Tuesday, September 29, 2009

..nAZIONALE dI sCARLINO: nADIR's rEPORT!!

Volevamo fare il Piada, la wibroe cup, valencia ed il mondiale master ed invece non abbiamo fatto nulla. Scarlino è l'ultima possibilità che abbiamo per fare almeno una regata assieme e così, viste le previsioni decidiamo. Ci troviamo a Mantova venerdì alle 17.00 e l'avventura inzia. Subito Ale mi fa notare che ha solo un borsone dei vestiti il che è un grande risultato rispetto all'anno scorso quando ne aveva tre (ma scoprirò che non ha né cuscino né sacco a pelo..fortuna che ne avevo portati due)... ma subito cominciamo a ridere e scherzare sulla strada. Io andrei verso Firenze mentre lui preferisce La Spezia... alla fine, come in barca, andiamo per La Spezia. Il tom tom si rifiuta di passare per la Cisa e quindi inserisco la Spezia come destinazione e via veloci. Si ride e si scherza, usciamo dall'autostrada scendiamo al mare ed il tom tom ci dice che siamo arrivati.. a La Spezia. Ci guardiamo e ridiamo mentre Paolo e Antonio ci aspettano all'autogrill dopo Pisa noi siamo in centro a La Spezia come due imbecilli. Giriamo la Nadir mobile e via senza neppure mangiare un gelato richiesto da Ale.

Arrivati a Scarlino e mollata la barca al parcheggio dopo un timido tentativo subito stroncato dai vigilantes di entrare al Marina dalla corsia di uscita che aveva la sbarra imprudentemente aperta, ceniamo nel residence dove alloggiano Paolo e Antonio. I proprietari sono veramente simpatici e cordiali (non sanno con chi hanno a che fare) ed in un attimo apriamo l'air camping nel parcheggio e ci impossessiamo del bagno di Paolino che non tenta neppure una reazione ma solo una timida richiesta di evitare le puzze più grosse.. ovviamente ignorata. C'è vento forte e dentro l'air camping sembra di stare in un frullatore. Ale ha paura che il vento ci porti via (siamo notoriamente delle piume) o faccia ribaltare la macchina... ma comunque sia non si riesce a dormire... alle 4 e mezza spostiamo la macchina nel parcheggio dei carrelli e finalmente si dorme. Entriamo nel circolo al mattino e subito ci chiedono di portare via la macchina ed il carrello. Non ci credo: ma che ospitalità è questa? Diamo fastidio? Non ce l'hanno solo con noi ma con tutti. Vorrei che nessuno portasse via la macchina ma tutti gli educati snipisti eseguono un ordine privo di senso... C'è molto spazio e non si capisce il perché. Tento di convincere Ivo il colto (notoriamente poco propenso a seguire le masse) ma anche lui alla fine cede. Resisteremo comunque fino a mezzogiorno quando la gentilissima ragazza del circolo (che sembrava una vaso di coccio in mezzo ai vigilantes) all'atto dell'iscrizione mi dice che ci potrebbero mettere le ganasce alle ruote se non portiamo fuori la macchina...

Ad un tratto mentre tolgo la borsa dal baule un vigilantes mi dice per la centesima volta di portare fuori la macchina. Lo guardo con cattiveria (espressione che assumo quando non mi nutro da più di due ore ed era quello il caso) e gli dico: lo sai cos'è quella cosa grigia sul tetto? E' una casa. Se non la smetti di dirmi di portare fuori la macchina apro l'air camping e prendo la residenza qui... vedi la mia targa inizia con BH che sta per Bosnia Herzegovina. Partecipo alla regata peché è aperta agli stranieri... Comunque in base ai trattati internazionali non mi puoi toccare perché sono un rifugiato dell'ONU e ti ci vogliono almeno sei mesi per sbattermi fuori alla facciazza della Bossi Fini. Il vigilantes non capisce se scherzo o meno e mi precisa che non è colpa sua ma è Dalla Torre che gli danno gli ordini. ... chi sarà mai questo mitico signor Dalla Torre si chiederà Ale per tutta la vacanza... comunque alla fine porto fuori la macchina per non creare imbarazzi ai vertici della classe. Poi ci mangiamo un paio di panini alla porchetta acquistati al supermercato del Marina.. ed il sorriso ritorna in un attimo.

Anche se il vento sabato è forte non brilliamo... piccoli errori si sommano e siamo troppo distratti sui salti di vento. Ale non arriva a puntare il vang che deve lascarlo per cui decide che è una regata da fare con la randa in mano... senza vang.. un po' faticosetto per me ma eseguo... alla sera avrò le mani più grosse delle sue... Ale al solito cerca una regola semplice di bordeggio e decide che è meglio la sinistra ma la realtà sarebbe molto più complessa e noi non la comprendiamo... Comunque bello.. sarebbe stato meglio fare un doppio triangolo ma il comitato ha deciso che c'era vento debole ed ha messo un bastone. Non era neppure obbligatorio il salvagente con vento da terra... mah... Con stupore scopriamo che la cena è a pagamento. Mi sembra di sentire un "perdincibacco, per fortuna che non sono venuto" echeggiare fin da Cremona dal mitico Renato Bruni. Comunque sia non esiste. Per 50€ ci hanno dato due cappellini che fanno un male cane alla fronte e ci hanno fatto smarronare dai viglantes. Siamo vistosamente abbacchiati più per la cena mancata che per il risultato e per consolarci i primi due equipaggi della ranking ci invitano in via eccezionale a cenare con loro assieme anche ad Ivo dove possiamo finalmente mangiare un po' di cinghiale e ritrovare il sorriso.... un po' troppo poco per i nostri gusti ma non male.

