Monday, February 22, 2010

iNVERNALE sNIPE dI aNZIO (3a gIORNATA 2a mANCHE)..

..i guai sono cominciati sulla Pontina: incidente all'altezza di Pomezia, e bordo-matto dentro la non proprio intellegibile viabilità di Pomezia nel tentativo di raggiungere la litoranea.. risultato: la litoranea la raggiungiamo ma ad arrivare ci mettiamo una vita, e ciò nonostante troviamo un parcheggio vicino alle barche ed il posto sullo scivolo ancora libero.. cosa dovuta essenzialmente all'assenza odierna del Magnifico!

Arrivando la situazione si presentava ostile: zero vento, e quegli onesti due metri di frangenti sulla spiaggia, col mare appena oltre di un colore rimestone che la diceva lunga sull'intensità del moto ondoso..


-sopra le istruzioni di regata ripescate dal gavone di Morbillo, messe ad asciugare..-

-a bordo di Neurone sostituiscono le gomme da qualifica con quelle da gara-

le banchine si animano con la consueta repentinità, e va su l'intelligenza.. con bave da ponente che si infilano tra i palazzi mentre i presenti scrutano il mare da sopra la terrazza del Tevereremo, o da dietro un pezzo di pizza all'indivia con acciuga ed oliva (commovente!!..).



..qui sopra Madame Decoupage che è andata a stoppare Monsieur Decoupage, il quale avendo a disposizione un balcone tutto per se, stava declamando ai presenti la sua non perseguibilità, ai sensi del Regolamento di Regata, qualunque cosa egli faccia in acqua..

..qui sotto invece la Famiglia Decoupage al completo..



..con la prossima prodiera del palindromo in primo piano.. così ci sarà ancora più gusto a fare malissimo al suo anziano padre!!


A una certa, tipo dopo il secondo giro di colazione, tipo ben dopo la mezza, il CdR chiama barche in acqua solo dopo la seconda spedizione fuori del gommone.

Usciamo che ormai è già tardi, e senza crederci molto, c'è una mare di scaduta spaventoso.. anche se non frange su tutta la bocca del porto..


Fuori andare di bolina mure a dx è impossibile: non ci saranno più di 4kt.. e a metà della faccia dell'onda il palindromo parte indietro e di fianco.. roba da dare le vertigini.. mure a sx va appena appena meglio, nel senso che sembra di riuscire a mantenere la posizione.. quando le vele non ci si gonfiano al contrario..


..stiamo a sbatacchiare così quando improvvisamente si anima qualcosa da 260-270°.. e sale.. e poi sale ancora.. prima tiratina di sartie.. ma sale ancora.. altra tiratina di sartie.. alla fine saranno 8m/sec abbondanti, e col mare gigante che c'è diventa una
LIBIDINE ESAGERATA!!

si sale e si scende a cannone dalle onde che sembra un luna-park come solo Anzio quando si veste da posto extra-mediterraneo.. cosa che purtroppo quest'inverno non era ancora mai accaduta!!

Insomma corriamo il rischio di spararci una prova se non altro divertente, va su il nostro preparatorio, e quando manca poco al minuto.. intelligenza.. e dopo pochi minuti ancora.. tutti a casa! .. tutti a casa?? ..tutti a casa.. siamo increduli.. ci hanno fatti uscire che non è che non fosse regatabile, non era nemmeno navigabile, e adesso che è diventata una giornata arrapantissima, a casa.. a mente fredda i timori per la sicurezza del CdR sono più che comprensibili: una fila di brutte nuvole arrivate a cannone da W non facevano presagire nulla di buono.. ma magari si poteva mandare a terra i 555 e fare un tentativo per snipe e Laser.. invece  no, gran peccato.. del resto, come dicevo, non si può certo avere qualcosa da ridire sull'operato di un CdR che dà priorità alla sicurezza, no?!


In ogni caso due tiri sulla via del ritorno ce li facciamo, per vedere come si va di bolina, con noi ci sono BabyFace e la Franci, che soffrono un pò mure a sx, ma mure a dx fanno soffrire noi, i due Frustoni.. col Frustone cattivo che già si era messo il bavaglino sognando il sangue delle sue vittime, e Decoupage e Thelma, col prima che a terra dichiarerà che con congruo tiraggio di sartie, e adeguato uso di vang, la barca sembrava molto più docile che la volta precedente.. bellissimo anche il rientro planando via in formazione serrata tra le ondone, in un niente ti trovavi ad altezza crocette della barca 2 lunghezze avanti.. imbarazzante..

