalancata, le sciure saltano il 555 e passano pure loro, quando riusciamo a liberarci dalla piccola stronza (piccola si fa per dire..) la regata è finita.. e la madre della ragazzina è stata pubblicamente tirata in ballo, e quanno ce vo' ce vo'.

Filiamo a terra negli ultimi splendori di una bellissima giornata.. credo.. io sono impegnato a trovare nuove, barocche, combinazioni tra il sostantivo aggettivizzato "porco" e tutto il calendario ortodosso..

A terra Ruben viene a finirmi a colpi di banderillas, solo essendo notoriamente crudele usa lo stecchino di un cremino, dicendomi "La regata era tua".. non è credibile, non lo sarebbe nemmeno se non stesse ridendo tanto da doversi tenere la pancia.. mentre le sciure, insospettite dal fumo che ancora si leva dal palindromo, girano a distanza di sicurezza.

Arriva anche l'allenatore della ragazzina, che con fare molto gentile viene a dare spiegazioni scusandosi dell'accadduto e chiedendo comprensione, chiedo comprensione pure io, cercando di fargli comprendere che con 7 metri la bimba sarebbe tornata a terra, oltre che con l'invocazione alle inequivoche responsabilità materne, anche con la barca deliziosamente aperta in due.. magari farà tesoro della lezione.

Impagabile, a terra, la trollata di Von Tissel, che ad un Decoupage giustamente risentito per le pompate che aveva visto dare dal primo alla propria randa, si sente rispondere che in Tirreno ci sono delle onde enormi, mai viste così in Adriatico, e che quindi la pompata sull'onda si presentava se non come un'esigenza almeno come un imperativo morale.. la trollata è talmente grossa che finisce per auto-trollarsi pure Monsieur Decoupì..  del resto lo stesso Von Tissel ha poi tenuto a precisare che, le succitate onde, erano in effetti dalle parti di Cagliari, e le si aspettava ad Anzio per l'indomani nel primo pomeriggio.. trattavasi quindi di pompata preventiva.. credo!

La camurria finisce davanti al solito ettaro di pizza alla'ndivia, che sparge su tutto il necessario strato d'olio, compreso il verbale assembleare della flotta nettun d'orma, redatto sulla carta che la medesima pizza accoglieva.

Il Campionato Invernale Snipe di Anzio quindi si avvia al gran finale, e nn ricordo il bando ma ci potrebbe essere ancora un ulteriore scarto, ammesso che il 25 si riesca a regatare, e non è considerazione da poco, visto che il 25, ultima data dell'invernale quale recupero da pianoneve der sindaco, la data sarà anche la prima dello Zonale Snipe IV Zona, ragion per cui pare data per certa la presenza di una congrua quantità di altre beccacce, sia di quelle che hanno snobbato anzio per l'inverno sia di quelle che hanno svernato altrimenti, e speriamo che sia così davvero!


PS: e dopo tutte 'ste cazzate un po' di vela vera..


..ed un augurio per la prossima stagione!

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Friday, March 02, 2012

..lAMENTAZIONE pER lA vAL dI sUSA..

i fatti:
# In Europa un intervento come la Torino-Lione si farebbe in project financing: investitori pubblici e privati + banche = costituiscono società di realizzazione/gestione ad hoc (special purpose veichle).
L'investimento (equity+debt) si ripaga col cash-flow generato dalla gestione dell'infrastruttura, che nel caso di una ferrovia sono i pedaggi/biglietti.. seguono 2k pagine di dettagli, ma tant'è.
# l'attuale linea ferroviaria Torino-Lione (già opportunamente modernizzata per qualche centinaio di milioncini di lavori) è sottoutlizzata (meno del 10% del traffico atteso), ed il volume di traffico è pure in calo;
# per tale ragione, in Europa, una roba simile non si farebbe mai: l'investimento sarebbe incapace di ripagarsi in quanto genererebbe cash-flow mostruosamente insufficiente.

Come la vogliono fare in Italia:
# paga tutto lo Stato (parte quello italiano parte quello francese.. il 37% del tracciato è in Italia, l'accollo per il Paese sarebbe del 54%);
# i costi sono esorbitanti: la più costosa opera pubblica mai realizzata in Italia, ad oggi, stime prudenziali, 15miliardi in almeno 15 anni..
# All'estero, statisticamente, le infrastrutture sforano previsioni di tempo e costi mediamente del 30%.. in Italia la per la TAV Milano-Napoli si sono quadruplicati i tempi ed ottuplicati i costi, la metroC di Roma al momento ha triplicato tempi e costi, l'ultima tratta della nuova terza corsia del GRA di Roma è stata completata l'anno scorso: 11 anni in ritardo sulla data di consegna (Giubileo del 2000).. il fenomeno da noi è noto come: mazzette;

A cosa servirà:
# trasportisticamente a nulla: la linea attuale è già pesantemente sottoutilizzata sia in termini di traffico merci che passeggeri, e le previsioni sono ulteriormente calanti;
# finanziariamente a pochi.. ma grossi: dopo averla presa (tecnicamente) nei denti (ma passando dal culo) col nucleare, dopo aver completato i cantieri TAV, le grandi imprese di stato (quelle dei manager pubblici) e le lobby del cemento (comprese quelle rouge) hanno bisogno della commessa, costi quel che costi.
Non solo: la pioggia di subbappalti, soprattutto per cemento e movimento terra, dritta in mano alla malavita organizzata.. vedasi quanto emerso con le TAV già realizzate.

Risultato:
# Si farà, costerà uno sproposito
  - finanziariamente: si parte dai 15 miliardi di cui sopra, e via verso il cielo;
  - economicamente: la val di susa è una valle dritta con sezione praticamente ad U, spararci dentro treni a 300km/h.. non solo: da un punto di vista idrogeologico è un inferno: i cantieri dei pozzi di esplorazione stanno già franando.. non solo: 50km di tunnel.. si arriva a 70km con i servizi.. di tunnel.. 50km di tunnel.. una catena montuosa di detriti, molti dei quali radioattivi (i sondaggi hanno già mostrato la presenza significativa di minerali radioattivi nella montagna) e tanto amianto..

Cosa si potrebbe fare con quei soldi (così alla come viene):
# digitalizzazione del Paese: banda larga in fibra ottica o WiMax, o entrambe, per tutti;
# scuole e ospedali;
# ricerca;
# switch intermodale: da gomma a ferro, con up-grade delle reti ferroviarie locali (in caduta libera), e delle metro-urbane,

i NoTav sono tutti brigatisti?
Certo, come i negri son tutti cannibali, i tedeschi tutti nazzisti, i comunisti tutti froci.. o viceversa..

Il massiccio tentativo mediatico di demonizzazione di quanti stanno cercando di salvare la loro terra, è la firma in calce, alle reali ragioni di una simile idiozia di Stato..

..ed in quanto tale, e costi quel che costi, e malgrado tutto, la TAV si farà.

 

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