Domenica poco vento buone le partenze ma siamo esageratamente lenti specie in poppa. Al rientro elaboriamo un piano dettagliato con compiti precisi per caricare veloci e partire. Tutte le operazioni previste vengono eseguite con velocità ed alle 17.15 siamo pronti per partire ma il mio scoiattolino non trova le chiavi della sua macchina e va in tilt. Apre tutte le borse, i vani della mia macchina mi fa aprire l'air camping e da una finestra sbuca un tipo (sarà stato il signor DallaTorre?) che mi chiede cosa sto facendo... sto installando un campo nomade rispondo e chiude subito la finstra sorridendo.... le chiavi non si trovano... Andiamo al parcheggio dove abbiamo pernottato.. delle chiavi nessuna traccia... Ale ha quasi una crisi di pianto e sono arrivate le sei mentre io non riesco a consolarlo e gli pianterei un coltello nella schiena per poter partire e porre al contempo fine al suo travaglio ma proprio quando sto per colpirlo ecco l'apposito portadocumenti in pelle umana sbucare da sotto un sedile contente le chiavi. Ale saltella di gioia, mi abbraccia e finalmente partiamo ma arrivati a Mantova scopriamo che non c'è più la borsa rossa con i pochi vestiti. Vengo quindi a conoscenza che oltre la biancheria di ricambio per un mese e le solite tre cinture d'ordinanza la borsina dimenticata al parcheggio conteneva la stagna, un paio di spry top, jeans di armani etc per un valore stimato di 1000?. Dove sarà rimasta? Non ci resta che telefonare al nostro amico del residence di Paolino che gentilmente a mezzanotte in punto va a vedere nel parcheggio e trova la borsa dai vigilantes che era stata consegnata da una certa signora Tosi che vorremo ringraziare ma non conosciamo. Il mio scoiattolino può finalmente dormire sonni tranquilli.

Insomma una vacanza bellissima, tempo stupendo se non fosse, come hanno notato in molti, il comportamento poco ospitale dei vigilantes che però eseguivano semplicemente gli ordini Dalla Torre. Chi sarà mai questo signor Dalla Torre?? Ci sarà anche la prossima volta?

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Monday, September 28, 2009

..nAZIONALE dI sCARLINO.. aNDATA pURE qUESTA!!

..imbarco il Cekka sulla nonno-mobile a Civitavecchia nord che appena comincia a fare chiaro, mentre di vento ce ne è almeno da Torreimpietra, non tantissimo, ma da NE, e a quell'ora, non è che faccia presagire nulla di "tranquillo".

Filiamo via lisci lungo il nonsenso infrastrutturale che è l'Aurelia tra Civitavecchia e Grosseto, attraversando una selva di incroci a raso, limiti di velocità assurdi (ma necessari a causa degli incroci) e torme di gente vestita di verde mimetico che si aggira per la campagna antelucana armata e col malcelato intento di fare una strage.. certo noi che stiamo andando a prendere una sventolata su una vasca-da-bagno del 1931 non possiamo sbilanciarci in giudizi di merito su certi passatempi.. però.

Facciamo colazione e nafta che già si vedono le ciminiere sul golfo di Follonica, pompa deciso da NE anche qui, ci diciamo che poi tanto quando scalda l'entroterra.. la termica in direzione opposta.. ci diciamo..

Arriviamo al porto che il porto dorme ancora, eccetto il vigilantes che ci intima di tirare fuori immediatamente macchina e carrello.. passo sotto la sbarra chiedendomi se prima possa almeno scaricare la barca.. però non lo chiedo che il tipo è armato e ha dei dorsali che gli impediscono di tenere le braccia stese lungo i fianchi! Il marina di scarlino si riempie di snipisti con una certa rapidità, molti sono arrivati la sera prima, sono quelli in vestaglia, alcuni stanno arrivando direttamente dal letto di casa.

Quando vado a regolarizzare l'iscrizione la signorina (gentilissima) del circolo ripete come un mantra di tirare via macchine e carrelli il prima possibile che la stanno chiamando "dalla torre", pare che dalla "torre di controllo" vadano innervosendosi per il traffico di barche/macchine/persone in arrivo.. sai com'è?! C'è come una Nazionale..

Prendo i gadget (2 bei berretti), saluto e torno (a piedi) in barca passando dietro al cantiere, sotto una parata di swan45 in secca il cui valore si farebbe prima ad esprimere in punti percentuale di PIL.

-qui sopra la versione dopatissima del palindromo-

Alla sbarra che regola l'accesso trovo una fila di macchine con relativo snipe al seguito, bloccate dal vigilantes per evitare "l'ingorgo" del porto.. la scena fa molto "fila all'imbarco per il traghetto", ma non ci sono traghetti da prendere, il vigilantes-armato gestisce col piglio delle grandi occasioni la situazione, qualcuno brontola, io passo lasciando lì il ricordo dell'ospitalità di scarlino l'ultima volta che c'ero stato per una Nazionale snipe.. un ricordo, appunto.. e mentre entro sfilo davanti ad un cartello con su scritto "Nautor Service" di dimensioni tali che mi viene il sospetto che tutti i proprietari di swan siano tanto miliardari quanto presbiti.

Sotto alla torre, dove ci sono le operazioni di sbarco/riarmo c'è l'allegra baraonda di ogni regata del genere, nulla di drammatico, non c'è nemmeno il furgone del porchettaro, e un pò mi manca, ma i tipi "dalla torre" continuano ad inviare rinforzi di vigilanza/ormeggiatori che pretendono, alcuni anche con toni decisamente "sopra le righe" di sgombrare tutto il prima possibile.. che a dir loro i furgoni in porto nemmeno potrebbero entrare.. chissà se vale anche per quelli degli yacht-chandler?!.. però non chiedo, anche perchè dall'aria che tira i paracadutisti potrebbero pure essere un'opzione che stanno considerando, nella "torre"!!

Mentre finisco di rimontare il palindromo qualcuno mi fa notare che le istruzioni/programma non menzionano la tipica "cena dell'evento" che c'è ad ogni Nazionale, e che è sempre un'occasione per fare quattro chiacchiere con un pò di calma con i compari di merende che abitano più lontano e che per forza di cose geografiche vedi sempre di rado.. immagino sia un refuso, poi scopro che tale non è.. peccato.. bastava veramente una porchetta e un bicchiere di nero, e invece..

In tutto questo il grecale, che sembrava mollare un pò, è tornato a pompare, tanto che la fila per uscire si fa con le vele giù, fortunatamente si esce col vento di prua, ma qualche espressione tirata c'è ugualmente: dalla torre hanno letto 7m/sec.. lo so, anche a me ha stupito che avessero anche un anemometro, oltre alla centrale operativa di combattimento!

Da quel che si vede dalla banchina, fuori ce ne è sicuramente qualcosa di più, ma essendo vento da terra l'acqua è decisamente piatta.

Dopo un momento di riflessione ci fanno uscire, si va via veloci, il golfo di follonica, con l'elba davanti ed il promontorio verdissimo che scende da Scarlino paese è sempre uno spettacolo.