A questo punto il campionato avrà il suo epilogo nella sua ultima giornata, prevista tra due settimane.. speriamo solo che il meteo sia un tantinello più clemente.. tipo come oggi, ma senza fila di nuvoloni!

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Friday, February 19, 2010

..bIG bLU tRA i vETRINI..

A Londra, ogni anno, la RYA, che è la FIV inglese, organizza un salone nautico NON esclusivamente dedicato alla vela.. bensì ESCLUSIVAMENTE DEDICATO ALLE DERIVE.. ora, il BigBlu, va da se, è altro.. ed è normale che sia così, tutto sommato.. quindi lasciamo perdere il BigBlu e zoommiamo sul padiglione-vela dello stesso, dove ovviamente la parte del leone la fa la FIV.. che come la RYA porta in gloria le sue meraviglie olimpioniche (Classi ed Atleti) e che con l'occasione porta in gloria (ma solo la RYA) ANCHE TUTTO IL RESTO DEL MONDO DELLE DERIVE.. la RYA..

..il Colivicchi, nel suo lungo pezzo, ha un passaggio che ho molto apprezzato, ed è quando scrive di "tessuto connettivo della vela".. e lo scrive riferendosi genericamente alle "altre derive", una specie di mischione spesso amorfo che nella migliore delle ipotesi viene ignorato da chi di dovere.. "migliore" perchè poi quando (raramente) se ne ricordano, allora son casini.. ecco, per come la vedo, da velista-cialtron-domenicale, la differenza, l'abisso, sta tutto lì: la RYA considera questo mischione una RISORSA, e fanno il diavolo-a-40 per promuoverlo in ogni dove-come-quando, con il risultato che la RYA ha un ventaglio di "altre classi" enorme, con campionati nazionale da 90 barche e più per ognuna di queste, una base di partecipanti spaventosa, e senza bisogno di metterci risorse, perchè le "altre classi", sia chiaro, non beccano risorse federali in nessun Paese.. da noi invece il modello è speculare: il "mischione" è nella migliore (di nuovo) delle ipotesi un fastidioso rumore di fondo, e quel che si fa lo si fa sempre e solo sostenendo ed immettendo risorse nelle Olimpiche e nelle Classi di interesse, col risultato di costi enormi e piramide agonistica schiacciattissima: base di praticanti grande, ma infinitamente più piccola di quella inglese, oltre che più costosa, e "bassissima", ovvero con un tasso di abbandono spaventoso tra gli atleti, abbandono di atleti che essendo passati per le Classi di interesse e quelle Olimpiche sono comunque costati al sistema fior di quattrini!!

Ora.. per quel che ne so, chi di dovere si è accorto dell'assurdità del nostro modello, che poi si compie definitivamente con la sproporzione tra il numero di medaglie che arrivano dalle olimpiadi rispetto al numero di medaglie che dalle olimpiadi arrivano in Inghilterra.. tanto per usare un indice intellegibile anche ad un velista-da-facebook.. ora si tratta di stare a vedere se e cosa farà, chi di dovere, per raddrizzare questa palese distorsione..

..che se poi lo scopo è promuovere la vela, oltre che a far incontrare i Sibello ai ragazzini delle scuole, o a farli scorazzare nel piscinone.. ai ragazzini, non ai Sibello, e grande plauso per entrambe le iniziative!!.. non sarebbe il caso di cominciare col creare le migliori condizioni possibili perchè quel "tessuto connettivo" abbia modo di praticarla 'sta benedetta vela??

..in concreto??
in concreto chiedendo di dotarsi di scivoli d'alaggio a tutti i Circoli Affiliati aventi base in marina turistici, e pretendendo che TUTTI i Circoli Affiliati, anche quelli che incentrano la propria attività sul binomio aperitivo-barcone, facciano almeno un pò di attività con le derive durante l'anno.. ad esempio!!

..in fondo chiedere ad un Circolo di organizzare attività velica dovrebbe essere come chiedere ad un pesce di nuotare, no?!


