Wednesday, June 29, 2011

..cALDO_nAZIO mON aMOUR!

..per Caldanazzo tento la fuga in tram, verso le 2 e mezza del pomeriggio, dalla bottoglia di orzata dove galleggia Roma.. solo non si tratta di un tram, bensì di un autobus, non per Caldonazzo, ma solo fino a Termini, dove assieme a Manuela e alla sua tonsillite (altrimenti nota come n°2.. Manuela, non la sua tonsillite.) acchiappiamo un FrecciaRossa, ma non fino a Caldonazzo, bensì fino a Trento, dove dovremmo acchiappare i Ciccis, che a Caldonazzo sono già da un giorno per il German Open.. dovremmo perchè hanno la cena tedesca, e nn è detto mica che li troveremo a Trento!

Il viaggio va via velocissimo: metà a risolvere un sudoku che nn viene, finchè Manuela nn s'addormenta ed io lo.. forzo leggermente.. l'altra metà a leggere e ad imprecare telepaticamente contro un bamboccio di 2 anni circa, e le stordite che lo accompagnano (madre e nonna).. che gli si continuano a rivolgere come ad un nano, ossia ad un adulto molto basso, mentre si tratta comunque di duenne che a fronte dell'imbellitudine delle parenti fa il diavolo del comodo suo.. gli inglesi hanno ragione, la colpa nn è mai del cane, è sempre del padrone.. e nella fattispecie, secondo me, anche delle ferrovie, perchè basterebbe decuplicare il costo del biglietto ai bambocci, e indurre le famiglie a prendere l'aereo (viaggio più corto).. comunque a Bologna si levano dai cabbasisi, e fino a Trento è in discesa.

A Trento troviamo i Cicci, ci lanciamo in hotel, e troviamo anche Roberto e Angela, il primo avvolto in una nube di rum e lime, la seconda che racconta di aver appena ingerito una capirina alla fragola analcolica.. non è chiaro se ad essere analcolica sia la fragola, o la capirina.. ma il fatto che stia raccontando la cosa ad un lampione del parcheggio.. nn è che deponga  a favore della seconda ipotesi..

Fattasi una certa si decide di andare a cena in un posto trovato da Serena, trovato sull' iFon, per trovarlo fisicamente ci vorranno tre tentativi, pendolando tra levico terme, pergine e di nuovo levico.. credo.. alla fine però lo troviamo, e la chiamata si rivela giustissima.. come dimostra la diapositiva sotto..

 -ciccio felice-

tanto che finisco per accusare un po' di stanchezza!


-foto scattata con un visore notturno..-

Sulla via del ritorno (in hotel) incrociamo un furgone bianco, Mercedes, con attaccato dietro un carrello stradale doppio, con sopra un coso che sembra proprio essere uno snipe.. l'identikit suona familiare?
trattasi infatti del Magnifico e della NDZ, che stanno cercando la frazione di Valcanover.. girando attorno al lago di Caldonazzo ad una velocità tale che non vedrebbero nemmeno la Tour Eiffel, passandole tra le zampe!

Vanno così forte che i fari nn sortiscono effetti, dobbiamo chiamarli, dargli il tempo di uscire da velocità curvatura, ed aspettarli per guidarli fino all'hotel.

La mattina arriva in uno sparo, di luce.. e vento da sud.. che di laghi alpini ne so forse meno che di laghi patagoni, ma nonostante questo mi risulta che quando alla mattina c'è brezza dalla direzione dalla quale dovrebbe entrare nel pomeriggio..


insomma.. non è proprio che sia il migliore dei segni..

Arrivo al circolo presto, ho ancora da scaricare e armare, e regolarizzare l'iscrizione, e salutare i compari di merende, che alcuni non li vedo da anni.

Il tempo non manca, finisco pure di trovarne per l'igiene intima della barca.. e non avrei mai creduto.

Andiamo in acqua piuttosto nei tempi, ancora aria da sud, non piove ma non è che il cielo faccia pensare ad altro.
Il fioretto del giorno è evitare gli errori fatti a Rimini.. magari farne di nuovi, ma evitare quelli di rimini.. ed in effetti.

La prima prova è già bella maschia, il vento medio non è tantissimo, ma dietro i pertugi del lago arrivano delle belle ginocchiate, in certi momenti per sapere quando sarà la raffica basta sentire il baccano delle rande via via mollate lungo il campo di regata.

In acqua ci sono ben 51 barche, la linea è bella affollata ed anche i giri di boa non sono esattamente degli esercizi solitari.

Alla fine della prima prova l'aria è salita, entrando bella da sud investe bene lo scalo, tanto che la maggior parte della flotta ha trovato riparo dalla parte opposta, sotto la sponda est, mentre a centro lago continua a salire, con la striscia centrale che comincia a sfumacchiare..

Noi tocchiamo terra in una graziosa micro-spiaggetta, sparecchiamo la randa, la riponiamo assieme al boma sotto coperta, ed in forza dell'intelligenza-su-H issata dal Comitato di Regata, ci dirigiamo planando, solo col fiocco, al circolo.

A terra si susseguono le voci, in realtà c'è solo da aspettare, magari scaldandosi alle spalle del bbq sul quale gira lieto il porco dalla mattina!


..purtoppo non ho la foto dei Cicci in adorazione..

Ci mandano in acqua che sono passate credo due ore dal rientro, e sono grato a me stesso per essermi portato la long-john..

In acqua il peggio è passato, anche se l'aria turbolenta genera ancora dei bei calcioni nel sedere.

