Sunday, October 30, 2011

..aSSEMBLEA cLASSE sNIPE 2011..

..si parte praticamente in orario con la verifica delle flotte aventi diritto al voto, e si va subito in pressione!

Messe a verbale le flotte validamente presenti, e aventi diritto al voto, e per l'occasione sono ben 26/26 (pare record!), si comincia!

Apre le danze Alberto Perdisa, il Nostro Segretario Nazionale, con la relazione morale e finanziaria riguardo alla stagione trascorsa, approvata.

Enrico Solerio prende la parola e dice la sua in merito alla necessità di introdurre un sistema di rotazione nell'assegnazione delle regate Nazionali e del Campitaliano condiviso dai più, è tutto un gran annuire!

Si passa a discutere dell'assegnazione del Campitaliano Master 2012, in corsa il Lago di Molveno e quello di Orta.. e poi si decide di cominciare dal Calendario delle Nazionali, anzi del Campitaliano.

Per il Campitaliano tre scelte: Arco, Ischia e Cagliari.

Per i dettagli ci sarà il verbale, qui vale la pena dire che l'ha spuntata Arco, consistentemente, e dopo 12 anni passati dall'ultimo Campitaliano disputato colà.. in un noto minigolf dell'Alto Garda s'è sentito cominciare a singhiozzare dall'emozione!!

Poi si passa alla prima Nazio della stagione: scelta tra Sanremo e Rosignano.. EX AEQUO.. 13 pari, si passa oltre, e per la seconda Nazio della Stagione tra Riccione e Pescara, la spunta Riccione.

Per la terza Nazio dell'anno si confrontano il Lago di Bracciano e Napoli, la spunta Bracciano quasi con la totalità dei voti.

Per un attimo si pensa di ritornare alla prima Nazio, ed invece si passa all'ultima, dove si confrontano Risognano ed il Lago Orta: acqua dolce ancora, vince il Lago d'Orta.. e di nuovo si torna in un posto da dove una Nazio era assente da anni.

A questo punto i giochi si chiudono da dove si erano aperti: Sanremo e Rosignano, con Sanremo che si sposta al 14/15 aprile e vince.

Calendario finale: come sopra, e poi nel verbale.

A questo punto, data la certa che s'era fatta: pausa prandiale, ottima e abbondante come al solito.. e con nn poca fatica via verso l'elezione del Segretario Nazionale.

D'accordo con i candidati, la Presidenza dell'Assemblea, in capo al solito ottimo Roberto Calliari, opta per lo scrutinio segreto.

In tre chiedono parola alzando il ditino, e premesso l'assoluta mancanza di qualsiasi intento polemico, sottolineano che i Capitani votano di in rappresentanza dei proprio flottari e/o su delega di altri Capitani, e lo scrutinio segreto priva i deleganti ed i flottari della possibilità di avere visibilità del voto di chi è andato a rappresentarli.. nn di meno si opta per lo scrutinio segreto, Roberto concede parola per un breve intervento ai due candidati Segretario Pesci e Piazza, e poi si vota.

Dallo spoglio 14 Piazza, 12 Pesci.

Il Segretario Nazionale della Classe Snipe è Andrea Piazza, complimenti a lui e ad Andrea Pesci: è stata una campagna breve, intensa e assolutamente innovativa per la Classe, ed entrambe gli AP sono stati assolutamente all'altezza dell'impegno e della Classe stess, e di questo non possiamo che essergliene tutti riconoscenti.

Chiusa anche questa parentesi, il Segretario Uscente ha premiato il Beccaccino d'Oro, vinto anche quest'anno dalla sua Flotta Romagna, ritira Mr. krantz, e premia anche il Trofeo Coppa Duca di Genova, vinto per il secondo anno consecutivo da Pietro Phantomas Fantoni, e dall'orda numerica dei suoi prodieri, dei quali era presente Nicola!!

E di nuovo complimenti a tutti.

Nel mentre si è parlato anche di San Ruffino, dalla viva voce di Fabio Barrasso, al quale qui concedo poco spazio perchè in attesa del materiale promozionale in merito all'edizione Sun Ruffino 2012.. a riguardo posso già dire che il numero delle barche ammesse è stato portato a 24.. ma il Lago è sempre il medesimo, e sono state aggiunte due tappe: una in un lago in Baviera ed una in Montenegro.. ma per sbrodolarci addosso conviene aspettare il materiale informativo!!

L'Assemblea si è quindi chiusa con un nuovo Segretario, ed un segnale forte allo stesso dai Capitani su quanto da considerarsi prioritario.. einculoallabalena!!









Labels: ,

Friday, October 28, 2011

..eD eCCOCI aLL'aSSEMBLEA!!


E alla fine eccoci qua.

L'Assemblea dei Capitani della Classe Snipe è alle porte.

Quest'anno il passaggio è particolarmente importante, essendo giunto al termine il secondo mandato del Nostro Segretario Nazionale.

La cosa forse sfugge ad alcuni.. in effetti deraglia dalla nostra tradizione, più impostata al mandato a vita, magari d'unzione divina.

Lo Statuto della Classe Snipe invece è mutuato da quello dell'Associazione di Classe Internazionale, che è d'origine statunitense, e gli americani sono impallinatissimi sull'idea che qualsiasi tipo di incarico pubblico, dallo sceriffo del più remoto crocicchio di capanne nel far far far west, al Presidente degli Stati dell'Unione, preveda uno o più mandati MA esclusivamente a tempo determinato.. e questo concetto lo infilarono anche nella Constitution e nel ByLaws della Classe Snipe, e lo Statuto della Classe italiana lo mutuò da loro.. con buona pace di quanti credano che dobbiamo agli States solo la Apple, le vasche ad idromassaggio, i condizionatori d'aria, il velcro, il ketch-up e la macchina del ghiaccio domestica!

Ad ogni modo il Nostro Alberto Perdisa è giunto al termine del suo secondo mandato, raggiungendo quindi il limite statutario, e sono certo che in Assemblea la Classe avrà occasione di ringraziarlo per quanto fatto. Per quel nulla che vale la mia opinione sul suo operato l'ho sempre espressa sia da questa colonna, sia attaccando il carrello alla macchina x andare a partecipare a quella bellissima sua iniziativa che la scorsa stagione fu la Regata di San Ruffino, che purtroppo non tutti compresero, ma magari avranno modo di rifarsi quest'anno.. e magari quest'anno avrò modo di rifarmi pure io col Piada, che apprezzo e comprendo da tempo, ma che purtroppo ancora mi manca.

La differenza, rispetto alle precedenti scadenze di mandato, è che questa volta la Classe ha da scegliere tra due candidati per la successione, diversi per origine geografica, accento, taglio di capelli e, soprattutto programmi e maniera di intendere la gestione della Classe.

Per chi volesse rileggerseli, rimeto qui i relativi link.

# Piazza: programma, intervista (prima, seconda, terza parte)
# Pesci: programma, approfondimento Gerin sull'attività giovanile;

Per farla breve, potremmo dire che il Pesci propone una gestione della Classe più "delegata", con il Segretario che assieme ad una ridotta di collaboratori ristretti (da questo già individuati nel suo programma) detta l'agenda delle priorità e la mette in atto, l'altro, il Piazza, propone una gestione della Classe più "partecipata", con il Segretario che rimette la definizione dell'agenda delle priorità all'Assemblea, coinvolgendola direttamente nella gestione della Classe, e si attiene, operativamente, a quanto dall'Assemblea definito.

Ancora più sintetico: con il modello Pesci l'Assemblea fondamentalmente è chiamata a ratificare, col modello Piazza l'Assemblea è chiamata a deliberare.