PS: probabilmente è un lapsus, ma la mattina di sabato 27, al BigBlu, ci sarà la presentazione del Bracciano Sailing Contest. Visto quanto fa la IV Zona per il BigBlu, e visto che il BSC è l'evento principale in IV Zona proprio per quel "tessuto connettivo"di cui sopra,  magari vale la pena far girare la voce, e passare a dare un'occhiata, no?!

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Tuesday, February 09, 2010

"gran bello spettacolo ma poca vela"

Mentre il litorale laziale fremeva di attivita´' velica
qui a Valencia abbaimo passato il fine settimana a prepararci
per la regata di lunedi'.

Sabato sera rimediati gli inviti per la festa della 33 America's Cup
buffet di qualita' altissima degno del sabazietto migliore,
location molto comoda con discoteca geriatrica dopo il dolce.

Domenica invece mega paella in casale di amici di amici con aranceto.

Nonostante tutto il luned' mattina arriviamo puntuali al porto
manca solo il vento che pero' dopo poco si alza regolare ma e' solo
un'impressione perche' al largo non ce n'e'. Piove ma aspettiamo
il rientro a tarda ora di Alinghi, gran bello spettacolo ma poca vela.


baci,      m.

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Monday, February 08, 2010

..aNZIO.. 2a rEGATA 2a mANCHE.. cREDO!

mi sveglia la luce.. dopo non so quanti giorni di tempo che avrebbero fatto schifo anche ad uno scozzese, mi sveglio che c'è una luce da non credere.. in realtà fa anche un freddoporco, e la casa è animata dalla sinfonia di rumori tipici della tramontana.. ma finchè non metto il naso fuori quel che arriva è solo un casino di luce.

Mi lancio per via che il locale campanaro ancora non ha attaccato il concerto.. mi risulta che qualcuno degli indigeni abbia provato a spiegare al campanaro che la Domenica, altrimenti detta "Giornata del Signore", sarebbe gradito evitasse il concerto della mattina presto.. ma pare che sulla materia il locale campanaro non sia molto ferrato.. bah?!

Prima tappa pick-up della NDZ, che la trovo poggiata di testa ad un albero, con gli occhi aperti, ma dorme.. e non sarà nemmeno il primo fenomeno naturale inspiegabile della giornata.

Secondo fenomeno il Cekka, che ci aspetta a Spinaceto, dentro la quale facciamo una cronometro visto che al solito mi sono perso.

Terzo fenomeno: Passerottino è avanti a noi di almeno 10km.. e con la colazione già fatta.. il che dimostra che il ritardo-fisso che portava prima dell'avvento di Laura a prua di Panza de Cane "Deliziosa" era imputabile a quella lagnosa-svogliata di Vanda.

Arriviamo ad Anzio che la giornata è quella che il succitato scozzese definirebbe "gloriosa".

Il mare ha ancora un colore sinistro: il giorno prima hanno annullato le prove Finn e Dinghy: mareggiata da ponente e 4kt di vento, tipico scenario da Mar del Giappone dopo un tifone, o da Anzio.

Arriviamo tra i primi alle barche, ma manco a dirlo il Magnifico è già lì, pronto sullo scivolo e con il fiocco già su.

Noi altri cominciamo il solito tetris al contrario per arrivare alle barche, e simultaneamente arrivano le novità: Passerottino rischia di essere tenuto a terra almeno per la prima prova causa beghe lavorative, RobertoT e Giuseppe fanno sega (fuori da Lazio si potrebbe dire: sono assenti!) causa malattia del primo, il Riga è rimasto senza prodiere, e non viene, del resto l'ultima volta gliene avevamo trovato uno 10 ore prima del preparatorio.. e mica è sempre Natale! Andrea BabyFace arriva in tempo, ma imbarca Vanda, che convocato da BabyFace ha rinunciato al suo ruolo istituzionale di velista-opinionista-sotto-al-piumone, del Magister già se detto, dulcis in fundo: finalmente in acqua anche Giorgio e Marco.. ah! dimenticavo: Decoupage è in ritardo.. pare alcuni problemi con l'arriccia-capelli.. ora inutile stare ad approfondire.

Dal Lazio settentrionale intanto arrivano notizie singolari: a Fiumicino c'è l'invernale dei barconi, e causa 20kt muscolosi da Nord ancora non riescono a dare il via, a Santa Marinella ci sono 28kt, sempre da Nord, e pare che nemmeno riusciranno a scendere in acqua.. in effetti anche il Cekka diceva che a Civitavecchia stava pompando quando è uscito di casa.. ma mica si può sempre stare a dare troppo peso al Cekka, no?!