Le scuffie non mancano, il percorso è un triangolone, leggermente spostato verso dx rispetto a prima.

Per quanto possibile noi cerchiamo di non prendere rischi inutili, anche se in diverse occasioni nutro la quasi certezza di essere sul punto di giocarmi l'albero.

Di rischi invece ne prende, e di commisurati alla sua stazza, il Piazza, che sfruttando il fatto di avere il Divo Antonio a prua per la seconda prova, prima, nascosto dietro una fratta, rilascia interviste deliranti ad Alberto Signorini (il Piazza..), al quale illustra il suo piano per conquistare il mondo, l'universo.. o almeno Palazzo Grazioli, se non la Kamchatka.. poi esce in acqua, e durante la prima poppa si ribalta.. perchè? chi lo sa?!.. nel dopo regata continuava a ripetere: scuffio sempre là! ..da menzionare il fatto che il nostro ha lasciato ad Antonio l'incombenza di raddrizzare la barca, visto che lui (sempre il Piazza) si vergognava troppo per uscire da sotto la barca ed esporsi al passaggio degli altri concorrenti ancora sui bordi.. vediamo se nega!

Tra il percorso non lunghissimo, e le zone di pressione ancora non trascurabile, la regata va via rapida e rientriamo sotto un cielo che promette quel genere di trattamenti che speri sempre non mantenga.

Tempo di mettere al riparo l'attrezzatura e di farsi una doccia bollente, ed il succitato suino è servito.. e andrà avanti così per tutta la serata, con un finale glorioso di ricotta e miele, e di rum, grappa e mousse di cioccolata.. ho i testimoni, non sto inventando niente.. e non facciamo ingenerosi paragoni con certi circoli, please!

Mentre si va via di leccornie, fuori dal circolo va in scena la "Notte sul Monte Calvo", in versione trentina.. all'imbrunire il vento salta di 180° in un istante e comincia a rovesciarsi acqua e lampi e tuoni etc, ma tanto abbiamo rum a sufficienza per resitere all'assedio.. e mentre c'è chi beve, c'è anche chi balla..



..trenino incluso.. purtroppo nello scatto non si vedono i primi 5 della classifica finale: treninati, TUTTI!




In hotel ci torniamo sotto un diluvio leggermente meno pesante, meno male l'ombrello pastorale che avevo lasciato nella macchina di Ciccio!

La mattina dopo, ovviamente, cielo blu e montagne verdi di un verde così intenso che avrebbe potuto fare male, se solo fosse stato possibile.

Facciamo colazione in veranda davanti ad un lago del tutto immoto ..quindi più tardi termica?

Arrivo in barca per la lenzuolata: devo asciugare tutta l'attrezzatura, e non sono il solo.. ma con un supremo colpo di culo, per la via inciampo nel camper di B&B (210kg e spicci in due.. e poi dicono che lo snipe sia per gli anoressici!), ed ho il piacere di spendere qualche minuto, che altrimenti nn c'è mai, per scambiare qualche idea.. inestimabile plus-valore delle Nazionali!

Quando arrivo il circolo essuda di neoprene e materiali affini, mentre il programma, con in cima la regata, contempla tutta una serie di tappe propedeutiche.. di tipo gastronomico, naturalmente!

La partenza odierna è stata anticipata, previa unanimità dei regatanti, ma bave da sud rimbalzano contro bave da nord, e viceversa.. insomma non se ne esce, tanto che molti escono addirittura dall'acqua.. poi si stende da sud..

Alla prima partenza, col pomeriggio già ben avviato, scatta un discreto parapiglia in barca comitato, come comincio a sentire sibilare le palle incatenate faccio per levarmi dalle succitate, e complice un buco nella linea visto da Manuela, mi ci tuffo dentro e ne esco, incredibilmente per le mie consuetudini, senza nessuno sulle vele.

La mia impressione è che ci sia più pressione a dritta.. il che ovviamente non vuol dire assolutamente una minchia, di sicuro in termini di affidabilità del dato.. ma non ho altre fonti da consultare, quindi in mancanza d'altro decido di fidarmi di me stesso, e a destra andiamo.. e più per culo che per anima, tanto male, non sembra..

Alla fine della prima poppa potremmo addirittura essere dentro i primi 10, complice la rievocazione di Trafalgar, tenutasi in Barca Comitato alla partenza.. ma ad una ventina di lunghezze dalla boa, vado a cazzare la randa, e scopro con lo stesso errore col quale si potrebbe scoprire di aver pestato qualcosa di impronunciabile.. scalzi.. che le briglie della scotta della randa hanno fatto un PERFETTO doppio parlato attorno alla macchinetta della base randa, in punta al boma.. inevitabile mollare tutto e andare dietro a sbrogliare, mentre rolliamo e straorziamo, con almeno 3 barche che potrebbero ridurci in elementi della tavola periodica, e altre tre che, infilandoci in boa, ci fanno di peggio.

La bolina passa ancora sul lato dx, ad incroci avanti-te-avanti-io da mal di testa, qualcuno scappa, qualcuno lo riprendiamo, altri no.. chiudiamo undici.. incredulo, a dir poco!

La seconda parte subito.. sono le 16.29.59999.. alcuni erano anche già andati a terra per smontare&caricare.. e tutti di corsa indietro sulla linea, che fortunatamente è vicinissima allo scalo!