La differenza potrebbe sfuggire..  mi sono reso conto in questi giorni che c'è una certa dissufa inconsapevolezza riguardo alla differenza essenziale tra il concetto di nominato e quello di eletto, ma laddove fosse così anche per la differenza tra ratifica e delibera, non è certo questo il posto per mettere su un compendio di educazione civica I, no?!

Sono uno dei pochi (ahimè) che non ha mai fatto mistero di trovare la Classe un po'.. deboluccia, e piuttosto distratta in quanto a democraticità reale nel senso di partecipata, tant'è che è giusto da qualche anno che ho proposto, sempre da questa colonna, anche la riforma del voto delle flotte, per dare maggior peso ai soci, e meno ai capitani, e zero ai capitani che si preoccupano solo di avere un voterello in assemblea fregandosene di fare il loro, insomma essendo uno di quei pochi di cui sopra (ahimè reprise), confesso di aver accolto con molto entusiasmo la novità dei due candidati anzichè dell'elezione bulgara, confidando che fosse una grande occasione per un confronto aperto e partecipato sulle idee e sulle proposte.. ok.. lo ammetto.. forse ero un pelino obnubilato dal troppo entusiasmo.. e al confronto pubblico sulle idee non ci siamo proprio arrivati del tutto.. almeno non direttamente tra i candidati.. ma qualche passo importante, in questa direzione, l'abbiamo fatto, ed è sotto gli occhi di tutti quelli che si siano voluti prendere il disturbo di aprirgli, gli occhi, del resto chi si ricorda in Italia un confronto pubblico tra i due candidati premier?.. prima dell'avvento dell'energia elettrica?!
Però il bicchiere, a mio avviso, rimane mezzo pieno.

Perchè tra l'avere due candidati con due programmi pubblici, anzichè uno bulgaro che si presenta in Assemblea e viene eletto senza condividere pubblicamente nemmeno una parola su quel che voglia fare, scusate, è migliore la prima situazione, ed è migliore di un'ordine di grandezza almeno, e a prescindere da chi venga eletto, ovviamente.. sì, è la parte sostanziale di quella cosa astratta che con una certa supponenza e a volte con troppa disattenzione chiamiamo democrazia.

E ringrazio entrambe i candidati per gli sforzi fatti in tale direzione, il Piazza per la disponibilità all'intervista di approfondimento del suo programma messa su questa colonna in tre puntate, il Pesci per la disponibilità, laddove eletto, ad illustrare alla Classe cosa intenda fare da Segretario.. in realtà parte del proprio programma il Pesci l'ha approfondito almeno un po' grazie all'intervento di Nicola (indicato quale suo Ministro alle Politiche Giovanili) su snipe.it, preferendo ovviamente il sito Ufficiale della Classe a questa colonna, e come biasimarlo!!

Del resto non posso non registrare con molto dispiacere, che come temuto da alcuni ed atteso da molti, alla fine il baricentro della discussione è stato forzosamente spostato dal confronto aperto sulle idee, al referendum sul mi sta più simpatico quello o quell'altro.. anche qui, temo paghiamo un gap culturale con gli anglosassoni che ci vorrà a riassorbire.. non che gli anglosassoni non si concedano certi insani appetiti, ma anche quando lo fanno, comunque non rinunciano mai a confrontarsi sui contenuti, loro.. anche se questo comporta almeno avere dei contenuti, e voglia e capacità di condividerli, ossia fatica ed impegno, naturalmente.

Pazienza, teniamoci il bicchiere mezzo pieno, la prossima volta magari andrà ancora meglio, e si riuscirà ad avere ancora maggiore trasparenza e condivisione di quanta avuta in questa tornata.

Giusto in questi giorni, in un grazioso borgo pochi chilometri a nord di Latina, appoggiato scompostamente, ma non senza un suo fascino peculiare, su sette colli e l'eternità, si tiene una mostra fotografica dell'ANSA, intitolata Fotografandoci,foto storiche dell'ANSA, dal dopo guerra ad oggi. La mostra, per quanti interessati, è dentro al Vittoriano, alias Altare della Patria, alias macchina da scrivere.
Tra tutte le foto esposte ce ne è una che non potrebbe passare inosservata, nemmeno la coprissero.
Ci sono due uomini, entrambi magri, emaciati, vestiti in maniera estremamente sobria, non più giovani, ma forti di una forza di pura fibra, e intelletto, entrambi protesi in avanti, l'uno verso l'altro, sopra un grosso tavolo, si tendono la mano sorridendosi, e guardandosi negli occhi.. sono due uomini che hanno visto e vissuto sulla loro pelle cose tremende, che hanno compiuto scelte difficili, accolandosene la responsabilità in prima persone e, cosa tanto remota da essere quasi incomprensibile x noi da qui, hanno sempre anteposto l'interesse comune, al loro interesse personale..

Il mio auspicio è che l'Assemblea trovi un barlume di quel che c'è nello sguardo di quei due uomini nella foto, ne basterebbe veramente poco perchè riuscisse, aprendosi, a ricompattare tutte le proprie anime, che non sono una minaccia, sono il suo patrimonio, e la nostra forza.

Trasformare la scelta di chi sarà chiamato a timonare la Classe almeno per i prossimi due anni in un referendum sull'empatia dei Capitani presenti (o delegati) in Assemblea per l'uno o per l'altro candidato, o peggio in un do ut des di voti in cambio di Nazionali o altro, è la cosa peggiore che possiamo fare alla nostra Classe.


Ci sono argomenti che richiedono di essere trattati, dal sistema di rotazione nell'assegnazione delle regate nazionali, alla gestione delle regate in acqua (CdR, SCIRA rapresentative, chiarimento dei punti ambigui del Regolamento di Classe, etc..), dal sistema di voto delle flotte, alla promozione della Classe, sia sui media, sia in termini di attività base, che non è un concetto astratto, è concreta disponibilità a portare in barca quanti si avvicinino allo snipe, anche se ci si sta giocando qualche coppetta allo Zonale, e a condividere con questi nozioni e capabilities, dal set up, alla conduzione, alle rotture di scatole logistiche, che spesso tengono tanti a casa.

E' evidente che in un'Assemblea di poche ore non si può trovare spazio per tutto ciò, ed infatti non è questo il compito dell'Assemblea, il compito dell'Assemblea, da Statuto e consuetudine, è dire alla Segreteria cosa sia necessario fare, e metterla in condizioni di operare al meglio definendo un quadro di regole e programmi chiaro, definito e funzionale.. che ovviamente non può prescindere dal controllo dell'operato della Segreteria ex-post.

Ed in tutto questo appare chiaro come non sia indifferente la visione e gli intenti di chi sarà chiamato all'incarico della Segreteria, e quanto sia malsano e dannoso pensare di compiere tale scelta sulla base della simpatia personale o peggio del proprio interesse personale.

So bene che tutto ciò forse è troppo per il mezzo bicchiere che questa volta siamo riusciti a riempire assieme a quanti credono che un'Associazione o è piena di questi concetti, o è solo un'etichetta, un contenitore vuoto, ma in buona sostanza tutto si riduce a questo.

E se non sarà per questa volta, e magari nemmeno la prossima, comunque c'è quella foto, a ricordarci come fare.