Da noi sarebbe perfetto per andare a fare un barbecue sulla spiaggia.. ma evito di dirlo anche perchè non vorrei fomentare Passerottino che ha sempre un sacchetto di carbonella e degli arrosticini nel gavone di poppa: non si sa mai.

Usciamo in acqua a spinta, nel senso che Stefano, dallo scivolo, ci da una bella spinta, ed è solo grazie a questa che usciamo dalla sacchetta.

Fuori troviamo acqua piatta e bave random, ed è abbastanza chiaro subito che c'è una corrente da fuori esagerata.

Mettiamo la prua verso la barca giuria, poi verso fuori, dove sembra stendersi qualcosa, che agganciamo per scendere verso la barca giuria, altrimenti sarebbe stato da spingere.

Il campo è all'incirca per 280°, cosa che mette a suo agio il Cekka, che ancora non è del tutto convinto che ad Anzio i campi possano essere orientati anche diversamente.

Il Cdr fa il solito lavoro preciso ed inappuntabile.

Partiamo con la prima procedura con un linea decisamente corta: tutti mure a dx, eccetto il Magnifico che fila via liscio nelle bave mure a sx.

Noi siamo la terza barca più a sx, davanti giorgio e marco, e decoupage e thelma.. dopo qualche secondo dallo start comincia ad andare a destra.. 10°.. 20°.. e cala, anzi dove siamo noi sparisce proprio.. 20 metri più in là invece non sparisce e giorgio e decoupage si allungano verso l'orizzonte.. io mi faccio raccontare cosa succede sull'altro lato dal Cekka perchè già fa abbastanza male vedere cosa sta succedendo di qua, intanto si sentono partire dei tappi ed è tutto un tintinnare di calici da bordo di Morbillo.. è che quando c'è da festeggiare Decoupage non si tiene.. e subito dopo parte il gommone con su la "N" : è andato altri 20° a dx, ed è finito del tutto.

Torniamo verso la linea portati dalla corrente, e comincia un'attesa di più di un'ora a farci rimestare dalla corrente, con refoli d'aria che entrano ritmicamente da NW e da E.. praticamente impraticabile.

Mentre stiamo lì a bivaccare, cercando qualche segno rivelatore, il Frustone risolve la situazione: telefona al RobertoT, che probabilmente, per rispondere alla chiamata, si distrae.. e verso capo d'anzio partono dei barchini a mille, ed un f18 rimane con lo spi che sbatte, subito dopo appare una striscia di acqua scura tra noi e la costa.. che stia entrando da Nord?.. ad Anzio.. NNNAAAHHH!!!..

..ed infatti dopo pochi istanti ci investe una refola che non è una refola, proprio da Nord, e dà a mala pena il tempo di coprirsi che comincia a salire gagliarda.. al che è abbastanza chiaro che proprio non si tratti di una refola.. e continua a salire.. morale della favola: in pochi minuti il mare sopravvento è imbiancato, e noi stiamo a tirare le sartie, col Cekka che mi si ri-infilato il berretto-da-savonarola.. dice che è caldo.. e spero che sia davvero tanto caldo!

Il CdR di nuovo fa un lavoro esemplare, sposta il campo e dà un'altra procedura, e quando ci siamo quasi salta ancora, ma 'sta volta aumentando, quindi risospendono tutto, aggiustano la linea, e via di nuovo, e 'sta volta è quella buona.

La partenza è in barca, aria da nord, 7/8m, bella fredda, dall'entroterra, non sembra proprio roba passeggera.

Noi partiamo sulla dx del Magnifico, e rimpiango di non avere equipaggiamento utile a scaricare tutti i dati della sua telemetria.

Si cinghia convinti, ma la tirata di sartie rende il Palindromo obbidiente.. ora potrei farla al solito lunga, in realtà è breve: E' UNO SPETTACOLO!!

Aria tesa e fredda ma non gelida, luce, odore di mare intenso come solo l'acqua marina invernale ha, come dicevo: UNO SPETTACOLO!!

Il campo che hanno messo giù è un pò più corto del solito: altra ottima scelta del CdR.

Boliniamo sul centro del campo, attraversando zone dal colore assurdo: probabili giri di corrente sui bassi fondali.