'Sta volta usciamo un pelo più puliti dalla linea, ancora a dx, ma più conservativi.. soluzione buona, siamo ai 2/3 della bolina.. io non faccio i conti, Manuela sì, e anche se l'ho pregata di non darmene il risultato mi sta dicendo che potremmo essere dentro i primi 10.. forse addirittura anche dentro i primi c.. ma a quella "c" non seguirà nessun numero: infatti piombiamo nel punto dove le raffiche da destra si incontrano con quelle da sinistra (meno frequenti).. in buona sostanza il genere di punto dove ti si aprono gli sportelli sotto il boma e ne cadono le mascherine per l'ossigeno.. tale è la patana.. il fatto che Ciccio, poche lughezze dietro, invoca l'intervento degli Dei col suo solito endecasillabo sciolto, ci dice che non siamo stati i soli a renderci conto che..


..anche se i più ci stanno rullando da destra e da sx.. non che nutra alcuna simpatia, nemmeno oggi, ma x un attimo credo di capire come si sia sentita la Moratti qualche domenica fà..

Alla fine usciamo a moccoli dal buco, guadagnamo la boa, e di poppa cerchiamo di fare del nostro meglio, ossia la poppa, per l'appunto, che infatti ricambia il bene che le vogliamo facendoci rosicchiare qualche posizioncina, e avvicinandoci molto al gruppo anteriore..

E via di nuovo a destra, ma un po' più a destra, ma non troppo.. vai a quantificare!!

E' di nuovo un ricamare incroci nell'acqua piatta e nelle raffiche: non si può esitare, e non si può tralasciare nemmeno una raffica.. anzi: solo prenderne una dal lato sbagliato sono posizioni che vanno..

L'arrivo è in cima alla bolina, la situazione è tutt'altro che facile.. cerchiamo di essere conservativi.. cioè di rimanere tra l'arrivo e quante più barche possibile.. se solo quante più barche possibile collaborassero, magari mettendosi tutte dalla stessa parte, in fila.. e rallentando!!

Tagliata la linea Manuela ci dichiara 11esimi.. mi dico che sia un peccato che non sia lei a redigere le classifiche.. e subito dopo mi ritrovo più incredulo di prima.

A terra cerchiamo di non intralciare quanti partano subito, noi partiremo all'indomani, molto presto.

La premiazione è un profluvio di premi, vino per tutti, e bottiglie particolari per i meritevoli.

La Nazionale ed il German Open se li porta a casa Phantomas, con a prua Maurizio..


..che da quando lo conosco al Phantomas non l'avevo mai visto regatare con tanta tranquillità.. e s'è visto immediatamente il risultato!

Praticamente è il tempo dei saluti, noi finiamo di legare, e riesco a trovare Herbert e Roberto, mentre purtroppo ho lisciato il Despota e Zua.

All'AVT, come era ampiamente prevedibile, ma non per questo meno meritorio, si sono superati.

Livelli d'accoglienza del genere sono sempre stati una rarità, oggigiorno poi.. il tutto, sommato alla bellezza del posto, 51 barche sulla linea, 4 prove, tanto vento.. credo la dicano lunga sul quale possa essere la valutazione della terza nazionale dell'anno.

Mi rimane la speranza di rivedere tutti quanto prima, magari al prossimo Sud Europeo a Bracciano.. dove non c'è la carne-sotto-sale della Valle dei Mocheni (e non dico altro).. ma una cacio&pepe di quelle che da sole valgono 600km di autostrada la si trova, facilmente!

Un sincero grazie a tutti quelli che hanno reso possibile la Caldo_Nazio, e complimenti ancora!

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Tuesday, June 28, 2011

..lAKE bRACCIANO sAILING cONTEST 2011: zONALE zNIPE!


..per la Classe Snipe il BSC2011
va a Paola..

..che debuttava in una regata snipe..

..e assieme al BSC le va anche tutta la gratitudine dello scrivente..
..indegnamente alla mazza della barca sulla quale regatava..
..impegnato nel tentativo, sovente vano, di non rovinare con la propria cialtronaggine, la di lei performance!