Mentre stiamo a riflettere su cosa fare degli sta-master parte la procedura, noi ce ne accorgiamo con pesante ritardo, segnali non se ne sono sentiti, ma eravamo sopravvento con almeno 8m/sec d'aria, colpa nostra.


Partiamo malissimo, tipo 2 minuti dopo, e ce ne è a secchiate fin da subito, e ciò nonostante il percorso è un bastone, con disimpegno alla boa di bolina (benedetto) e cancello a quella di poppa(stramaledetto).

La bolina è maschia, il Cekka cinghia duro, io mi vedo quasi costretto a fare altrettanto, e quasi rivedo la mia posizione su quelli che andavano a caccia lungo l'Aurelia.

In poppa camminiamo bene, c'è pure poco da strambare, il problema è di bolina: facciamo almeno qualche decimo di nodo di più della diretta concorrenza, ma con almeno 5° d'angolo di meno.. non male: se fossimo un fottutissimo clipper che corre verso Londra per andare a vendere il proprio carico di tè!!

La prima prova non ci piace un granchè, ovviamente scopriremo poi che sarà la nostra miglior prova del w.e.

Nella seconda proviamo a cambiare qualcosa, ma non cambia molto, visto che non cambia la situazione, a parte il solito fenomeno che grazie ad una sportellata gratis ci manda dentro ad un'altra barca, e via un altro pezzetto di gel-coat dal dritto di prua.. sterilizzarle, le madri delle teste-di-cazzo, no eh?!

Nella terza prova cambiamo ancora di più, tanto la situazione è rimasta invariata, a parte i buchi di vento che si aggirano per il campo mietendo vittime anche illustri, ed il cambiamento paga, almeno per le prime due boline, mentre nella terza ed ultima ri-andiamo come un clipper.

Mettiamo la prua verso il porto con chiari sintomi di allucinazione da acido lattico, ci siamo scolati due bottiglie d'acqua e mezzo container di Loacker, perfettamente coperti da una crosta di sale che sembra di uscire dal Mar Morto, e naturalmente si è anche come fatta una certa. I primi che arrivano agli scivoli non trovano nessuno che faccia assistenza, cosa che se non complica molto comunque rallenta le manovre di alaggio.. fortunatamente provvede madre-natura, che con una trentina di beccacce che razzolano in cerchio dentro l'avanporto, ed il traffico consueto di barconi in entrata/uscita, quelli della torre di controllo, tanto tempestivi nel rompere le scatole alla mattina mentre scaricavamo, hanno come un barlume di lucidità e mandano qualcuno degli ormeggiatori (pure loro gentilissimi) a dare una mano, e la situazione migliora.

A terra diamo una lavata, impacchettiamo alla meglio e ci andiamo a fare una doccia in un blocco servizi un pò fuori mano ma almeno praticabile, visto che quelli da presso a dove sono ricoverate le barche sono naturalmente sovraffollati (essendo piuttosto esigui rispetto al numero dei presenti..).

Prendiamo la via dell'hotel con un passo alquanto rigido, che la dice lunga sulla giornata in mare e scopro con un minimo di disappunto estetico che il nostro hotel: nuovissimo e pulitissimo, è una specie di via di mezzo tra una colonia estiva della DDR ed una linea di artiglieria fortificata della II guerra mondiale, mentre (quasi) tutti gli altri sono sparpagliati tra un residence molto "open space", ed una ex-chiesa ristrutturata/riadattata con dentro una scala della quale sento meraviglie.. e sono lì tentato dall'andare a chiedere quartiere nell'enclave della bosnia-herzegovina, ossia "l'air camping" degli scoiattolini: Nadir Piazza e Lord Alex, che mi risulta abbiano riempito di aghi di pino e foglie secche per farsi un nido caldo ed asciutto, ma desisto e prendo la via del bunker, cioè della stanza!

-sopra Lord Alex che culla il Paulengi!-

La mattina dopo non c'è aria, poi mentre al telefono dico che non c'è aria comincia a risalire, sempre da NE, e un accidente parte lieve ai bollettini meteo!

Il grecalino 'sto giro però non esagera, noi facciamo un rinforzino alla colazione in un bar sul porto molto fighetto-lounge con un bancone nero-a-specchio che non voglio pensare per tenerlo pulito, ed una colonna sonora techno-trance-dance che a quell'ora non ne vorrei nemmeno sentir parlare!

Uscendo il pennacchio dalla ciminiera sopra Follinica conferma NE, ma con evidenti cali verticali di pressione, noi usciamo mollati di sartie come non mai, godendoci il panorama di un golfo un pò più animato che al sabato, almeno di barche, e di una giornata splendida.. ah! 'o mare! 'Sta volta acchiappiamo il segnale, partiamo dignitosamente, la linea sembra cortina ma chissene, tanto sale il ripetitore, si riparte, poi crolla il vento, e comincia ad andare a dx, ma a botte di 30°, con i primi che qualche minuto dopo la partenza danno tangone, mentre si levano cori dalle retrovie, e non sono rivolti alla locale squadra di pelota basca, e sale la "N", mentre il vento compie il suo giro di 180° ed entra da mare: la termica l'ha spuntata sugli avanzi del grecalino.

Ci stiamo a trastullare con qualche esperimento di bolina mentre il CdR sparecchia e riapparecchia dalla parte giusta, e altra partenza, e altro ripetitore, pure noi eravamo fuori una vita, e poi finalmente via, in acqua piatta e dieci nodarelli di termica molto zompettanti.


A tratti ci sembra pure di camminare, ma è una pia illusione, e dopo un giro siamo di nuovo in fondo, se non altro non abbiamo più quei problemi spaventosi di angolo, almeno pare. In grandissimo spolvero RobertoT e Giuseppe, che girano una boa credo primi, anche se dalla distanza siderale alla quale sono potrei sbagliarmi.. nel senso che sarebbero potuti essere secondi!!

Chiuderanno comunque ottavi, a riprova di quanto camminino con aria leggera, mentre noi facciamo del nostro meglio per spingere quanta più acqua possibile in mezzo al mare.

Nella seconda partenza invece c'è qualche OCS, noi cerchiamo di andare molto sugli scarsi, alla prima poppa la situazione è fisiologicamente disastrosa, poi cominciamo ad esibirci nei nostri soliti recuperi, ma ci scappano via nell'ultima bolina AndreaM e Silvia, che nonostante la schiena bloccatissima di AndreaM ci rullano di un paio di posizioni.