Alla boa siamo terzi, davanti il Magnifico ed Eugenia, seguiti da Giorgio e Marco, dietro noi con la flotta cortissima.

La poppa si gestisce con una strambata, le raffiche entrano decise da dx.

Alla boa di poppa ho l'impressione di aver guadagnato qualcosa sugli inseguitori.

La bolina successiva è tutta un cercare di camminare, sfruttando i destri.

Giorgio e Marco fanno angoli che sembrano su una Star, con Marco che cinghia a tavola, che ci si potrebbe camminare sopra, sembra un trampolino, e Giorgio.. diciamo che Giorgio aveva una postura più.. personiana!!

..noi assolutamente incapaci di fare altrettanto cerchiamo di camminare, appena dietro i Frustoni sono al galoppo selvaggio, poco oltre la prua del Barone Rosso, con a bordo BabyFace e Vanda, e Morbillo con Decoupage e Thelma, si tirano su in maniera imbarazzante, fortunatamente (per noi) pagandola in termini di passo.

Anche la poppa successiva fila via giusto con una strambata e chiudiamo sull'arrivo preoccupati dall'attesa che.. ed invece il CdR fa l'ennesima cosa giusta: arrivati tutti i Laser non sta ad aspettare i 555, tutti molto attardati ed alcuni leggermente coricati con l'albero in acqua, e spara via un'altra partenza anti-ipotermia.

Col Cekka ragioniamo sul tirare via qualche giro.. ma vogliamo essere ragionevoli, e poi il Palindromo era taaanto obbidiente, quindi lasciamo tutto come è.

'Sta volta partiamo più verso il centro linea, assieme ai Frustoni, che sarà che sono le loro condizioni ma c'è il Frustone Cattivo che sembra malmenare meno de solito il Frustone Buono.

Cerchiamo di inventarci un bordeggio sul lato dx del campo, e quando siamo a chiudere in lay-line sembra averci pagato: per un lunghissimo istante siamo addirittura secondi.. poi, proprio virando sulla lay-line.. uno schiocco sordo e mi ritrovo il bozzellone della torretta della randa che mi osserva, lui più stupito di me, sospeso a metà tra la torretta ed il boma: è partito il perno che lo tiene nella torretta.. ma siamo in lay line e troppo vicini alla boa per perdermi nella cornucopia di bestemmie che sento affiorare come per effetto di un canarino-spirituale, posso solo acchiappare la scotta in diretta, da sotto il boma, e cercare di girare almeno la boa, poi scoppi pure un incendio!

Alla boa sono .. amari: mollare la scotta è un casino, strozzata come è nel cavallotto che sta sopra lo strozzatore: mollo a bracciate sperando che non ci sia qualche parrucca, il Cekka mi dice di poggiare, ma poggiare con la randa piena, con più di 8m/sec.. insomma.. alla fine ci riusciamo, complici due rullate tipo Apollo13, ma Giorgio e Marco, incollati, hanno gioco facile  portarsi subito all'interno.

La poppa la passiamo a fare bricolage, io cerco di andare dritto, randa completamente mollata, lavorando di vang e scotta fiocco, mentre il Cekka si esibisce nel piccolo chirurgo, allagando di sangue (suo) il pozzetto del Palindromo: sembra ci abbiano pulito un tonno a bordo, ed invece è solo un taglietto nella mano del Cekka.

A metà poppa decidiamo che non c'è verso, il vento ha continuato ad andare a dx, il Magnifico e Giorgio hanno strambato, dietro di noi hanno strambato anche i Frustoni, noi abbiamo camminato, ma dalla parte sbagliata, quindi strambiamo determinati ad andare a raccogliere i nostri cocci, quando mi ricordo che ho due stroppeti di spectra attaccati alle cinghie, lo dico al Cekka, che riveste i panni del piccolo chirurgo e usa uno stroppeto per legare il bozzello alla torretta, intanto siamo sottovento a Giorgio, tutti mure a sx, e subito dietro a noi due il Frustone, vicinissimo, mure a sx pure lui.. mentre il Cekka dà di ricamo pondero le seguenti opzioni:
1. attacco Giorgio orzando, lui stramba istantaneamente, si mette mure a dx, mi costringe a strambare.. se va bene, altrimenti scuffiamo pure, visto come siamo impiccati.. e anche se non scuffiamo: lui ristramba, gira la boa, e noi ci troviamo esterni pure al Frustone, che ci gira avanti pure lui..
2. per una volta, almeno dall'inizio dell'invernale, non faccio il coglione e rimango buono dove sono senza elargire inattesi regali: Giorgio è interno, e mezza barca avanti, quindi avanti, gira e amen.. i Frustoni così come stiamo non riescono a prenderci l'interno, quindi ci girano dietro.. e poi ce la giochiamo..