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Thursday, June 23, 2011

CURACAO SUNFISH WORLD CHAMPIONSHIP 2011 DAY 4

Siamo all'ultimo atto! E' la terza notte che dormo sopra un lettino della piscina per evitare il materasso assassino, non è che la schiena vada meglio ma non ho peggiorato le cose, tanto ci pensa già l'oceano...
Infatti ci accoglie per il gran finale alla grande, a terra non sembra forte, giusto il tempo di arrivare sulla linea di partenza che si scatena in tutta la sua
forza, fortuna che c'è richiamo generale perchè così ho il tempo di mettere il jens, il vento è già sui 20 con raffiche 23-25.
Forse dovrei fare una specifica, visto il ventone forse alcuni di voi hanno dato per scontato che il percorso fosse stato con i triangoli ovvero i laschi, invece assolutamente no solo bastone con tre boline!!! Sì, solo poppe con ondoni e rafficoni yeaaaahhhhhh!!!
Le prove durano fra i 55 e i 65 minuti circa, con 2-3 richiami generali a volta.
..
Alla prima parto discreto sono più in palla con le onde, che a dire il vero sono leggermente più piccole del lunedì, arrivo in boa nei 20, non male ma il jens montato al volo dura poco e lentamente si smonta e perdo velocità tanto che l'ultima bolina praticamente senza vang non finisce più, niente da fare sono 54. Sistemo al meglio la barca e ripartiamo subito nonostante una prima bolina incolore
il jens regge e finisco 47.
La stanchezza è massima, sto meglio in barca che in piedi, a terra trimmo con calma e ben solido, raccolgo le ultime forze e si torna allo start.
Sto concetratissimo, qualcosa avrò pur imparato in questi giorni, parto cinghiando al max, non sono primissimo ma ho aria per difendere la sx in cui credo, mi dà ragione, sono avanti dentro i 15 alla boa o meno, giro con Ard Van Aanholt e Ivan Aponte, partiamo per una poppa pazzesca passiamo altre barche prendendo rischi incredibili, le raffiche sono sui 27-28 kn, un paio supereranno i 30...
Supero anche Rich Chapman(finirà 10) la boa non si vede e di solito mi regolo vedendo dove girano gli altri, ma ora i primi siamo noi....
Eccola un pò sottovento dobbiamo strapoggiare, davanti ci saranno 7-8 barche, quindi rallentiamo il ritmo sulle onde, penso è il momento buono per cazzare bene la base randa, come sempre tengo la scotta con la mano dello stick e con la l'altra cazzo la scottina.....Come dice il grande Michele Tognozzi con 30 kn non bisogna pensare ma agire con decisione...
nelle altre 20 poppe era bastato ma stavolta no...nel mentre un rafficone entra nella vela, la prua si punta e va giù...una frazione di secondo e la poppa è nel
l'aria da dietro mi dicono si vedeva anche la deriva...il timone non sfiora nean
che l'acqua, inesorobilmente mi cappotto in avanti!!!
Ma "#$@&!!$@@!!"e varie altre che non posso ripetere...
Ard se ne va e finirà addirittura 3 e 4 overall.
Sono anche veloce a tirarla su, ma stanco e poco lucido, il pozzetto è pieno e nella foga cazzo prima di tirar su deriva, la barca si inclina l'acqua spinge sot
tovento e l'onda mi fa toccare il boma e vià in acqua di nuovo...
Mentre raddrizzo per la seconda volta passa Rodrigo mi incoraggia, ma c'è poco da fare, fra l'altro giro la boa e di bolina il crikko del bozzello non funziona
più...sono deciso a ritirarmi...ma il momento passa...gli do due randellate e funzionerà a tratti, ma come dicevo finalmento ho passo supero una 10 di barche e concludo il mondiale con un 43.
E' il momento dei bilanci, è stata la regata più dura a cui abbia mai partecipato, la più dura che chiunque ricordi nella classe, Bahamas due anni fa quasi lo stesso vento ma niente onde, Paracas (Peru) meno vento e meno onda, Curacao 2007
meno vento e un pò meno onda...
Livello atleti senza paragoni, ha vinto il brasiliano di origini italiane Dellagnelo, che vanta un 4 al mondiale Optimist e un titolo di campione Sud Americano di Laser Radial, secondo Alex Zimmerman Campione Sud Americano di Optimist, Argento ai Giochi Panamericani, basti pensare che Martinetti, Campione uscente, è riuscito ad entrare nei 20 solo l'ultimo giorno, come Mendelblatt, 2 l'anno scorso, ha agguantato la top 10 nell'ultima regata. Loring due volte Camp Mondiale e favorito, visto la vittoria a Bahamas col ventone, non arriva sul podio.
Malcom Smith, 3 volte WC (world champion. ndr), è solo quindicisimo....
C'erano almeno 7-8 gommoni con i vari allenatori in acqua...
Alla luce di tutto ciò come Tourist Sailor un 46 finale non è poi così male...avrei potuto fare meglio, ma con vento così forte avevo potuto fare solo un'uscita, quindi totalmente impreparato ed di improvvisati non ce ne erano.
 
Farò tesoro dell'esperienza e cercherò di ricaricare le pile!!

Ciao da Curacao

Andrea
#4127

Special Thanks:
Monica e la mia famiglia
Alessandro Vero nutrizionista
Davide Micarelli CNV3 Sailing gear support & sponsorship
Fabio Bevilacqua indoor coach
Gianluca Antonelli FlockVMG Sailing Team Tactics coach
Stefano Trillo Italgolf outdoor and life coach
Luigi De Luca Classe Italina Sunfish
Roberto Tozzi Snipe coach
Andrea Frusone Snipe Fleet Captain
Simone Fraticelli Snipe Crew
Ivo Gattulli Snipeout Web space

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Friday, June 17, 2011

"Carenaggio al Circeo"


Roma, 14/6/2011

Caro Direttore,
desidero segnalare a te e a tutti gli appassionati di Fare Vela, come il nostro paese sia sempre più fantasioso nell’interpretare Leggi e regolamenti, e agisca nell’ottica gattopardesca: tutto deve cambiare, affinché niente cambi.
A San Felice Circeo, dove ho la mia barca e che tu conosci bene, l’Ufficio locale marittimo ha proibito il carenaggio a terra delle imbarcazioni; tale attività infatti per come è attualmente strutturato il piazzale del porto, viola le vigenti norme antinquinamento riversando in mare i residui antivegetativi e quant’altro distaccato dalla carena con l’apposita lancia.
In qualsiasi altro paese, in presenza di tali norme, i cantieri interessati si preoccupano di mettersi in regola, approntando vasche di accumulo e provvedendo a smaltire i rifiuti inquinanti e parallelamente l’autorità pubblica si adopera per il rilascio delle autorizzazioni necessarie.
Nel nostro paese invece si è trovata una soluzione semplicissima: il carenaggio, cioè il distacco di antivegetativa vecchia e concrezioni varie aderenti all’opera viva, viene ora eseguito sott’acqua con appositi sommozzatori; una volta terminato, l’imbarcazione viene finalmente tirata  in secco per procedere all’applicazione della nuova antivegetativa.
Quanto questo tipo di procedura sia efficace, sia per non inquinare, sia per ottenere una carena decente, lo lascio immaginare! Ma tant’è: occhio non vede….