Chiusa la parte in acqua, velocemente a terra a smontare ed impacchettare.

La consueta baraonda mi fa temere che quelli della torre sciolgano i cani, ed invece nulla, magari saranno stati sollevati dal vederci levare le tende.

Alla premiazione arrivo tardi, per la pasta, non per la premiazione, né per una birra, che ha stomaco vuoto-desolato mi fa l'effetto di un barile di rum, in testa!

Riesco a prendere anche una copia della Classifica, che non allego perchè non ho voglia di accroccare lo scanner, tanto a breve sarà disponibile on line, comunque la Nazionale l'hanno vinta il più carioca de noantri, ossia Paulengi Lambertengi come sempre con Magister Antonio alla regia, che si sparano due primi nella prima giornata, che si sa che con aria vanno come nessuno, secondo Phantomas con Lady Tocke a prua, due primi nelle due prove della seconda giornata, che si sa che con vento leggero il Phantomas.. terzi Enrico e Roger, appesantiti da un pasticcio alla prima della domenica(sesto.. il pasticcio è un "sesto".. ci metterei qualche kilometro di firme!!), quarto il solito grandissimo Enrico Michel con Laura Lantier a prua, quinti i miei "Spissi" preferiti.. che a vedere la strisciata di risultati trova conferma il sospetto che lo Spisso mi sia diventato un "bavazzaro"!! Sesti e primo equipaggio della IV Zona Giorgio e Marco, che si beccano un OCS nella prima prova della domenica ed è davvero un gran peccato!

Considerazioni a-obiettive e finali (almeno per quel che mi riguarda).

# Scarlino è un posto splendido, sia a terra che in acqua, ce ne fossero!
# I tipi del Circolo sono gentilissimi ai limiti dell'abnegazione: ho visto la signorina che ha raccolto le iscrizioni, lanciarsi giù dallo scivolo galleggiante per frapporsi tra lo stesso e la prua di una beccaccia che stava tentando di rientrare, ed era vestita in abiti "borghesi".. la signorina, non la beccaccia!
# Magari qualcuno non la pensa così, ma 36 barche per una Nazionale di fine stagione, con questi chiari di luna, a mio avviso è un risultato più che buono!
# Se quelli del Marina, che da quel che ho capito sono "cosa altrissima" dal Circolo, non gradivano una Nazionale Snipe, avrebbero potuto farsi uscire il fiato x tempo (ammesso che abbiano voce in capitolo), ed in ogni caso, a giochi fatti, sarebbe logico avere un atteggiamento una punta meno indisponente! Oltretutto se avessero provveduto ad organizzare qualche spazio per i regatanti ( 2 box come magazzino/spogliatoio, un parcheggio riservato per le macchine.. cose così, nulla di che..), si sarebbero facilitati di molto la vita loro per primi, ed invece meglio piantare grane.. bah?!
# Sì, sono d'accordo che quelli della IV Zona che non siano venuti a Scarlino sono dei faggiani, perchè il posto meritava e in 2h e mezza si era di nuovo al circolo a sganciare il carrello.. e per riuscirci io con 90CV di "nonno-mobile"..
# ..scherzavo, sotto la Classifica:

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Thursday, September 24, 2009

..nAZIONALE sNIPE dI sCARLINO -coming-

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VELA: Regata Nazionale classe Snipe a La Marina si Scarlino. I risultati della VII Cook & Sail e le ricette vincenti.

Dopo il successo del Campionato del Mondo della classe X-41 appena concluso, il Club Nautico Scarlino si prepara ad accogliere la Regata Nazionale della classe Snipe. Marina di Scarlino, 24 settembre 2009 – Dopo il successo dello spettacolare Mondiale X-41, organizzato insieme allo Yacht Club Italiano, il Club Nautico Scarlino torna subito in acqua ospitando la Regata Nazionale della classe Snipe. Dopo il singolo olimpico Finn, il diporto con la Cook & Sail e la grande altura con gli X-41, il settembre della Marina di Scarlino torna quindi a ospitare una deriva. Lo Snipe è un doppio di lunga tradizione, altamente tattico e tecnico con equipaggi spesso misti. Sono attesi circa 40 equipaggi, provenienti da tutta Italia. Tra questi sono attesi i campioni italiani in carica, i romani Gianpiero Poggi ed Eugenia Vanni, che saranno insidiati dai sanremesi Solerio-Olivieri e dagli juniores, sempre di Sanremo, Cattaneo-Zaoli, dai triestini Fantoni-Gorgatto e Rochelli-Semec, dai trentini Lambertenghi-Tomsic. Nutrita anche la flotta di equipaggi toscani. La classe Snipe è una habituè della Marina di Scarlino, struttura in cui disputa ogni anno anche il Campionato Invernale. Al solito, il Club Nautico Scarlino utilizzerà gli ampi spazi e gli scivoli di varo e alaggio interni al Marina, confermando le potenzialità logistiche del porto toscano. I velisti potranno usufruire anche dei nuovi servizi di ristorazione e shopping, aperti recentemente nel marina e che completano un’offerta integrata in tutti i settori per gli amanti del mare e della vela. Sono in programma 5 prove, a partire dalle ore 12 di sabato, agli ordini del team diretto da Carlo e Claudia Tosi. Domenica pomeriggio la premiazione. La VII edizione della regata gastronomica “Cook & Sail” si è svolta a La Marina di Scarlino sabato 12 settembre con la collaborazione del Club Nautico Scarlino, Quadrante Toscana dell’Associazione Allievi, CVC Pratovela. Dopo la partenza nelle acque antistanti il marina, la flotta di 12 imbarcazioni si è direta verso davanti l’isola di Cerboli, dove sono stati presi i tempi di arrivo. Il Comitato di Regata ha infatti deciso di accorciare il percorso, vista la variabilità del vento. Le barche, dopo aver raggiunto la banchina del porto, hanno consegnato i piatti preparati durante la navigazione. La giuria gastronomica, composta da cinque membri dell'Accademia Italiana della Cucina, ha attribuito il suo voto ai due piatti, un salato ed un dessert, presentati da ogni barca, valutandone sia la bontà, sia l'estetica della presentazione. La classifica generale combinata ha dato uguale importanza al piazzamento nella competizione velica e a quello nella gara gastronomica. Il Trofeo Challenge Cook & Sail, destinato al 1° classificato nella combinata e costituito da una preziosa "cecera" martellata in argento di Brandimarte, è stato vinto dall’imbarcazione ADELANTE del Club Nautico Scarlino. La cuoca Daniela Ciuffi ha preparato “calamari ripieni alla pirata” e delle “barchette di limone”. GIN FIZZ della L.N.I di Firenze ha meritato il 1° posto nella sezione Cook. La cuoca Gabriella Carrozzini ha preparato “cinghiale al cioccolato in dolce-forte” e “perine al caramello”. Dopo gli assaggi in banchina, in serata si è tenuta la premiazione sulla terrazza del bar e ristorante Cala Felice, con buffet, musica e ballo. I primi tre nella classifica combinata sono stati: 1° ADELANTE (Comet 415 – C.N.S.) skipper Danilo Petroni cuoco Daniela Ciuffi; 2° BARAONDA (First Class 8 – C.N.S.) skipper Francesco Amerini cuoco Gaia Diodà 3° STARFLY (Rimar 44 – L.N.I. Siena) skipper Giampaolo Gistri cuoco Rossella Gistri