Labels: ,

..nADIR's iNNERVIEW!! -pART 3-

..per chi se le fosse perse: la prima parte e la seconda parte dell'intervista..
_______

 sO: Ovviamente! Ma parliamo di voto di flotte. Ad oggi la Classe snipe italiana conta circa 25 flotte, per circa 135 barche registrate.. il sistema è di origine americana (come tutta la SCIRA), solo che poi gli americani sono 310 milioni ed hanno 100 senatori, noi siamo 60milioni, e ne abbiamo 315.. furbi, eh?! ma torniamo al nostro: l’esplosione del numero delle flotte rispetto alle barche è ovviamente legato alla regola (da Statuto) 1 flotta = 1 voto in Assemblea.. tu la definisci “oligarchia”.. io la considero in maniera molto meno “elegante”.. idee per cambiarlo?
voto proporzionale in base al numero degli iscritti alla flotta?
1 voto per flotta + tanti altri voti quanti componenti della flotta presenti al Campitaliano?
altre idee?

AP: Il sistema attuale non è democratico. Lo sarebbe se le flotte avessero lo stesso numero di affiliati ma non è così. Quindi alcune zone, stanno aumentando il numero delle flotte per avere più peso  sulle decisioni. Io sono convinto che l’aumento delle flotte sia un problema da affrontare e risolvere trovando una formula che non renda più vantaggioso avere tante flotte piccole piuttosto che una grande. Ho proposto un voto proporzionale agli affiliati ma si possono trovare anche altre formule… basta raggiungere l’obiettivo.

sO: Chi pensi che ti aiuterà in questo? Nel tuo programma non nomini Ministri&Sottosgretari?!

AP: Tutti quelli che vorranno. Non vedo bene le deleghe (vicesegretario, ai rapporti con la fiv, alle stazze, comitato della ranking list etc). Tali deleghe (che a norma di statuto andrebbero approvate dall’assemblea che può anche indicare il nome del delegato), secondo me sono controproducenti perché se da un lato danno il giusto riconoscimento a chi lavora per la classe ma dall’altro possono finire con l’escludere quelli che non hanno visto il proprio lavoro “riconosciuto” con una delega; questi potrebbero smettere di lavorare e di partecipare alla vita della classe, e sarebbe una perdita per tutti, ed è già capitato giusto in questi anni.

sO: E abbandonare la modalità “solo all’amico dell’amico”??..ma dai?!.. ad ogni modo ti pongo l’obiezione che è stata posta a me quando ho suggerito un voto per ogni iscritto alla flotta: non corriamo il rischio di ritrovarci TUTTA l’attività nelle due location dove ci sono le flotte più numerose? Non sarebbe il caso che un simile sistema venisse introdotto simultaneamente alla re-introduzione, magari in forma scritta, di un sistema di rotazione per le regate Nazionali ed il Campitaliano?

AP: Con il sistema attuale sono scomparse flotte del lago Maggiore e di Rosignano mentre ne sono nate di nuove nel Lazio. Una gestione più democratica della classe porterà sicuramente più nazionali nei posti dove ci sono più soci ma lo Statuto parla chiaro e la classe dovrà continuare a diffondersi. Comunque il rischio che due o tre flotte grosse comandino con la forza dei numeri c’è, ma è la democrazia. L’idea della rotazione è ottima e già in passato era stato proposto di fare il calendario biennale ma non è stato approvato.

sO: il Lazio, ossia la IV Zona, è dal 2004 che chiede che lo Statuto venga riformato nella parte riguardante il voto delle flotte, proprio nella direzione che suggerisci, ma finché la situazione rimane quella attuale, di fatto non ci viene data alternativa.

AP: A Caldonazzo i fancazzisti mi chiedono come mai siamo “trascurati” e, nonostante siamo numerosi, non riusciamo mai a portare a casa un campionato italiano (quest’anno come contentino in realtà ci è stata data una nazionale in concomitanza con il German). Mi chiedono di fare più flotte ma non sono d’accordo, anzi vorrei tornare ad avere una flotta unica per ritornare a combattere per il beccaccino d’oro. Lo so che con lo Statuto attuale fare più flotte potrebbe essere l’unico sistema ma non sarò io a metterci la faccia. Preferisco sottoporre il problema all’attenzione dei Capitani e provare a cambiare lo Statuto che fare 10 flotte per vincere le elezioni…. Anche perché vincendo le elezioni così non riuscirei mai a cambiare lo Statuto. E’ necessario che i Capitani valutino la proliferazione delle flotte come un problema che va affrontato. Finora, evidentemente, non è stato valutato necessario. Per me lo è e adesso non è più derogabile.

sO: In realtà lo Statuto in alcuni casi viene applicato alla lettera, in altri meno purtroppo, e ne siamo tutti consapevoli. Ammettiamo sia imprescindibile un aggiornamento, ma per farlo serve un’Assemblea Straordinaria: 2/3 degli aventi diritto per il quorum costitutivo, ed il voto favorevole dei 2/3 dei presenti (a memoria..) per deliberare le modifiche. Toccare le regole è sempre un’operazione delicata, seppur necessaria, a patto che venga fatto nell’interesse della Classe plenariamente intesa.

AP: Le regole servono quando si hanno idee diverse. Se si va d’accordo non c’è problema ed è proprio quando si va d’accordo che bisogna cambiare le regole (non per nulla serve la maggioranza dei due terzi). Se le flotte aumentano il problema c’è. Spero che su questo siamo tutti d’accordo. Le regole scritte si possono bellamente ignorare se siamo tutti d’accordo ma quando ci si confronta ci rifacciamo alle regole. Oggi mi posso candidare grazie alle regole scritte perché non ero (e non sono) d’accordo con l’usanza della nomina del nuovo Segretario da parte del Segretario uscente, la quale per altro non è appunto prevista dalle regole scritte  (Statuto).

sO: A giudicare da come si è evoluta la questione della proliferazione delle flotte nell’ultimo decennio, direi che d’accordo o meno, non c’è stato nessun atto concreto per sistemare la faccenda, tant’è che non c’è stato nemmeno un tentativo di convocare un’Assemblea Straordinaria, né da parte dei Capitani, né da parte delle Segreterie che si sono succedute. Ma parliamo di “deleghe”:
Quelle Zonali sappiamo tutti come funzionano, su quelle “speciali”, ossia i così detti Ministeri, ci ritorno: al momento non hai pubblicato nessuna lista di tuoi Ministri-wannabe-etc. Idee a riguardo?

AP: Fare il delegato zonale è un lavoro a gratis come il capitano e lo stazzatore. E’ l’unico gallone che il segretario, che lavora a gratis pure lui, liberamente può assegnare e quindi dovrò farlo. Proporrò comunque i nomi in assemblea e i capitani potranno approvare o meno. I delegati decadono ma possono essere riconfermati. Quelli che hanno lavorato bene, se sono ben voluti dalle flotte della propria zona saranno probabilmente confermati. I soci che hanno voglia e tempo potranno lavorare con me per due anni. Sono certo che chi ha a cuore la Classe continuerà a lavorare. Però non siamo nell’esercito e io non sono il generale che distribuisce galloni ed onorificenze ai collaboratori. Serve gente che lavora ma il timone, se eletto, lo tengo io. In caso di disaccordi cercherò di essere il più possibile imparziale e sicuramente non nominerò un successore al termine dei due anni di mandato. Se una o più persone lavorano su un tema particolare (ad esempio promozione giovanile, comunicazione, stazze) sarà data comunicazione a tutti i soci ma, a meno che l’Assemblea non si esprima in tal senso (se mi obbligherà ubbidirò perché l’Assemblea è sovrana), non darò deleghe a nessuno.

sO: un’ultima e domanda ti lascio in pace. Fino al 2004 si teneva un’assemblea dei Capitani informale e preparatoria al Campitaliano.
Aveva molti pregi: coinvolgeva tutti i soci presenti al Campitaliano, e spianava la strada alla preparazione dei calendari in vista dell’Assemblea autunnale, la quale, per altro, ormai arriva molto in ritardo rispetto alla programmazione fatta dai circoli, da tutte le altre Classi e dai Comitati Zonali FIV, creando non poche rogne a chi deve occuparsi dei calendari locali.. in sostanza: pensi di reintrodurre almeno l’Assemblea della Classe all’Italiano o no?