In pratica il genio italico è riuscito a trovare una soluzione che, senza obbligo di investire nelle necessarie strutture di smaltimento, permette ai cantieri di continuare a lavorare senza incorrere nelle sanzioni delle autorità le quali, a loro volta, non possono essere accusate di omissione di atti d’ufficio né hanno l’obbligo di sapere quello che avviene sott’acqua.

Per completare il quadro, aggiungo che, in tutti gli altri scali vicini, ce ne sono almeno altri 4/5 entro poche miglia, dove si fanno carenaggi a terra, nessuna autorità ha mai richiesto l’applicazione delle norme antinquinamento.
Infine, ciliegina sulla torta, il Comune di San Felice Circeo interpellato dagli interessati per poter effettuare le opere a terra necessarie e quindi mettersi in regola, non si è ancora pronunciato né per il se, ne per il quando….

In Italia servono sicuramente nuovi porti ma serve (e non solo nella nautica) un cambio radicale di mentalità e di questo mi sembra purtroppo non se ne vedano i segnali neanche all’orizzonte.

Ti saluto cordialmente

Massimo Gemini
 

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Thursday, June 16, 2011

CURACAO SUNFISH WORLD CHAMPIONSHIP 2011_DAY3

Mi sveglio malconcio come prevedibile, ma metto in sequenza tutti i rimedi possibili: stretching, doccia bollente, massaggio, e come chicca finale Taylenor crema!! Ha l'effetto di una fiamma ossidrica sulla pelle!!
Ho recuperato sufficiente mobilità e sono in barca.
Vento buono 16-18 e full rig (tanto col Jens non ci avevo capito niente)!!
Faccio una bella regata rimontando, nella prima poppa sono sul 25.
Usciamo dalla boa per l'ultima bolina tutti in fila mure a sx. Quello davanti a me essendo scaduto un po' si inventa una virata chiedendo acqua, riesco non so come a virare e
ad evitarlo, ma le barche ora sono molto vicine, gli chiedo acqua da sottovento e
gli dico di virare, niente mi scade addosso e mi ferma, siccome voleva avere anche ragione lo protesto ma se ne infischia e non fa' la penalita'. Comunque il danno e' fatto, mi ha fatto perdere diverse posizioni e finisco 34.
La mattina solo una prova, si torna a terra per la pausa e sinceramente non e' stata una buona cosa in quanto era meglio non freddarsi con la schiena. Torniamo in acqua ed infatti fatico per cosi' dire molto di piu', partiamo ed un salto di vento permanente con cambio di boa mi penalizza parecchio ma sono li' 35-40. Durante l'ultima poppa cala il vento sui 12-13 che favorisce tutti i leggerissimi che ho dietro, l'onda c'e' ancora e bisognerebbe schienare e schiacciarci sopra.. ma non oggi per me.. mi accontento di finire 52.
Finita la prova facciamo un 30 minuti di lasco fino all'ingresso del porto naturale della capitale, dove entriamo per la sfilata, veramente suggestivo 70 sunfish con le vele colorate davanti ai loro variopinti edifici.
Ci vorra' un'ora e mezza di bolina per tornare indietro ma sinceramente e' stata
una delle cose piu' belle di questa manifestazione, risalire la costa con l'acqua cristallina senza lo stress di uno scarso, immerso nel sole dei caraibi!!
A terra la piccolissima soddisfazione di vincere la protesta e poi serata BBQ e poi il World Council...2012 sara' in Equador!!!
Per fortuna c'e' il giorno di riposo non c'e' l'avrei fatta a regatare, 'sta mattina sto pagando pegno per ieri....
 
Domani 3 prove con 25-27 kn previsti...confido nel Taylenor!!
 
Vi allego il video on board di PJ Patin con spettacolari immagini di poppa con gli ondoni.

Stay tuned

Andrea
#4127

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Tuesday, June 14, 2011

CURACAO SUNFISH WORLD CHAMPIONSHIP 2011_DAY2

Il mix di viaggio, aereo, montaggio barca, oceano e soprattutto materasso di quelli che ti fanno la buca ha sortito il suo effetto: mi alzo e comincio ha sentir
e tirare la schiena....
Mi preparo c'e' il vento di sempre con qualche nuvola...
Fuori e' forte ma senza la rabbia di ieri, parto abbastanza bene, ma cumunque non sono veloce in bolina, la parte buona e' la sx e si scatena la lotta per avere
aria libera sulla sx....
Vi ho detto che il fondale sui 600 mt non permette molte cose fra cui delle boe
molto grandi in quanto strapperebbero l'ancoraggio, quindi ci sono
delle boette triangolari.....
Risultato vedendo la boa solo verso la fine della bolina, come ieri, finiamo oltre la layline di sx perdendo un sacco di posizioni.
Gia' dalla seconda bolina la schiena si fa sentire, stringo i denti, mentre il vento aumenta nella terza, chiudo 51....
La seconda e' una sofferenza ma comunque finisco 53...
Veniamo a terra per la pausa, la schiena fa malissimo cammino male...sigh
Non c'e' alternativa per la terza si resta a terra sperando che domani si possa
regatare o almeno pertecipare!!
Dispiaciuto sì un poco... ma del resto dovrebbe essere anche una vacanza e lavorando difficilmente si e' piu' veloci e preparati di chi sta sempre in barca. Da
gennaio solo tre uscite con piu' di 15 kn sono davvero poche.....
Ora vado a riposare un po' domani previste due prove, faro' di tutto per esserci
.