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Monday, September 21, 2009

DUE GIORNI A PRUA DI DECOUPAGE

Una telefonata, un giorno per organizzarmi e poi la conferma: settembre sul lago take two, Stefano, in arte Decoupage, sarà il mio timoniere!

Conosco Morbillo.

Non è il cane e tanto meno il criceto, bensì la barca di Stefano.

Inizio ad informarmi e prendere confidenza con il mezzo aiutando ad armare.

Stefano si mostra particolarmente ansioso, quasi da prestazione e comincio a preoccuparmi quando porta a bordo lo zaino con l’attrezzatura dalla cui tasca spuntano oggetti di vario genere pennarelli colorati, la merenda della settimana scorsa, un taglia unghie spuntato (credo usato per difendersi dalle zampate del dottore!), un asciugacapelli, filo interdentale...


Continuano i preparativi e secondo momento ansiogeno: si mette a trafficare con lo svuotatore cercando di serrare i bulloni con la temibile pinza del letherman: “sai, fa acqua…” .

Chiedo gentilmente un autogonfiabile a bordo possibilmente con razzi.

Tira, molla sghinda, segna, issa, allaccia, mordi, infila. Siamo pronti per uscire!

Quelle che seguiranno saranno 4 prove su due giorni impegnativi (vento quasi assente) in cui Morbillo l’ha data da bere a parecchia gente.



Ho avuto l’onore di essere ospite di un armatore con i controfiocchi che mi ha anche permesso di ammirare da vicino e di toccare l’ultimo esemplare di arte contemporanea di Hattori Hanzo e che mi ha fatto fare un tour guidato nella stiva di Morbillo.









Sono stata nutrita con boccette d’acqua da 50cc e con una unità di tronky al cocco! (il tutto preceduto a terra da giganteschi panini imbottiti senza i quali l’armatore avrebbe rischiato di essere lui stesso la merenda di turno!)

Abbiamo rivoluzionato l’assetto della barca semplicemente con un “adesso scarica”, “così li stiamo rullando di passo”, “mi piace questa forma”, “questo è troppo mollo”.

Siamo riusciti a piegare (almeno un po’) il temutissimo Sidewinder.

Abbiamo fatto circa 235 rilevamenti del vento.

Ho lasciato parte del mio tallone sinistro sulla terrazza dello strozzatore del fiocco.

Abbiamo stropicciato un fiocco alla sua seconda uscita.

Sono state fatte esclamazioni adatte ad un pubblico adulto ed azioni scaramantiche.

Abbiamo abbandonato ogni speranza entrando per poi uscire carchi di certezze e consci che prima o poi ci sarà ventone.

Ci siamo divertiti!


Ubriachi di soddisfazione, salutiamo le pazze del T302R!

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..sETTEMBRE sUL lAGO.. -..fINAL!!-

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..e alla fine, nonostante le previmeteo catastrofiche,
Settembre sul Lago si è fatta, non solo: con ben 4 prove, delle quali tre nell'ultima giornata utile, che hanno consentito di portare a casa la tappa dello zonale e di avere uno scarto interno al trofeo.
Mattatori assoluti della regata RobertoT e Giuseppe, che scartano un 5to e infilano 3 primi su prove nella seconda giornata "con distacco", che danno la misura di quanto andassero di più della concorrenza.
Sul secondo gradino si piazza Maurone, che perde il primato ottenuto al sabato, scarta un 7mo (nella seconda prova di domenica) e forse paga un pò il "peso in più" rispetto a RobertoT e Giuseppe, pur rimanendo uno dei pochissimi che è riuscito a crear loro qualche preoccupazione.
Strepitoso il w.e. di Maurizio, che al sabato inanella un secondo a prua di Mano, e alla domenica si presenta "in proprio", col pargolo a prua, e sfruttando soprattutto il dislocamento ultra-light nelle poppe (a occhio superavano di poco i 100kg!!), sfodera un 3-3-4 che gli vale il "bronzo"!
Al quarto si compie quello acclamato, da lui per primo(*), come "miracolo": Decoupage supera brillantissimamente gli attacchi di "ansia da prestazione" che lo avevano tenuto sveglio nelle ultime 48 ore pre-regata.. generati dal dovere scendere in acqua con a prua la NDZ-CampNazionale, e strappa il 4to posto di un punto a Mano, arrivando a ridosso del terzo gradino del podio!
Impressionante la velocità di Morbillo, soprattutto subito dopo la partenza nella terza prova (visti da vicino.. inizialmente). Cosa che dimostra 2 cose che qui si sostengono da tempo: Decopupage è velocissimo, ma ha bisogno di un prodiere cui delegare il più possibile, di modo da poter pensare solo a far muovere il carretto.. insomma pure lui è uno di quelli che a cantare&portare la croce non ci si trova bene, per l'occasione poi ha delegato alla CampNaz, ed ecco il risultato!
(*) pare che in questo momento Decoupage stia facendo "la figa" su FaceBook.. dimenticando di citare chi l'abbia condotta per mano ad un punto dal podio!!