AP: Era un’assemblea ordinaria non informale e prevista dallo statuto. Il fatto che nessuno si sia mai lamentato vuol dire che va bene così alla maggioranza. Tra l’altro ricordo che era molto bella perché vi partecipavamo in molti e quanti non andavano all’Assemblea di fine anno sapevano in prima persona cosa bolliva in pentola. Al Campionato Italiano sarebbe bene riproporla per discutere dei problemi della classe, magari mangiando un cinghiale, e se c’è urgenza di deliberare. La mailing list, alla quale tutti i soci saranno invitati a iscriversi, sarà un modo per tenere tutti costantemente informati.

sO: Ti ringrazio per la disponibilità, e ti rinnovo l’inculoallabalena per la tua candidatura.

Labels: ,

Thursday, October 27, 2011

..lA rISPOSTA dI aNTONIO bARI..

Ciao Nicola.

Sono uno degli over 40 presenti al campionato di Muggia dello scorso
agosto. Per la precisione, sono proprio uno di quelli che nella quarta prova, da te citata nell'articolo, si è intrufolato al secondo posto
ansimando dopo una estenuante lotta a suon di virate con un manipolo di equipaggi che avevano 50 anni in due. Avendo da solo superato quella età, ma regatando con mio figlio che di anni ne ha 12, in fondo non ero,
nella media , tanto più vecchio... Se la memoria non mi inganna però, e data l'età potrebbe anche essere, mi pare di aver passato, proprio negli ultimi 100 metri, un paio di equipaggi di baldi giovani a suon di virate e controvirate. Che, vistisi superare da un vecchietto, c'erano rimasti piuttosto male. 


Molti anni fa, quando sono entrato nella classe, ero giovane anch'io. Uno dei pochi, allora come ora. Ma da quelli con i capelli brizzolati che alla terza virata non reggevano più ho imparato tantissime cose perché li ho presi come esempio e sempre rispettati. Per
cui, ben vengano le proposte per lo sviluppo dell'attività giovanile, che è fondamentale, ma teniamo presente che lo snipe è bello proprio
perché tutti, dai 12 ai 100 anni, ci possono regatare.

In questo il segretario uscente ha fatto un gran lavoro mettendoci del suo, sia tempo
che denaro. Però per correttezza avresti anche dovuto dire che all'Europeo di Almeria nel 2010 sei andato con suo figlio come prodiere.
Nella speranza di fare ancora mille virate (e di passarti ancora, come a Muggia) ti saluto e ti abbraccio.

Antonio Bari.

Labels: ,

Tuesday, October 25, 2011

..cOPPA dEI cAMPIONI!!

ti giro la classifica corretta...non tanto per la parte bassa che non è cambiata, ma per il podio con una bella rimonta di Cian...
 
Hai dato molto spazio alla cosa come figlia della FIV mentre come spesso accade non ha fatto nulla...anzi ha previsto degli allenamenti per alcune classi olimpiche che così non sono potute essere presenti.
Il merito ed i denari necassari sono tutti della Volvo e di Media Vip!
 
Certamente un'idea nuova, una formula particolare ed è stato bello esserci e confrontarsi con le altre realtà della vela in Italia.
 
La formula tentando di equalizzare tutti per un ipotetico confronto non può essere perfetta, inoltre si trattava dell'evento zero e quindi bisognoso di rodaggio.
 
E' stato scelto il monotipo Laser SB3 per la "relativa" semplicità di utilizzo, per il periodo dell'anno e per essere già un campionato della Volvo Cup. Prove con 12 barche in un mini campo di regata a bastone da 18-20 minuti.
 
Di sicuro se si scegliva un Moth, un Sunfish o un Winsurfer in molti non sarebbero intervenuti. Quindi ovviamente si è finito per favorire i velisti di minialtura (Melges 24, SB3, UFO22 , ecc).
 
Siamo andati volentieri sapendo già che le difficoltà sarebbero state molte vista la mia totale inesperianza su barche con il bulbo e con il gennaker.

Non c'è stata possibilità di provare le barche e la prima issata è stata alla boa di bolina, fra l'altro eravamo 5 attaccati a quelli che poi hanno vinto Coppa, ma giusto il tempo di fare le presentazioni con Mr. Gennaker che loro volavano per chiudere terzi, noi ci srotolavamo per finire 11. 

Le altre prove non molto dissimili pochissimo spazio, manovre detrminati, con un minimo in più di confidenza saremostati nel vivo più a lungo.

Ma la vela non si improvvisa e i più preparati sono
stati avanti.
 
La domenica il vento si è alzato tardi e non c'è stato tempo per disputare le pr
ove della silver, così ci è rimansto un pò di amaro in bocca per non aver potuto
tentare di fare qualcosa in più.
 
Un vero peccato che lo Snipe non sia stato presente, mi dicono che Zaoli aveva avvertito di non poter venire, ma dalla Classe non è stato proposto un sostituto,un'occasione persa visto che molti snipers quel tipo di barche le conoscono bene.
 
Ci riproveremo se e quando avremo la fortuna di vincere un'altro titolo nazional
e (e la Volvo ci rimetta i soldi!).

Buon Vento

Andrea, Roberto e Francesca
Anvediketeam Sailing Team per la Coppa dei Campioni
Classe Sunfish


Sunday, October 23, 2011

..nADIR's iNNERVIEW!! -pART 2-

 clicckando qui la prima parte di questa intervista..
______


sO: Proponi che siano i primi 10 della RL a decidere “dove” andare a regatare, e gli altri, se vogliono, si adeguino?

AP: Non hai capito, quindi, evidentemente, mi sono spiegato male. L’errore sta nel considerare le regate nazionali necessariamente di qualificazione. Questo è accaduto negli ultimi anni. Ma negli ultimi l’offerta è aumentata con il German, il Piada e Vacanze Romane. La mia idea è semplice: svincoliamo le nazionali dal processo di selezione così siamo più liberi di pianificare le regate essendo meno influenzati dai campionati internazionali. Riduciamo le regate di selezione per dare la possibilità a campioni di altre classi di qualificarsi e ai nostri di andare anche su altre classi.
 Quanti sono oggi quelli che fanno campitaliano e tutte le nazionali? Forse 10. Una volta erano almeno il triplo… ma non c’era il German, il Piada etc..
E non dimentichiamo un altro aspetto: se persiste questo sistema, un Coccoluto ad esempio, non potrà mai fare un mondiale snipe assoluto, perché a lui come a qualsiasi altro gli ci vorrebbe un anno e mezzo di ciclo di qualificazione, col risultato che il nostro sistema di qualificazione attuale corre il rischio di qualificare sì i più affezionati alla Classe, ma non necessariamente quelli più in palla in vista dell’evento internazionale, e tecnicamente ci impedisce qualsiasi crescita, tenendo fuori dalla porta tutti quelli che magari avrebbero da portare qualcosa di nuovo.
In tutto questo, la mia idea, e questo lo trovo assolutamente centrale, è che il Campionato Italiano, ultimamente svilito a mera nazionale-lunga, rimanga “obbligatorio” per qualsiasi qualificazione, venga deciso da un’assemblea il più plenaria possibile, e torni ad essere quel che deve essere, ossia l’evento più importante della stagione dello snipe Nazionale, senza togliere spazio a tutto il resto, ma senza nemmeno essere messo in un angolo per fare spazio ad altro.

sO: Cosa faresti ad esempio l’anno prossimo?