..so già che molti lettori di questa colonna saranno stupiti dall'apprenderlo, ma questa volta, incredibile a dirsi, non faccio il coglione, scelgo la due, ed evito di andare a farmi fare il mazzo da Giorgio e Marco: ce ne rimaniamo buoni sottovento sulle stesse mura, come il Cekka riemerge dalla torretta gli chiedo di sparecchiare tutto il necessario e giriamo la boa rispettando il pronostico numero 2.. e al solito finendo sotto le vele di Giorgio, che stecca in maniera impressionante.

La prima parte della bolina ce la facciamo tentando di guadagnare aria libera, ma sempre evitando di andarcene ramenghi per il campo, visto i Frustoni tanto vicini e tanto veloci.

Intanto Il Magnifico ed Eugenia si sono allunganti verso la sx, così tanto che da loro potrebbe essere quasi mattina, mentre io spero che lo stroppetto che tiene il bozzello faccia il suo.

A ritrovare passo e assetto, ossia concentrazione, ci mettiamo un pò, poi il Palindromo fa il suo (..ed io innalzo lodi&gratie silenziose a Jan!!), e riusciamo ad arrampicarci in cima alla bolina nell'ordine nel quale avevamo girato la boa precedente.

La poppa è un lavoro di fino a cercare di rosicchiare qualcosa a Giorgio e Marco, mai attaccabili, e a guadagnare qualcosa ai Frustoni.

L'arrivo fotografa la situazione.. ed il fatto che per rientrare serve fare un miglio e mezzo, e tutto di bolina, scivolo compreso..

A terra altra sorpresa: docce fredde.

Parte migrazione collettiva al Tevere Remo, dove le docce sono calde, ma solo all'inizio.

Nei piazzali Passerottino lamenta svariate avarie.. lamenta si fa per dire.. l'ho visto molto più amminchiato dopo avere fatto buoni risultati.. diciamo che è dispiaciuto ma serafico.. quasi molesto quanto è serafico.. l'armonia ed il buon umore che Laura ha portato su Panza de Cane "Deliziosa" sono misurabili, con la bindella metrica.. ORRORE!! 

..o forse è stato lo sbarco di Vanda a generare questa atmosfera intrisa di letizia??.. nel qual caso: OVVOVE!!

Vanda dal canto suo si gode la bis-rullata inflitta al suo ex-timoniere, una volta per mano di Baby Face, una volta proprio per mano sua: Il Barone Rosso porta a casa due quinti posti che la dicono lunga sull'equipaggio, visto che la barca, notoriamente, cammina bene solo con le bave.. in particolare dicono che BabyFace continua a fare progressi imbarazzanti, e che Vanda se la smettesse di fare l'opinionista-da-piumone e si appliccase con il giusto livello di carogna e senza tante ansie da prestazione, potrebbe fare belle cose pure lui.. ma si sa, il richiamo del piumone..

I Frustoni sono andati forte, hanno rischiato di perdersi un perno di una landa.. e non capisco dopo simili esperienze come possano non avere ancora ordinato una coppia di Stamaster.. ma sono andati molto bene, finalmente hanno avuto modo di mettere a frutto il dislocamento: basti considerare che era dal luglio scorso che non si correvano 2 prove con aria in IV Zona.

Decoupage invece col ventone non ci si è trovato bene.. Passerottino commenterebbe "Ha le lande con i perni!".. è vero, e mi associo!! Ma anche qui, strano fenomeno: nonostante tutto Decoupage era tranquillo e sereno.. e non credo avesse consumato nemmeno il solito panino-con-gli-spaghetti-alle-vongole, non s'è nemmeno incazzato con nessuno.. che invece quando va bene è tutto un berciare, e con la barca, e con un'altra barca che non c'entrava nulla, e con il carrello che è bagnato, e con il carrello che non è abbastanza bagnato, e via così!