Quinto uno strepitoso Mano, che se non fosse per lo scarto dell'11esimo nella prima prova di domenica, infila un 2-2-8 che dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio quel che gli si va dicendo da tempo (e che lui nega): il suo Skipper, almeno in condizioni di aria leggera e acqua piatta, è un missile travestito da snipe.. e lui pure!
Per altro anche lui rientra nella vasta schiera di timoniere bisognosi di "prodiere attivo".. quindi in molti temono che Claudia verrà spedita presto a qualche "full-immersion" di snipe!
Sesto ClaudioT, per l'occasione coadiuvato da Franco, che paga forse pure lui qualche kg complessivo di troppo e la novità del prodiere, ma che tempo una prova torna a correre come consueto.
Settimo The Frusonian. Velocissimi al sabato, pure loro pesantucci per le condizioni di domenica, AndreaF sfoggiava a prua AndreaM.. che vista la poca aria ha rischiato pure lui la solita liposuzione-forzata che rischia di solito Fabrizio, di bolina comunque andavano in maniera imbarazzante.
Ottavo Dante, sempre velocissimo, anche lui probabilmente penalizzato dalla mancanza del suo prodiere di fiducia, che la leggerezza ed il talento di Silvia, nelle regate che sono state, gli avrebbero consentito sicuramente di correre ancora di più, senza nulla togliere al risultato.
Settimi noantri, con un sabato da dimenticare ed una domenica che fa scopa col sabato, anche se decisamente con più passo, il che vuol dire che le modifiche fatte domenica mattina hanno pagato e che si continua in tale direzione.. anche perchè facciamo decisamente prima a modificare la centra, seppur a piccoli passi, che a ridurre i 156kg che io ed il Cekka abbiamo portato a spasso per il lago.

..una nota a margine, ma solo una noticina, per il Makka, che di più non merita, perchè se è vero che sabato, con a prua LongJohn, ha infilato una gran bella prova, poi ha preso il "banco" e si è alzato dal tavolo, come suo consueto.. quindi stava per beccarsi un -1 per comportamento-antisportivo.. ma abbiamo soprasseduto, preferendo mandargli un sicario a pestarlo un pò la prima sera buia che capiti.. siamo tutti certi che potendo scegliere avrebbe scelto pure lui le mazzate all'ennesimo -1!!
Da notare anche: PanzaDeCane, con l'inedito equipaggio Vanda-Gaetano, che nell'arco di 24h hanno camminato decisamente meglio.. si vocifera di uno sbarco post esproprio coatto della barca di Passerottino.. anche se quest'ultimo pare stia prendendo contatti con una clinica svizzera per una sessione di liposucchione-integrale!!
Stessa dinamica di PanzaDeCane anche per il BaroneRosso, che alla domenica correva con Luka e AndreaO a bordo, andati in crescendo tra le prove.. e pensare che non volevano nemmeno uscire di casa!

Dulcis in Fundo: il debutto di un equipaggio "all female"(**) nello snipe IVzzonaro, con Natasa e SivliaP. Hanno potuto correre solo al sabato, ed era il loro debutto assoluto in barca assieme, ed hanno chiuso con un decimo che non rende assolutamente giustizia a quello che hanno dimostrato in acqua.
Quel che è certo è che se continueranno, con l'esperienza e le capacità di SilviaP in cose di snipe e Natasa che ha solo da familiarizzare con l'oggetto col boma alto, visto che viene dal Laser e dall'HC16, si candidano a lasciare il segno (in faccia) su molti avventori consueti!

(**) a terra in molti mi hanno chiesto notizie di quello snipe con le due ragazze a bordo.. tra i quali molti dinghisty!!

A chiudere ottima la cena dell'evento e la premiazione, buoni pure i percorsi "trapezoidali", che sono un pò il marchio di fabbrica di SSL, rimane ignota la ragione di farci fare dei laschi chilometrici (sia al sabato che alla domenica) con pochissima aria e delle boline/poppe sulla "base piccola" del trapezio, che alla domenica saranno stati lunghi 2-300m.. roba che se nel mentre fosse salita aria, non ci sarebbe stato tempo nemmeno di dare tangone, strambare e sparecchiare!.. ma in fondo aria non è salita, anzi l'ultima prova è stata pure accorciata (apprezzato atto di clemenza!!).

Ora il menù prevede
Nazionale di Scarlino il prox w.e., chi rimane in IV zona avrà di che fare a sportellate alla Coppa Alitalia, organizzata dal circolo ALi6, e aperta naturalmente anche agli snipe, che pare già saranno numerosi. Dopo di che tutti in acqua per la chiusura ufficiale della stagione lacustre, con la Coppa Camilla (4 ottobre).
Aggiornamenti via via..

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Thursday, September 17, 2009

..tALKING wITH aNTONIO..

Ciao Antonio,

purtroppo sollevi questioni troppo interessanti per non scatenare una risposta, considerata anche la difficoltà a dormire in queste notti di fortunale.. e per le prime ti ringrazio, immaginando che le seconde non siano a te imputabili!

Comincio con un chiarimento: non ho dubitato nemmeno un attimo che ai Mondiali Snipe di San Diego il livello fosse stratosferico, il dubbio l'ho in merito alla "bontà" del sistema "esiguità del numero" come garanzia di "qualità" di un evento.. che è cosa diversa, ovviamente, tutto qua!


# numero delle barche Vs il numero dei Paesi partecipanti:
Ho considerato esclusivamente il numero di barche partecipanti e non il numero dei Paesi coinvolti per una ragione molto semplice: il primo dato è sintomatico della dimensione, se non anche del successo o meno, di un certo evento internazionale, il secondo, a mio avviso, è più che altro sintomatico della diffusione "planetaria" di una certa Classe.

In altri termini: un Mondiale di qualsivoglia Classe con 150 barche da 4 Paesi lo considero (e non solamente io) un evento di grande successo per la Classe in questione, che però è evidentemente una Classe con significativi problemi di diffusione internazionale!


# Il "numero chiuso" agli eventi internazionali snipe:
Ricordavo anche io che le regate internazionali snipe sono "contingentate", non ricordavo la grandezza di questi contingentamenti.

Se con 90 posti sono arrivati 49 equipaggi vuol dire che ha aderito praticamente il 50%.. non solo: i succitati limiti di contingentamento, se non ricordo male non solo non sono mai stati raggiunti nelle ultime edizioni di Europei e Mondiali, ma nemmeno sono stati mai "avvicinati".. e alle ultime edizioni di Mondiali ed Europei si era ancora fuori dall'attuale congiuntura economica negativa..