AP. L’anno prossimo l’europeo sarà a Cervia e quindi sarebbe assai opportuno che una nazionale fosse proprio a Cervia magari coincidente con il Piada il weekend precedente. Anche quando era stato fatto il mondiale a Rimini il weekend precedente era stata fatta una nazionale e, se non ricordo male, c’erano 80 barche… uno spettacolo perché c’erano molti stranieri e un’occasione unica per molti snipisti non di punta per confrontarsi con grandi campioni.
Quest’ultimo aspetto è fondamentale: la Classe deve fare l’impossibile per perseguire due obiettivi primari: allargare la base dei praticanti ed aiutare la crescita tecnica ed agonistica di chi regata in snipe. Certo che ognuno è libero di fare quel che vuole ma, secondo me, se tieni lo snipe al circolo per andarci alle regatine sociali nella bella stagione, non hai meno dignità del campione che si qualifica sistematicamente. La Classe ha il dovere di creare le MIGLIORI CONDIZIONI POSSIBILI, tanto per l’uno, quanto per l’altro. Questi non sono obiettivi inconciliabili, anzi, sono assolutamente complementari.
Se sarò eletto lo sforzo più grande sarà riportare i soci a prendere le decisioni che riguardano la Classe, e questo passerà necessariamente per una riforma del sistema di voto dell’Assemblea dei Capitani, tesa a dare il peso nelle decisioni ai soci.

sO: in Italia, per tutta una congiuntura di cose, siamo praticamente la Classe non Olimpica/ non di interesse più numerosa, sicuramente quella con maggiore attività sia a scala locale che nazionale.. alcuni Comitati di Zona FIV, con enorme fatica, se ne stanno piano piano accorgendo.. pensi di far valere i nostri numeri a Genova o ci dovremo rassegnare alla situazione attuale, almeno fino alla prossima glaciazione?.. o al prossimo asteroide?!

AP: La fiv punta giustamente sui giovani e noi attualmente ne abbiamo pochi… alcuni molto bravi, ma pochi. Se in futuro avremo più giovani la fiv ci considererà di più. Finora l’unica idea innovativa è quella del team racing di Ledro. Ottime anche le iniziative di Fantoni e Gerin per attirare campioni di altre classi (su tutte portare Coccoluto ai mondiali juniores) ma bisogna lavorare di più sulla base. Organizzare più snipe day magari trovando barche in prestito ed accordandosi con gli istruttori di vela del proprio circolo. Far provare la nostra barca a quelli che terminano i corsi di vela, invitarli alle regate di circolo. Su questo Vittorio Bortolotti e Renato Bruni sono esempi da seguire.

sO: Secondo te perché abbiamo pochi giovani?

AP: Attirare giovani in snipe non è facile ma se in un circolo si veleggia tanto in snipe si riescono, a fatica, a coinvolgere… non è facile perché la nostra barca è pesante (per un ragazzo abituato al laser o al 420 è già scioccante tirarla su dallo scivolo e caricarla), non è atletica come altre e molti ragazzi preferiscono il windsurf (ad esempio mio figlio) o il laser. L’idea di Ledro del team racing promette bene e va assolutamente assecondata. A Caldonazzo ne abbiamo alcuni ma regatano soprattutto in laser. Sono riusciti a coinvolgerli un po’ e a portare quest’anno persino due barche all’italiano juniores… oltre che a qualche fancazzisti ed a qualche zonale. Poiché siamo una maggioranza di vecchi (o se vuoi diversamente giovani), un giovane che si trova da solo alle nostre cene non è che si diverta tantissimo. La nostra barca ha tuttavia dei grandi pregi: è tecnica, costa poco, ce ne sono tante in Italia, il clima non è super agonistico, la compagnia è ottima e alle regate fanno delle cene imperiali. Bisogna riuscire a creare un gruppo di giovani come lo siamo noi vecchi. Sono convinto che una volta creato un gruppetto di giovani, altri giovani entreranno nella classe senza essere spaventati (perdonami il termine) dal vecchiume.
E su questo, come su tutto il resto, massima disponibilità ad accogliere idee da qualsiasi socio, non mi interessa che sia capitano, delegato, campione del mondo, amico del nonno del vicino di Paul Elvstrom.

sO: Allenamenti?
 
AP:  Ci sono snipisti che si allenano e hanno risultati, ma la maggioranza ci va la domenica e non ha mai fatto un allenamento. Quelli che sono i miei due obiettivi prioritari li ho detti sopra. In sostanza che si tratti di vela domenicale, o di qualificazione per il campionato del mondo assoluto, a me importa che sia in snipe. Deve però esserci rispetto reciproco e i vip come li chiama Vittorio Bortolotti devono essere disponibili a trasmettere le proprie conoscenze senza sentirsi superiori. Mi fa male solo vedere tante barche ferme, non solo della nostra classe, nei Circoli tutta l’estate.

sO: E se cala ulteriormente la partecipazione alle nazionali e soprattutto al Campitaliano?

AP: Fare le nazionali e l’italiano costa ed il livello è alto. L’offerta delle regate deve essere diversificata. Non ci sono solo le nazionali e il campitaliano, ci sono anche le regate di circolo e il campionato zonale. A seconda del tuo livello e del tuo portafoglio scegli a quali regate partecipare. Finora è sembrato che l’unico obiettivo sia quello di avere tante barche alle nazionali.
L’obiettivo secondo me deve essere fare tanta attività non fare esclusivamente numeri alle nazionali. Se ci riuscissimo a liberare di questa specie di schiavitù psicologica, se tornassimo a sostenere TUTTA l’attività, in primis quella di base, e non solo quella di alto livello, allora spontaneamente cambieremmo passo, e le Nazionali ed il Campitaliano con pochi numeri, diventerebbero un ricordo. Non sto dicendo nulla di nuovo, i Campitaliani con tante barche ce li ricordiamo tutti, e di cosa credi fossero frutto? Poi è cambiato l’atteggiamento nei confronti dell’attività di base, ed ecco il risultato! Certo la crisi economica ha dato una mano, ma smettiamola di nasconderci dietro alle solite scuse: se ci sono zone dove l’attività, nonostante la crisi, cresce, ed altre dove è alla canna del gas, vuol dire che la determinante non è la crisi, ma come viene interpretata l’attività, e di esempi, dentro il nostro Paese, ne abbiamo diversi, e tutti molti significativi. Ecco, ho detto che voglio prendere le cose buone, e cercare di aggiustare quelle che hanno evidentemente deragliato, ed un’ottima maniera sarà andare nelle Zone che stanno crescendo, e capirne le ragioni, e poi in quelle che stanno calando, e capirne le ragioni, e se magari c’è modo di aggiustare il tiro.

sO: in questi anni abbiamo avuto ampia dimostrazione di come la Classe Snipe vada a pennello a quelli che per “n” ragioni smettono di fare vela agonistica giovanile, o si rompono di stare sui barconi: secondo te non sarebbe il caso di concentrare gli sforzi di “promozione” della Classe su questo enorme bacino di velisti, anziché stare a correre dietro agli Jr., consapevoli che tanto, finche la FIV non imporrà a Circoli ed Allenatori di includere lo snipe tra la barche dell’attività giovanile, sarà solo tempo, fatica e denaro perso?! Cosa pensi a riguardo? Continuiamo a sbattere contro il muro di gomma? oppure?