Stay tuned

Andrea
#4127

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CURACAO SUNFISH WORLD CHAMPIONSHIP 2011_DAY 1

I preparativi sono finiti...spazio alle regate quelle vere!!
Dalla mattina si capisce che sara' una lunga giornata...vento e onde la fanno da
padrone... 20-22 kn con raffiche sui 27-28 onda 1-2 mt....
 
Prima partenza un disastro tutti in boa e con quelle condizioni piu' della meta'
non passano, succede di tutto, di tutto, mi tocca strambare e trovare un pertugio mure a sx, ma sono dietro nel centro della flotta...la bolina e' una fatica mostruosa e le onde sono tali che ho quasi sempre una piscina nel pozzetto, mentre la poppa e' una planata continua, ma scendere queste onde col sunfish non e' facile....
 
Al gate di poppa sono sulla dx un ragazzino di Bonaire mi prende l'interno gli do un po' di spazio per girare ma all'ultimo decide che va all'altra boa poggiando sulla mia prua, per non ucciderlo mi scompongo, un'ondone fa il resto cosi' mentro tento di girare la boa il boma tocca l'acqua e e scuffio!!
Tragedia tre tentativi non bastano la barca flippa si allontana e riscuffia e io dietro a nuoto...bene mi sembra che puo' bastare, ci riproviamo con la seconda
prova.
Non parto benissimo ma lotto piu' con l'oceano che con gli altri e se possibile
il vento e' piu' forte, chiudo distrutto 29.
Andiamo a terra pausa di un ora per il pranzo, alla terza parto bene il vento sembra avere una piccola pausa, sono parecchio avanti una bella poppa che chiudo dietro Malcom e davanti a Mandelblatt. Ma il vento riprende ed in bolina vado dalla parte giusta ma non ho passo. Specialmente l'ultima spostano l'arrivo sulla sx e piu' vicino all'isola e le raffiche sono fortissime.
Chiudo 24 visto che uno scorrettissimo americano mi spinge sulla barca arrivo da
sopravvento e mi fa perdere tre posti!!
Ma sono cosi' stanco che non sono in vena di proteste....
La classifica mi vede 42, con un po' di fortuna si potrebbe scartare il DNF e magari salire un po', ma l'obbiettivo resta finirle.
Sul sito ci le foto che danno un'idea ma solo quella delle condizioni.

Stay tuned

Andrea
(n.d.r: anagramma del nome dell'autore)
#4127

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Monday, June 13, 2011

CURACAO SUNFISH WORLD CHAMPIONSHIP 2011



-PRE DAYS-

Nonostante la lunga preparazione e' gia' tempo di raccogliere la sfida del mondiale. Forse con qualche problemino di meno al ginocchio si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio, ma non c'e' piu' tempo: valigia, scalo ad Amsterdam e siamo a Curacao, che ci accoglie con l'aspettato caldo e vento...si quello con la V maiuscola!

L'organizzazione e' fantastica come sempre, ma qui e' un evento nazionale e la differenza si sente. Ritiro la barca  e comincio a montarla, il vento non cala mai neanche di notte...
Sabato pomeriggio sono pronto, non ho montanto il Jens(riduzione di potenza per
vento forte) ma voglio uscire a vedere che dice questo oceano...
Beh il risultato e' che ci sono 20 kn con raffiche a 23 rimbalzo da tutte le parti e le onde sono davvero considerevoli....
Demoralizzato torno a terra monto il Jens e riesco va un po' meglio ma sono sempre fuori controllo...
Domenica mattina allungo il Jens tipo 15 pollici faccio tutto il possibile per settare la barca in modalita' sopravvivenza.
Alle 14 siamo in acqua per la practice race: vento sul 22 raffiche 27-28 onda 2-3 mt manco a Gardaland!!
A due min dallo start faccio una viratina moscia per prendere posizione un ondone
mi passa sopra e scuffio, come si dice chi ben comincia...ma raddrizzo velocemente e sono in partita per la partenza! Con mio grande meraviglia non vado malissimo: reggo i primi per meta' bolina poi gia' comincio a cedere, comunque saro'
nei primi 20 alla boa...molti abbandonano io continuo, la poppa e' forse anche piu' faticosa, siamo ben al largo e con 200-300 mt di fondale ma le onde non sono poi cosi' lunghe. Finita sono uno dei pochi a fare la seconda bolina ma voglio
prendere ritmo, ogni onda che sbagli riempi il pozzetto come una piscinae non ce la fai piu' a cinghiare.
Nella seconda poppa sono tipo solo, forzo per capire il limite e mi esibisco senza pubblico in un bel flip con scuffione sopravvento!! Raddrizzo e termino la poppa l'orologio segna 49 min e mancherebbe la terza bolina che non faccio, cioe'
vuol dire che domani sono 3 prove da piu' di un ora e 9 boline da piu' di 15 minl'una, roba da triathlon!!
Bellissima la cerimonia di apertura, causa mancanza di Luigi per la nascita del secondo sono solo quindi sono il portabandiera!!

16 nazioni e 72 partecipanti, di cui diversi pluricampioni del mondo e varie squadre ufficiali con allenatori e
staff...
Dire che sara' dura e' poco, sono condizioni per cui se non hai uno specifico allenamento e fisico(peso) non sei competitivo, l'obbiettivo per ora direi che e' quello di riuscire a finire le regate, per la classifica nessuna illusione...