Noi altri abbiamo verificato che abbiamo una montagna di lavoro da fare, soprattutto in manovra.. anche in tutto il resto, ma in particolare in manovra.. peccato per il bozzello della randa.. avarie stronze che non dovrebbero capitare.. e la lista del bricolage s'allunga.. però ci siamo divertiti, come delle bestie!

l'ipse dixit della giornata poi è assolutamente di Thelma, che mentre arrotolavano le vele Decoupage gli ha chiesto: "stai venendo?" e Thelma, così, in totale scioltezza, come nulla fosse: "Non per così poco..".. e giù scrosciare d'applausi da platea e galleria!


Per quella del t302R ci vorrà un po'.. ma forse meno.

Ad Anzio si torna in acqua tra due settimane.. see u.

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"stiamo andando a vedere di imbucarci alla festa di Alinghi(...)"..

Notte brava ieri sera a Valencia
serata di Flamenco
(...)
oggi visita alla Coppa America
(...)
pranzo sulla terrazza del porto
da Guillermo il re delle alici
20 nodi da ovest per cui le barche non
sono uscite.

Mentre Oracle e' nel
porto commerciale qui un ingrandimento
ritrae un omino che lavora a terra sul
bompresso di Alinghi.

Questa sera dopo la bellissima citta'
della scienza stiamo andando a vedere di imbucarci alla festa di Alinghi

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Friday, February 05, 2010

..lAMENTAZIONE pER lA gEOGRAFIA..

..immagino che l'istruzione scolastica non possa (e quindi non debba) pretendere di formare sull'ultimo ritrovato della scienza e della tecnica, sarebbe un inseguimento irrealizzabile, costosissimo, e privo di senso, ma debba offrire una formazione tale che chi la riceva possa uscire dalla scuola e apprendere, laddove richiesto, anche l'ultimo ritrovato della scienza e della tecnica.

Certo, esistono strumenti di uso comune che oggi giorno dovrebbero far parte del bagaglio di qualsiasi diplomato, come una conoscenza almeno dignitosa della lingua inglese, di un editor di testo e di un foglio di calcolo.. e già in questo, almeno a quanto mi risulta, molta scuola pubblica fa molta fatica, e molta scuola privata fa anche peggio..

ma sapere cosa siamo stati, dove siamo e dove potremmo essere, e quali siano le domande ancora senza risposta rimane un'esigenza, imprescindile per qualsiasi riforma, in 3 parole: storia, geografia e filosofia (o storia delle civiltà.. se fa meno paura messa così..).

Sul livello di preparazione in queste "materie", credo, si possa valutare la qualità di qualsiasi sistema educativo, in qualsiasi paese, in qualunqe epoca.

Fallire in questo, significa avere un sistema educativo che non rispetta il suo mandato, brucia risorse e genera imbecilli.. o pessimi cittadini, per dirla più elegantemente..

Uno scrittore messicano d'adozione una volta disse che per evitare che un bambino diventi un razzista basta fargli leggere Salgari e fargli studiare la geografia del Pianeta e la storia dei popoli che lo abitano.. aggiungerei che per non farlo diventare un coglione basterebbe fargli leggere Sciascia, ma questa è un'altra storia..

Rimane comunque che la geografia è essenziale per non fare di un individuo un campionario di ottusità.. anche se un elettore ottuso è molto più facile da coglionare con un pò di demagogia elettorale, di qualsiasi demagogia si tratti, ovviamente.. e non vedo altri esiti possibili dalla rimozione della geografia come materia di studio alle superiori.

Non ho idea se ci sia un disegno in quella che sembra oggettivamente una specie di operazione di smantellamento.. o se sia solo cialtronaggine.. certo, per questa china il discorso scivola verso la diatriba sull'"elitismo", ossia se la classe governante di un paese debba essere del livello degli elettori, in una specie di inseguimento-al-ribasso, o se debba essere qualcosa di più, di molto di più, perchè se l'elettore medio fa una cazzata, generalmente la paga lui, o pochi altri al più, se la fa un "policy maker", la pagano in centinaia di migliaia.. se va bene.. e si misura in punti percentuali di PIL.. e per tale via ci si aspetterebbe dal "policy maker" una maggior cura per certi temi, rispetto a quella che ci si possa attendere in una chiacchierata tra un caffè ed un aperitivo.. e ti ritrovi inceve col "policy maker" che fa delle scelte che ti viene da sperare siano frutto di un disegno, seppur di smantellamento, visto che in caso contrario vorrebbe dire che la cialtronaggine ha doppiato i livelli di guardia.. vallo a sapere..