AP: Bisogna lavorare sulla comunicazione. So che ci sono molti con molte idee a riguardo, per quel che mi riguarda, devono solo fare lo sforzo di venire a condividerle, di sicuro non scarterò nessuna idea solo perché chi la porta non è un mio commensale. Era nato Gardasnipe che dopo ogni regata emetteva un comunicato stampa e lo inviava alle riviste di vela. Silvia Pederiva poi faceva anche una rassegna stampa… ma era il 2007.. poi la cosa è stata lasciata morire. Perché Silvia che ho sentito in questi giorni non è stata coinvolta? Ciò non vuole ovviamente dire che Silvia avrà la delega alla comunicazione ma potrà collaborare con Fantoni.

sO: Al momento la Classe Italiana paga l’iscrizione alle regate internazionali agli equipaggi qualificati, ed anche a quelli “ripescati”, ossia quelli che vanno nel caso in cui qualche qualificato rifiuti. Ora, questo scherzo costa alla Classe buona parte dell’avanzo di cassa annuale della stessa. Non credi che sarebbe il caso spenderli in maniera un pelino più proficua.. tenendo conto anche di quei 120 soci proprietari che pagano, per avere in cambio degli.. stickers adesivi? Non saprei, cose tipo: un budget per la comunicazione sui media del settore? un contributo per organizzare clinic con allenatori a pagamento? un contributo per calmierare i costi di iscrizioni alle regate nazionali e al campitaliano, pretendendo però i consueti standard cui siamo abituati? Un sostegno tangibile della Classe, e noi dei singoli privati, all’attività giovanile?

AP: Chi va all’estero deve essere aiutato e la classe dovrebbe spendere di più per loro se il bilancio lo consentisse. Bisogna provare a cercare sponsor (forse è già stato fatto) ma si deve continuare a cercare. Al momento i soldi sono pochi. Si può benissimo fare che si rimborsano i primi 3 o 4 e gli altri, se vogliono andare, se lo pagano, qualificati o ripescati. Vanno trovati più soldi ma non ridurrei i rimborsi e non farei fette troppo piccole da diventare ridicole… Toglierli no: sarebbe come ridurre gli stanziamenti della ricerca.
 Chi è ai vertici fa già dei clinic e se li paga, si paga le vele e le trasferte. Il rimborso a un mondiale è un piccolo riconoscimento. Favorendo la comunicazione tra tutti i soci, quando uno o due bravi si organizzano un clinic possono invitare altri così il costo si divide. Idee ne ho sentite tante, basta che chi le propone si metta al lavoro.

sO: Ma parliamo di “stazze”. Pensi sia il caso di riorganizzare i corsi stazzatori, oppure anche per te il problema non esiste-volemosebbene-taralli&vino?
A fine estate, come provocazione, è girata l’idea di far pagare 50,00€ a chi si presenta ad una regata del Trofeo Coppa Duca di Genova con vele da stazzare.. Non sarebbe una maniera efficiente di finanziare l’attività della Classe, magari evitando di mettere in croce ogni volta i pochissimi che non voltano le spalle a chi ha bisogno di stazzare una vela?
O preferisci la modalità attuale, col bollino del fee della SCIRA arrivato a 20,00€, quando la SCIRA lo vende a 5,00€ e le file di questuanti?

AP: Sapere che alle nazionali lavori gratis per la classe, magari sudando sotto il sole, mi fa enorme piacere. Scherzo. Ogni flotta ha o dovrebbe avere lo stazzatore di flotta che garantisce o dovrebbe garantire che tutte le barche e le vele siano stazzate. Se gli stazzatori di flotta lavorassero bene si potrebbe eliminare anche l’obbligo delle stazze all’italiano guadagnando almeno un giorno. Un altro problema è che molti si fanno portare le vele nuove alle nazionali. Secondo me il velaio potrebbe farsi stazzare le vele da uno stazzatore della sua zona prima di consegnarle… oppure mettere una tassa di 50€ per stazzare alle nazionali.. un sistema si può trovare.

sO: Ovviamente! Ma parliamo di voto di flotte..

(CONTINUA..)

Labels: ,

Wednesday, October 19, 2011

..nADIR's iNNERVIEW! -pART 1-

NB: per chiarezza: sO sta per sNIPEOUT, AP sta per ANDREA PIAZZA..

____________

sO: Ciao Andrea, innanzitutto complimenti per la candidatura!
Come mai una simile iniziativa?
Una cena troppo pesante?
Un improvviso calo della pressione atmosferica?
Non c’era parcheggio sotto casa?
Scherzi a parte: decisione più di pancia o di testa?

AP: Ci sono due mondi nella classe snipe italiana. Quello delle nazionali e quello dei circoli. Si mugugna da molti lustri che l’attenzione dei Segretari sia quasi esclusivamente per il mondo delle nazionali. Ho deciso di candidarmi per dar voce anche a quelli che veleggiano quasi solo nei propri circoli. In passato ho fatto parte del mondo delle nazionali, ultimamente ho praticato prevalentemente l’attività di circolo. Penso di essere la persona giusta per unire i due mondi.

sO: Ma non hai il timore che la tua candidatura, in qualche modo, possa.. usiamo una parolona.. “spaccare” la Classe, la quale finora è stata, almeno formalmente, molto compatta?
Perché non hai fatto come hanno fatto altri prima di te? Perché non hai proposto le tue idee ai Segretari precedenti prima di candidarti?

AP: Come dicevo sopra la classe è già spaccata in due e gli elementi ponte siamo veramente pochi. In questi anni ho respirato un'aria di rassegnazione e molti che con energia hanno provato ad innovare (penso principalmente a Gardasnipe e al team racing di Ledro) si sono quasi spenti. Alcuni validissimi elementi come Roger, Bari, Bortolotti e altri molto mugugnanti. Diversi mi hanno chiesto se non tema di spaccare la Classe. E’ il concetto di Classe che va chiarito. Per molte Segreterie la Classe sono le Regate e i Campionati. I soci che fanno questo tipo di attività partecipano alla vita della Classe di serie A, gli altri sono considerati (o hanno l’impressione di essere considerati) di serie B e quindi sembra che partecipare all’italiano e alle nazionali sia determinante per essere un socio di serie A della classe… chi non esce dalla propria zona o proprio circolo sembra quasi non meritare  neppure il diritto di esprimere il proprio punto di vista. Per me invece la classe è fatta sia di regatanti di medio alto livello ma anche di molti soci di livello medio basso. Ho vissuto la vita della classe sia come socio di serie A che come socio di serie B per cui sono uno dei pochi che conosce veramente bene entrambi i mondi. C’è bisogno di UNIRE questi due mondi che si parlano troppo poco e soprattutto c’è bisogno che la serie A rispetti, dialoghi e concordi le scelte anche con la serie B (che mi pare essere la più numerosa). Insomma vorrei UNIRE una classe che attualmente è spaccata in due.


sO: Prendo spunto da quanto ho letto nella tua presentazione apparsa sul sito della Velica Trentina, che mi sono permesso di ri-linkare su questa stessa colonna.
Giustamente rendi il meritato tributo ad Alberto Perdisa per quanto ha fatto in questi 4 anni, per giunta tutt’altro che facili, vista la generale situazione economica, e facendolo fai ovviamente riferimento alla creatura di Alberto, ossia Il Piada Trophy, che come tutti sappiamo è sì relativamente nuovo, come evento, ma riscuote notevole e crescente successo grazie per l’appunto ad Alberto, e non dimentichiamo il lavoro di Johnny SouthBeach Estrella, quindi la domanda è praticamente automatica: Il Piada va alla grande, il circuito delle Nazionali 2011 ha visto coinvolte una quartantina di barche ad Anzio e Rimini, ben 60 a Caldonazzo, e più di 40 a Talamone.. niente male davvero, ma allora te come ce lo spieghi che il Campitaliano, che stante il nome dovrebbe essere la regata più importante della stagione, non è riuscito ad arrivare alla soglia dei 40 equipaggi sulla linea?
Mi spiego: problema di location? di periodo? altro?