As always stay tuned

Andrea
#4127

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Wednesday, June 01, 2011

..nAZIONALE rIMINI 2011..

La nostra nazionale di rimini comincia il giorno prima con un semplice "tunc"..
..l'inconfondibile "tunc" prodotto da uno snipe un pelino troppo largo per
la struttura del carrello sul quale va caricato..


..segue un volo a planare lungo
un pomeriggio tra ferramenta, frullini, scintille, tanta polvere, il frullino di prima
in fiamme ed altre amenità che non sto a dire.. il tutto sotto una pioggia monsonica, naturalmente!

Il giorno dopo, il giorno della partenza per rimini, finiamo di sistemare gli ultimi dettagli
mentre tutti gli altri scappano alla spicciolata verso l'adriatico, raccogliendo la mal composta
invidia di quanti invece l'adriatico, 'sto giro, non lo vedranno.. e dando quasi fuoco ad un trapano.. però col trapano mi sono fermato in tempo.

Partiamo che il sole è andato, in carovana con Roberto ed Angela, che per l'occasione hanno charterizzato un furgone con gancio ed il carrello di Passerottino (quando si dice: voglia di regatare senza se e senza ma!).

Alla partenza confido in un bordo veloce ed essenziale fino a Rimini.. Serena invoca la cena già al momento dell'uscita del cancello del sabbazzietto..

..qui sotto la check-list al momento della partenza..


veloce ed essenziale.. ed infatti
ci fermiamo dopo poco più di un'ora di viaggio, a San Gemini, per un'ottima cena ed un memorabile parcheggio in salita.

A Rimini arriveremo invece alle 3.30 del mattino, dopo aver amaramente constatato come passino gli anni e la E45 sia sempre ridotta in condizioni da terzo mondo.. e non è una metafora.

A Rimini, ad attendermi in camera, un semidormiente Vanda.. il che mi esclude da qualsiasi
possibile ascesa a Palazzo Chigi.. al più mi dovrebbe spettare la Regione Lazio per evidenti titoli sul campo!

La mattina arriva in una fucilata, aria tersa, limpida, fresca.. molta aria.

Arrivo alle barche che ancora non c'è anima, Vanda ha avuto la maleaugurata idea di dire
alla mia e alla sua prodiera che la sveglia è alle 8.30, si presenteranno alle barche alle 11.20..
..confido che almeno Vanda abbia appreso la lezione.

A Rimini nn ero mai stato, il posto è notevole, l'organizzazione pure, la scelta di tenere le barche
fuori dallo scalo molto meno.

L'uscita è sparati col vento in prua, le procedure per andare in acqua non sono proprio rapidissime, nonostante il grande aiuto dei marinai locali, di certo, nonostante la consapevolezza della situazione e la scelta fortemente discutibile di impedire l'accesso allo scalo per tempo, il CdR nn aspetta, e noi pur non avendo cazzeggiato, tagliamo la partenza con circa due minuti di ritardo, e chiudiamo 13.. non male, anzi ottimo, se fosse finita lì.

La seconda prova parte con l'aria della prima, un nordoide piccante che alza mare e gira corrente, e pensare che doveva essere un posto di bave.

Alla seconda camminiamo male, sarà stanchezza, sarà la scarsa familiarità con st'onda, sembra ci rullino anche i pedagni delle reti.. ed in effetti non va proprio diversamente da così.

La terza prova cambia anche qualcosa, nel senso che sale aria, il mare sbianca, 'sto giro 10m/sec ci sono.
La prodiera già nn stava bene, e comincia ad andarmi in spegnimento automatico, io ho pure fatto una mezza cazzata nel set up della barca, insomma andiamo abbastanza alla deriva, e la classifica finale certifica, ampiamente.

Il rientro è rapido, compreso il passaggio sul tagatà all'ingresso del canale.

A terra laviamo, stiriamo, chiacchiere, di sole ne è rimasto poco, stazzo due vele, tanto per non perdere l'abitudine, mentre Ruben e Davide contemplano, rammaricati, il buco che hanno fatto durante una partenza, ad un'altra barca.

A sera si pone il problema di dove andare a cena.
Il circolo, ovviamente per contenere i costi, non organizza nulla, nè nulla di incluso dentro l'iscrizione, nè nulla comunque organizzato a menù fisso.. che non sarebbe male, vista la situazione del sabato sera a Rimini dove è abbastanza complicato trovare un tavolo per più di 4 persone, oltre al fatto che la cena, alle nazionali, è sempre un momento di ritrovo.. ed invece la metà di quelli che eravamo ci ritroviamo ad una piadineria in rotonda che meglio di niente, e nel mezzo di una tempesta di squaqquerone ci rendiamo conto di essere praticamente tutti quelli della IV Zona..




..che tanti, ad una Nazionale extra Zona, non se ne erano MAI visti.. intendo dai tempi del sacco di Roma!

La sera procede con un bordo on the beach, mentre pezzi della compagine si defilano verso l'hotel, la giornata, con le sue 3 prove, e con la sventolata finale, non è stata ne breve ne leggera.

La mattina dopo l'aria è crollata, l'onda pure, rimane la corrente, mettiamo le vele buone, ma servirà comunque a poco.

Arriviamo sulla linea e tirano su l'intelligenza, proviamo e riproviamo, sembriamo raccapezzarci, e nn è solo un'impressione, ma tanto arriva la seconda prova che ci contrappassa e manda definitivamente in vacca la nostra gita romagnola!