Quindi la domanda potrebbe essere: come mai, nonostante l'essere selezionati, cosa che in molti casi richiede un impegno prolungato, faticoso ed in quanto tale anche costoso, ben il 50% di questi equipaggi poi non partecipa? Tutti in bolletta?

Potrebbe anche essere.. e ammesso che sia così, ammettiamo che tutti quegli assenti fossero tali per l'eccessiva onerosità della partecipazione all'evento.. allora sorgono altre due domande:

una generale:
quale è il bilancio di un qualsivoglia evento sportivo dove la metà degli aventi diritto a partecipare (diritto guadagnato nella maggior parte dei casi a costo di lunghe e costose qualificazioni) non si presenti? ovvero: a te, un simile fatto, cosa comunica?


una specifica:
cosa si può fare per rendere più "accessibile" un evento ..quando lo stesso è già dotato di uno specifico regolamento (quello sui charter) finalizzato proprio a renderlo accessibile?? e che evidentemente non raggiunge tale obiettivo!!



#Il Mondiale Open è affascinante ma con qualche controindicazione..
Rendere Mondiali ed Europei open è un'idea sì affascinante ma sicuramente con più d'una controindicazione, sicuramente.. ma ha molte controindicazioni anche fare un Mondiale con 90 posti e 49 barche sulla linea.. temo.

E cominciamo da queste ultime..

Presentarsi al Meeting semestrale ISAF, sventolando la bandiera di una Classe con non so quante barche iscritte (quindi regatanti) sul Pianeta (si arriva a mezzo migliaio??), e con un Mondiale con 90 posti e 49 presenti sulla linea, per quanto io sia distante dalle dinamiche di "palazzo" dell'ISAF, sospetto non sia esattamente il viatico che qualunque Classe si sognerebbe d'avere.. soprattutto quando Classi paragonabili (doppi non olimpici) fanno più del doppio!!

Non sto dicendo che "numero" sia necessariamente sinonimo di "qualità", ma sulla cosa torno dopo, qui voglio focalizzare l'attenzione su un dettaglio leggermente più basso, una controindicazione potenzialmente distruttiva nell'avere eventi, in particolare "importanti", con poche barche ossia il dettaglio "economico", e mi metto a fare i conti della serva, quella col foglio elettronico davanti: se vieni da me a chiedere di candidarmi per ospitare un tuo Mondiale, con tutto lo sbattimento che ciò comporta in termini di organizzazione (assistenza, giuria internazionale, mangia&bevi per tutti, etc. etc.) e mi fai un forecast di 90 barche x 500$ di fee ad equipaggio, sottolineando che tutto il resto delle risorse me le devo trovare da me (Circolo Organizzatore/candidato), salvo magari qualche cosa che ci può mettere la Classe internazionale (spero, ma lo ignoro..), allora puoi ottenere uno dei seguenti risultati:

1. ti ringrazio e candido qualcosa per qualcuno che magari non ha sponsor come te, ma che muove numeri ben più grossi, così magari lo sponsor me lo trovo da me (come dovrei fare anche nel tuo caso) ma la cosa mi viene più facile perchè alla SAP dico che ci saranno 100 barche con lo spi con su il suo logo, come un mese fa a San Francisco(*), e non 49 come due settimane fa a San Diego.. concetto che il Direttore del Marketing SAP apprenderà con una facilità enormemente superiore rispetto a qualsiasi considerazione (seppur validissima) sul contingentamento delle presenze come garanzia di qualità dei partecipanti!!
Non solo: con 100 iscritti mi rifaccio almeno dei costi fissi, mi rimangono quelli variabili, ma SOLO quelli variabili, che in quanto tali comunque sono funzione del numero dei partecipanti.. e mi va bene.. mentre con 50 barche probabile che non mi rifaccia nemmeno dei primi, e allora sono dolori.. e poi chi glielo dice al CD del Circolo (o del Consorzio di Circoli) che per farti il Mondiale siamo andati fuori budget, magari pesantemente??
(*) quest'anno il Mondiale 505 a San Francisco aveva come Main Sponsor la SAP!

2. ti ringrazio, accetto, ma visto che più che altro rappresenti una rogna (ossia a parità di rogne rappresenti un mancato guadagno se non un costo), mi lascio libero la parte migliore del calendario per le classi più "interessanti" e ti assegno un periodo di "bassa", tipo un Mondiale in Giappone nella stagione dei tifoni, o in Portogallo in autunno, poi se ti trovi a dover assegnare un titolo con 3 prove(**), problema tuo che non ti potevi permettere l'alta stagione, no?!

(**) è quanto realmente accaduto nell'ultima edizione del Mondiale Assoluto Snipe prima di quella di quest'anno a San Diego..

insomma abbiamo da scegliere tra il peggio e leggerissimamente meno peggio.. ovvero: incontrare difficoltà a trovare qualcuno che organizzi la regata, finendo con l'essere di fatto costretti ad accettare candidature in periodi infelici, con tutto quel che ne consegue..in entrambe i casi c'è un certo detrimento per la Classe.. o ce lo vedo solo io?


# I vincoli imposti dal Regolamento:
Quella del Regolamento è un'osservazione consistente.. ma fino ad un certo punto.
I regolamenti sono espressione almeno di un tempo, di una serie di condizioni di contorno, e magari di una ratio.. e quando qualcuno di questi elementi muta, pur essendo necessario conservare la ratio iniziale, i regolamenti sono chiamati ad essere mutati, è nella natura delle cose.. anche senza arrivare a correre con un tri ed un cat in qualche buco sabbioso della penisola arabica, ovviamente!


dentro il nostro regolamento c'era chiaramente un ratio, ancora oggi condivisibile, che è quella di creare condizioni di "accessibilità" per i "più bravi" e non solo ed esclusivamente per i più abbienti, facendo in modo che ad ogni evento ci sia un congruo numero di barche (dignitose) da affittare in loco, senza così che i forestieri si debbano far carico dei costi di spedizione (di solito ben più onerosi del charter in loco..)