AP: Trieste ha fatto la storia dello snipe ed ha ottimi regatanti ma a Trieste qualcosa non funziona. Non mi preoccupano molto i 40 equipaggi dell’italiano che, come dici tu, può essere dovuto al periodo o a qualche altra coincidenza sfavorevole, ma mi preoccupa molto di più la scarsa partecipazione alla loro ultima zonale. La prima cosa che farò, se sarò eletto, sarà andare a Trieste, poi anche a Rosignano e sul Lago Maggiore (ndr: altre località dove si è ridotta l’attività snipe) a parlare coi soci per vedere cosa si può fare e se è possibile dargli una mano.

sO: Abbiamo, come Classe, circa 135 barche iscritte.. a vedere i numeri, tolta la Nazionale di Caldonazzo, più della metà non si interessa al Trofeo Coppa Duca di Genova, pensi sia fisiologico, e va bene così, o pensi si possa fare qualcosa per migliorare certi numeri, nel qual caso: cosa?

AP: Ci sono troppe regate importanti e divertenti. La Duca di Genova (come trofeo in sé stesso) ed il Beccaccino d’Oro sono morti. Oggi conta la ranking list e la gente se ne frega se una regata è Duca di Genova o meno. A Rimini, a Sanremo, al German e al Piada la gente ci va anche se non è Duca di Genova. Il calendario è troppo fitto e concentrato nei primi mesi. Con la proliferazione delle flotte per avere più peso in assemblea il Beccaccino d’Oro è morto perché è difficile avere tre equipaggi bravi nella stessa flotta.


sO: Ci sono Classi che anche a causa della crisi stanno implodendo, ed altre che crescono, eppure la crisi c’è per tutti, quindi la differenza sta nel come vengono gestite, nel cosa fanno per promuovere l’attività. Ed il fenomeno è visibile ad ogni scala: nello snipe europeo ci sono Paesi che sono spariti, come la Danimarca,  la Norvegia si è dimezzata in pochi anni, gli altri vivacchiano, qualcuno cresce, qualcuno meno.
A livello Nazionale medesime dinamiche: alcune zone galleggiano più o meno sugli stessi numeri, alcune implodono, in altre lo snipe è sparito, in altre ancora, nonostante tutto, i numeri sono in crescita.. e la crisi c’è per tutti.
Il Commodoro Jiro Yamamoto, quando fu eletto alla guida del Board della SCIRA fece suo lo slogan dei no global (pensa te!!) ossia: think global, act local!
Non me ne frega nulla se sei favorevole o meno all’introduzione della Tobin Tax sulle transazioni finanziarie, mi piacerebbe sapere, e non solo a me, cosa pensi di fare ( e se pensi di fare qualcosa) per sostenere l’attività locale, quindi: cosa?

AP: lo snipe, rispetto ad altre barche è economico e quindi nei momenti di crisi siamo agevolati. Se quando vengono organizzate le regate, oltre agli alberghi a 4 stelle, offriamo delle brande nei capannoni e facciamo convenzioni coi campeggi potremmo attirare anche regatanti provenienti da ceti sociali meno elevati e i giovani (che in genere hanno pochi soldi). Sarei venuto a Talamone ma il campeggio era chiuso e non c’era possibilità di aprire l’air camping. La pensione costava poco ma tra viaggio, due notti… Balle! Ho tirato il bidone al Bellotti perché se venivo a Talamone il Demattè mi fregava punti nella Fancazzisti cup e già ne avevo persi un casino a fare prua al Bellotti a Molveno…


sO: ubi major.. ma parliamo di assegnazione delle regate Nazionali..

(CONTINUA..)

Labels: ,

Friday, October 14, 2011

..eNDORSING nADIR!


un noto roditore..


..un noto jedi..



..l'unico anfibio a sangue caldo di cui si sappia



..alcuni musicanti..



  ..uno molto cattivo..



..un altro cattivo..



..il prototipo dell'italiano medio..



 ..uno molto morbido..




..uno tutt'altro che morbido..
 ..compagno di banco del Piazza..


 ..un altro che era duro, ma s'è inflaccidito..
..e pure lui in classe col Piazza..



..uno che usa lo stesso fondo tinta total-body del Piazza!



..uno che ha esagerato con le pasticche colorate..
..e adesso vede di questi ovunque!!



..una che NON era in classe col Piazza..


..ahilui!

Labels: ,

Wednesday, October 12, 2011

..iNTRODUCING pIAZZA!

Mi chiamo Andrea Piazza e vivo a Trento da quando sono nato nel 1969. Separato con due figli, Marco e Alessia, rispettivamente di 14 e 10 anni. Attualmente mi occupo di previsioni meteo. Fin da piccolo mio padre mi portava in barca, con un FJ, sul lago di Caldonazzo ed a 10 anni mi regalava un Laser, ma ero troppo leggero per avere risultati decenti e l’optimist non mi piaceva proprio. A 14 anni ero prodiere sullo snipe di Ferruccio Bernardis. Tante belle regate in giro per l’Italia con una puntatina all’europeo a Santiago della Ribeira in Spagna. Poi prendo il timone: il miglior piazzamento risale al 1987 con un 5° posto al mondiale juniores in Florida, quindi un quinto al Campionato Italiano del 1994 e la vittoria in un paio di Campionati zonali e nell’ultima edizione del trofeo Gardasnipe. Per due anni sono capitano della flotta Punta Indiani e stazzatore di flotta, incarichi dai quali mi ritiro dopo qualche anno convinto che la rotazione sia determinante per un buon funzionamento. L’università con gli esami a luglio limita molto la mia attività velica. La costruzione della casa e la nascita dei due bambini mi danno il colpo di grazia permettendomi di partecipare solo a qualche regata sul lago di Caldonazzo. Nel 2007 riprendo a regatare grazie a Bellotti col quale vincendo ogni legge della fisica (200 kg il peso del nostro equipaggio) ci  selezioniamo per gli europei  riuscendo anche a vincere un paio di prove alle nazionali di qualificazione. Oggi devo difendere il primo posto nella fancazzisti cup dall’ultimo attacco dell’inossidabile Demattè. Ora che i bambini stanno crescendo ho più tempo e nuovamente la possibilità di dedicarmi alla classe. Ho deciso di candidarmi alla segreteria  perché penso di poter realizzare qualcosa di diverso. I segretari precedenti, ed in particolare quello uscente, hanno fatto moltissimo per la crescita della classe, ma sono convinto che si possa e si debba fare ancora di più.
Cosa e come?