A terra gran corsa a lavare ed impacchettare, per cercare di partire ad un'ora decente, ben presto perdo il conto delle barche caricate e degli alberi legati, se nn altro mi riesco a fare una doccia, ma perdo in blocco rinfresco e premiazione, mi diranno poi notevoli.. ma nn posso che immaginarlo, mentre in braghe e telo aspetto che qualche anima pia faccia la grazia di ricordarsi che dopo tutto 'sto gran mazzo avremmo come bisogno delle chiavi della macchina, dentro alla quale ho pure gli occhiali.. in certi momenti uno rimpiange di non essere pratico di yoga.

A latere della cronaca si può notare che alla fine per essere stata una Nazionale in stagione ideale, per giunta in un posto abbastanza centrale rispetto alla collocazione delle principali flotte snipe del Bel Paese, tutto sommato poche barche, ma livello al solito molto molto alto.

Per quanto riguarda la IV Zona da sola schiera 9 equipaggi, 3 dei quali nella Classe da meno di una stagione, più altri 4 dentro da meno di 2 stagioni.. credo che questo sia il dato ancora più importante del numero di per se, e per metterlo a fuoco per bene bisogna considerare che in IV zona, appena qualche anno fa, si sono corsi Zonali con 8 barche, mentre oggi.. e no, Roma non è Montecarlo, nè San Marino, ne ci sono ricette segrete, forse è la solita vecchia (finta) dicotomia: equipaggi top-e-basta o cura nell'allargamento della "base" dei praticanti?
In IV zona s'è scelta la seconda, altrove forse no, ognuno consideri i numeri derivanti come meglio creda.

Per essere Rimini, che nell'immaginario collettivo è baraonda e bafagne, abbiamo trovato tanto vento, e tutto sommato poco casino, anche al sabato sera sul lungo mare.

Per essere alla loro prima Nazionale fuori zona, Ruben e Davide infilzano una barca, se ne accollano la responsabilità, e non è poco, e fumano con Vanda..


 -molto paparazza 'sta foto!!-

..ma questa ultima rimarrà come macchia indelebile! Comunque andavano, e andavano bene, soprattutto nelle prove della domenica.

Ciccio&Serena, SuperMilla&Simone ed i Neuronis hanno fatto sicuramente vedere le cose migliori tra quelli della Zona, almeno in termini di classifica.. certo il Magnifico e la NDZ hanno portato a casa l'ennesimo podio, ma loro stanno nella classifica avulsa, quella per gli extra-terrestri.

Il Riga dal canto suo ha cominciato ad andare, pare merito di una prodiera che finalmente gli impone di non aprire il Corriere dello Sport subito dopo la boa di bolina.. e la cosa evidentemente aiuta, non poco.

Roberto e Angela sono scesi in acqua e tornati indietro il primo giorno, ed hanno fatto benissimo, pesando in due come una gamba di Ciccioz, e hanno fatto il loro alla domenica, nonostante l'onda fastidiosa e i salti che non ci si capiva spesso una benemerita mazza, e adesso sono anche arrivate le vele nuove!

Vanda pure, che alla fine s'è messo in proprio solo lo scorso autunno, nonostante n°3 non in formissima, ha fatto cose notevoli, soprattutto nei lasconi a brigliasciolta, ed in entrambe le prime boline della domenica, e adesso è arrivato l'albero nuovo.

Noantri una merda.

Ora il calendario prevede un mezzo break di due settimane.

La prossima Nazionale è Caldonazzo, e l'attesa ha già cominciato a salire, subito dopo ci sarà il LBSC (Lake Bracciano Sailing Contest..), altra regata di due giorni, insomma c'è giusto lo spazio per tirare un po' il fiato, e poi chi vorrà potrà riagganciare e ripartire, per un evento (Caldonazzo) che a riuscirci non va assolutamente perso!

Vedremo.

Di seguito il riassunto delle migliori sentite a Rimini..

"Hai visto come si vira?"
-SuperMilla a Simone, mostrandogli i video su YouTube con le virate in snipe, mentre venivano a Rimini-

"Co'tutto!"


-Serena alla Signora del chiosco che le ha chiesto che ripieno vuole per la piadina..-

"Andiamoci a cambiare!"
-Ruben a Davide, ogni 5 minuti.. per tutta la durata della trasferta!-

"NOOO! qui è pieno di SABBIAAAAHHH!!"
-Roberto ad Angela e me mentre stiamo stazzando le loro vele nuove, all'imbrunire..-

" 'sto pe'morì!"
-Francesca a Vanda, durante alcune prove-

"Avete già scaricato e montato tutto, EVVIVA!!"
-Manu a me, arrivando in barca alle 11.20 la mattina del sabato..-

"Stavamo solo lì, che nn ce l'hai il telefono?!"
-Serena a me e Ciccioz mentre aspettavamo in braghe davanti alla macchina (con all'interno il telefono), sperando che qualcuno pensasse di riportarci le chiavi della stessa..


"Non mi sento di condividere completamente l'ermeneutica sottesa ad una siffata mitopoietica transustanziale.. altrimenti tonitruante.."
-Ciccioz subito dopo l'affermazione di Serena di cui sopra-

"mastraporc*!%&*°#!!!"
-io subito dopo l'affermazione di Serena di cui sopra-


"Per Caldonazzo ci pensiamo.."
-Roberto e Angela partendo da Rimini verso il sabbazzietto-

"A Caldonazzo ci saremo!"
-Roberto e Angela arrivati al sabbazzietto-

"Pvime boline buone, poi ho pevso il contvollo della visione tattica!"
-Vanda, dopo le prove della domenica..-


..alla prossima!


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