..rimane che l'istruzione pubblica, che dovrebbe formare almeno dei cittadini più che dei tecnici (di qualsiasi natura), finisce per questa via con lo sfornare pessimi cittadini, per giunta sprovvisti anche del minimo necessario a professionalizzarsi in qualsiasi ambito lavorativo.. che sia uno spaventoso corto-circuito?
Che sia che dopo vent'anni di politica (eccola là) tesa ad inseguire al ribasso l'elettorato, ci ritroviamo con una classe dirigente (a 360°) addirittura più cialtrona dell'elettorato che rappresenta?

Non ho idea quanto pensino di risparmiare in bilancio tirando via la geografia, ma forse sarebbe il caso che si interogassero sul quanto verrà a costare, nel futuro anche immediato, una simile scempiaggine.. non è un calcolo facile, possibile, ma non facile.. quindi chi glielo spiega a questi signori?

Ammesso che siano in grado di comprenderlo.. aspetto questo sul quale ogni dubbio è, questo sì, evidentemente legittimo!


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Monday, February 01, 2010

E40: pROVA a mARE!

(...)

ieri (24 gennaio ndr.)a Riva di Traiano siamo usciti con il class40 di Matteo Miceli

principalmente per farlo conoscere a un team di ingegneri di RomaTre
piuttosto neofiti della vela, ma con Matteo a bordo questo non e'
stato un problema, il nostro link e' stato Bruno.

C'erano circa 15 nodi di levante, appena mollato il corpo morto la barca
ha preso a scarrocciare sottovento e solo un deciso colpo di motore di
Matteo ci ha permesso di uscire dall'ormeggio dopodiche' ho preso il
timone e lui si e' messo alle manovre. Ha issato la randa (enorme, quadra)
a mano, il winch e' servito solo a mettere la drizza in forza
e la barca e' partita subito a 7 nodi, poi il fiocco che arriva a 3/4
albero ed e' ingarrocciato su uno strallo di tondino, questo gli
permette di issarlo agevolemente e anche di terzarolarlo cosi' si
risparmiano sia cambi vela ma anche ti permette di avere a bordo
un gennaker in piu' perche' la classe impone un numero massimo di
vele di prua che si possono tenere a bordo.
Il boma e' senza vang ma arriva quasi a poppa filo dove c'e' la rotaia
della scotta randa che e' lunga appunto 4 metri, il baglio max e' 4.5
e va da meta' barca a fine poppa.
Il patarazzo non c'e', le volanti non sono strutturali ma servono per
appiattire la catenaria dello strallo di bolina.
La barca riesce a stringere il vento bene, facevamo angoli di 30-35
gradi apparenti, velocita' 8.5 nodi come niente ma senza ballast
la barca sbanda molto e i due timoncini non bastano per contrastarla
per cui piu' di una volta sono partito in straorzata fino a che la barca
si raddrizza controvento e torna a essere governabile.
L'acceleratore e' la drizza randa che cazzando chiude la balumina
lascando la apre e sventa in modo da tenere la barca un po' piu' dritta
appena di bolina la barca si mette sullo spigolo che sta sopra la linea
di galleggiamento e che la aiuta a stare in rotta e la stabilizza
e fa una scia profonda e potente sottovento
timoniere e equipaggio a quel punto si trovano sopravvento a un'altezza
incredibile sull'acqua. Durante la virata ci si sposta velocemente prima
che la lunga scalata diventi troppo ripida.

Arrivati al largo tra s.marinella e s.severa dopo tre o quattro bordi
abbiamo incrociato la flotta dei mini in regata e siamo tornati indietro
col gennaker medio da 215 mq, vele 3FL. Anche qui una vera goduria con
poco vento apparente si va sopra i 10 nodi e la scia e' larghissima
sembra quella del traghetto.

Quello che piu' mi ha fatto piacere e' stato passare 3 ore in barca con
questo simpatico ragazzone la cui prossima impresa sara' la conquista
dell'Everest !
Cosa che devo dirti mi lascia molto, moolto perplesso.

Mano.

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