1.    Consolidare gli ottimi risultati delle segreterie precedenti ed in particolare quelli di Perdisa: il piada è una splendida realtà.
2.    La forza della classe è la base. Incentivare e cercare di diffondere i metodi che hanno dato i risultati migliori come ad esempio i fancazzisti di Vittorio Bortolotti..
3.    Tutte le regate devono essere open, campionato italiano compreso.
4.    Migliorare il sistema di scelta delle location per le regate di selezione. Non sarebbe meglio ridurle (per favorire una maggiore attività di zona) e lasciare che siano i primi 10 in ranking a scegliere dove giocarsela o reintrodurre una rotazione?
5.    Le regate a squadre sono molto divertenti, tecniche e spettacolari. Avevo partecipato a Ledro, pioniere in questo, anni fa ma l’esperienza non si è purtroppo ripetuta. Mi picerebbe che Ledro organizzasse il primo campionato italiano snipe a squadre.
6.    Avanti con il sito snipe.it (Fantoni sta facendo un ottimo lavoro, non solo sul sito, e spero continuerà a farlo), ma più presenti sulla stampa, sui blog, sui siti di informazione velica, su facebook, su youtube... Più siamo visibili, più gente ci conosce.ed anche i soci sono al corrente di ciò che accade.
7.    Tramite una mailing list terrò informati i soci di ciò che bollirà in pentola.
8.    Modificare il sistema di rappresentanza:dei soci: non è ammissibile che capoflotta di se stessi pesino, in sede di voto, come il capoflotta di una flotta di 40 soci. Bisognerà cambiare lo statuto, ma va fatto. Questa non è democrazia ma oligarchia.


Con questa nota desidero presentarmi a quanti non mi conoscono e butto li alcune idee a tutti in modo che i soci, se condividono contenuti e metodo, possano dare mandato al proprio capitano di votarmi. Chi vuole può contattarmi a peloja@katamail.com

Labels: ,

Tuesday, October 04, 2011

..dE sNIPE.. e dI fACCENDE cORRELATE..

..di seguito, in corsivo, il commento di Antonio a quest'altro post.

E qui intervengo da neofita. I mondiali fatti non contano, di economia (macro o micro non importa) non ci capisco nulla. Sono d'accordo che l'impatto sui media di un campionato con cento snipe sarebbe molto diverso di uno con 60 (sempreché qualcuno si ricordasse di avvisare i media: in certe classi si fanno mondiali con poche barche ma gli uffici stampa li fanno diventare eventi spropositati). Sono anche d'accordo che i cantieri al momento attuale sono perfettamente in grado di soddisfare la domanda di barche a noleggio vista la crisi del mercato. Sicuramente una maggiore offerta di barche a nolo potrebbe invogliare molti equipaggi a partecipare ad una regata che altrimenti potrebbe avere costi proibitivi. Condivido anche il fatto che tutto il giro di barche ipotizzato possa far bene alla classe. Ma mi chiedo: quest'anno al mondiale sono state charterizzate 25 barche. Aumentasse il numero dei partecipanti a 90 (senza cambiare le attuali assegnazioni di posti) si potrebbe ipotizzare una richiesta di 35-40 barche, che i cantieri sparsi nel mondo sarebbero certamente in grado di soddisfare.
Quello che però non riesco a capire è questo: dopo il mondiale che fine farebbero le barche? Verrebbero vendute in loco? i noleggianti se le porterebbero a casa? I cantieri se le riporterebbero indietro e le venderebbero in seguito? In breve: il mercato assorbirebbe questo gran numero di barche? Se si, mi viene il dubbio che la crisi di vendite attuale sia causata solo da costi eccessivi che frenano gli acquisti. Se no, significa che il mercato non è in questo momento in grado di sostenere un ricambio così massiccio di barche. Che sarebbe possibile solamente se apparissero delle novità radicali che, ad onor del vero, mancano da almeno 15 anni.

esco dal corsivo per tornare nel mio.. dritto al punto essenziale a mio avviso centrato da Antonio, ossia "il mercato assorbirebbe questo gran numero di barche?"
La mia risposta, per quel che vale, è abbastanza articolata, ma facilmente riassumibile in: no.
Sicuramente non ci riuscirebbe un mercato delle dimensioni di quello attuale, così come è fortemente improbabile che nella situazione attuale i cantieri possano produrre congruo numero di barche ad esclusivamente in charter!
Le barche in charter che rimangono al cantiere sono di un peso enorme per lo stesso, improbabile che tale peso sia sopportabile anche se le barche passassero 365 giorni all'anno o in acqua a regatare o in viaggio (per la via più rapida) verso la prossima regata!
E' un modello noto, utilizzato in altre Classi, dove però ci sono differenze sostanziali:
# stretta monotipia: tutta la produzione mondiale è in mano ad un solo cantiere.. al più a qualche licenzatario. Quindi enormi economia di scala, e relativi margini per il produttore, che per giunta produce prodotti fortemente standardizzati, con pochissime ore lavoro di customizzazione..
# mercato mondiale enorme, in grado di assorbire le barche prodotte in occasione per l'evento.
Esempi: due su tutti, Hobie16 e SunFish.
Funzionerebbe con lo snipe: ovviamente no, mancando tutte queste condizioni!
E allora?

E allora torniamo al nocciolo principale: stimolare la crescita dell'attività, e quindi del giro di barche nuove (e usate), per dare un mercato sufficientemente ampio da consentire ai cantieri di superare indenni la tempesta attuale.
Se il mercato cresce, aumenta:
# la possibilità di trovare barche da prendere in charter localmente;
# la possibilità per i cantieri di realizzare barche su ordinazione, con annesso sconto-charter alla regata internazionale di turno.

Gira che ti rigira, comunque torniamo lì: se crescere numericamente è in generale auspicabile, ora, in uno scenario di generale contrazione, è imperativo farlo.
Come?
Sicuramente non organizzando eventi che con 85 posti assegnati vedono presentarsi 60 equipaggi.. quale altro indice serve per dimostrare che 'sto sistema, volenti o nolenti, è inceppato, del tutto.
Se la SCIRA (internaz.) perseguisse un minimo di.. usiamo una parolaccia: efficienza.. in termini di sforzo/risultato.. dopo un risultato del genere avrebbe potuto (e dovuto).. cambiare qualcosa, e probabilmente anche qualcuno.
Ma la SCIRA è un'associazione, e segue altri criteri, non ci piove.. ma non risolve nemmeno.
Sicuramente ridurre il Mondiale a due note asfittiche sui sail-world.com è autodistruttivo, affidare la produzione media ad un passante imbarcato su un gommone, con una compatta nella tasca della cerata, è anche peggio.

Ok!
troppo facile dire "non".. e allora:
# aprire le regate internazionali, e aumentarne la frequenza. Un mondiale ogni due anni per fare poi 60 barche in qualche fiordo piovoso è una cosa che non riuscirebbe a tirarne fuori un cameo mediaticamente significativo nemmeno JJ Abrams (quello di Lost, e 8mm.. per capirsi.);
# applicare le regole SCIRA per la selezione delle location.. a sentire in giro gli unici che si preoccupano di rispettare quanto scritto nel modulo di sottoscrizione siamo noi (come Paese), gli altri o non considerano il bid, oppure lo leggono, e basta.
# mettere a budget un investimento sui media, e questo lo si potrebbe fare a qualsiasi gradino della SCIRA. Qualcosa che consenta allo snipe di apparire anche fuori dai siti snipe-istituzionali.. anche perchè se non la si pianta una buona volta con 'sta politica suicida del siamo pochi-sempre meno-ma così buoni, allora tanto vale cambiare il nome della Classe in DoDo, fare il prossimo mondiale in Madagascar, e preparci all'inevitabile!
# fare lobby presso l'ISAF, e da lì presso tutte le federazioni nazionali coinvolte, per introdurre lo snipe tra le barche contemplate nell'attività almeno di interesse federale nel settore giovanile.. all'estero, in molti Paesi, è già così.. all'estero, da noi (intendo Paese) tutto sulle spalle generoso dei soliti 4-5 kamikaze.

Non mi pare che si tratti di cose particolarmente complesse, e nemmeno tanto onerose.. a patto di farle quando ci sia ancora un minimo di massa critica, perchè se viene a mancare anche questa..

..e adesso.

Labels: ,