Solo poi arriva un Mondiale in periodo di recessione economica e il 50% degli aventi diritto non si presenta.. allora evidentemente è "solo" un problema di congiuntura economica.. vero.. se non fosse che questo non è il primo evento internazionale né l'unico ad avere sulla linea molti meno equipaggi di quanti aventi diritto per qualificazione!!.. allora forse non è "solo" un problema di recessione economica, e viene fuori che un "regolamento" che serviva a rendere le regate internazionali accessibili finisca evidentemente per non funzionare proprio bene.. a quanto pare.. mi spiego, almeno ci provo..

Per garantire a tutti pari opportunità di partecipazione (o quasi), ad oggi l'organizzazione di un evento internazionale deve mettere a disposizione un certo numero di barche (dignitose) da dare in affitto ai forestieri;
Il numero di barche disponibili è ovviamente limitato.
Quindi deve essere necessariamente limitato il numero degli iscritti all'evento.. altrimenti il sistema s'ingolfa!
Bene.. per limitare il numero di iscritti si usa un sistema di "selezione".
In molti casi per "selezionarsi" serve partecipare almeno ad un'intera stagione di regate in giro per il proprio Paese (ad esempio come in Italia).
Non solo: quando si comincia l'iter della qualificazione spesso si ignora pure metà dello stesso, nel senso che tale iter si articola su due stagioni, quindi quando cominci conosci le regate di qualificazione della stagione in corso, ma ignori del tutto quelle della stagione a venire, alle quali comunque dovrai partecipare se vorrai avere una possibilità di qualificarti.

Risultato: un sistema che serviva a mettere in condizioni i più bravi e non solo i più abbienti di partecipare all'Evento internazionale, richiede, di fatto, un sistema di qualificazione lungo e incerto che per sua natura non può che agevolare i più abbienti (quelli che si possono permettere tutto il circuito di qualificazione) piuttosto che i più bravi, che invece per selezionarli basterebbero 3 regate subito prima dell'evento internazionale, se non un trial-secco, come fanno alcuni Paesi, anche in discipline diverse dalla vela!

Non solo: il fatto che i cantieri di riferimento non riuscirebbero a soddisfare la domanda di barche da affittare è leggermente fuorviante a mio avviso: CERTO che i cantieri ad oggi non ci riuscirebbero, stante la domanda bassa di charter perchè mai dovrebbero investire per mettere a disposizione più scafi??

Se si aprisse un campionato Mondiale e la domanda di barche da charter risultasse soverchiante rispetto all'offerta, il primo effetto sarebbe un'impennata del costo degli affitti, soprattutto per quanto riguarda le barche "nuove", ed è ovvio.. ma una tale impennata creerebbe di fatto gli spazi perchè magari già all'edizione successiva possa entrare un altro, o altri cantieri, magari già attivi in altri ambiti, che attirati anche solo dalla remunerosità dei charter mostrerebbero qualche interesse verso lo snipe.. in altri termini: con tutte le difficoltà del caso naturalmente, si andrebbe verso la creazione di un mercato più ampio di quello attuale, eterogeneo quanto si voglia (più cantieri, prodotti diversi, prezzi diversi..) ma magari abbastanza ampio da raggiungere quello che dovrebbe essere il primo obiettivo di un "mercato libero": meno distorsioni e maggiore efficienza, ossia prezzi più bassi a parità di condizioni per gli utenti!

Un risultato che in breve riverbererebbe su tutto il mercato dello snipe, del nuovo e anche dell'usato.

E ancora: ad un Mondiale "Open" non tutti andrebbero per vincere, verosimilmente, e come abbiamo visto al Mondiale Master di Bracciano (per chi non lo avesse ancora capito: i Mondiali "Master" sono Open!!), il punto di equilibrio sulle barche in affitto si verrebbe a trovare spontaneamente in funzione dell'offerta disponibile: chi può affitta dal cantiere, gli altri da un amico locale che gli dà una barca "nota", i rimanenti dall'organizzazione che gli dà quel che c'è: prezzi diversi, barche diverse, richiedenti con aspettative diverse.. dov'è il problema??

Certo! E' storia nota di organizzazioni che hanno tirato dei "pacchi". A Bracciano chi veniva ad affittare barche per il Mondiale dall'Organizzazione pagava praticamente la metà di quanto costava affittarle dal Cantiere, non prendeva una barca nuova, naturalmente, ma NON aveva nemmeno qualche brutta sorpresa: i dati delle barche, l'età, il cantiere, la condizione generale del rigging, erano note ed intellegibili da subito, tant'è che nessuno ha avuto NULLA da ridire.. sarà mica perchè contenti di avere avuto la possibilità di essere ad un Mondiale??

In sintesi: per cercare di rendere il gioco più "equo" il sistema attuale (regolamento sui charter+contingentamento su qualificazione) finisce solo per distorcerlo, pesantemente.

Se il punto è rendere "accessibile" a costi ragionevoli un evento internazionale in primis ai più bravi, allora non serve tutto questo carrozzone, altresì basta:
1) organizzare eventi internazionali itineranti e con cadenza annuale;
2) disputare eventi internazionali con gold e silver fleet, mettendo il 90% dei posti della prima a disposizione previa qualificazione(3) e la parte rimamente con regata di qualificazione da disputarsi in loco nei 2/3gg prima dell'evento. Tutti quelli che non riescono ad entrare nella gold corrono il Mondiale nella silver.
3) la qualificazione, anche se su più regate, deve diventare molto più breve e assolutamente a ridosso dell'evento per il quale ci si qualifica, di modo da mandare quanti più in palla in quel momento, non quelli che non avendo di meglio da fare ed avendo i mezzi per non dovere fare altro, si possano permettere due mezze stagioni di fila di qualificazioni in giro.

Cosa otterremmo: i "finti dilettanti" girerebbero per il Pianeta come già fanno, e non avrebbero problemi a qualificarsi nella Gold già a casa loro.
Quanti bravi, ma magari con meno tempo e/o risorse a disposizione avrebbero comunque modo di entrare nella Gold o qualificandosi a casa, ma con una soluzione più snella e qualitativamente più significativa, o in loco.

Per tutti gli altri (la silver) sarebbe un festa.. tanto i turisti già ci sono ora, anche col sistema attuale, a quanto dici.

I costi di "trasporto" sarebbero abbattuti: gli atleti di punta hanno anche budget "di punta", e quelli con budget meno "di punta" almeno ogni 2/3 anni avrebbero l'evento internazionale a tiro di "carrello-stradale".

Tutti gli altri che volessero andare a partecipare al Mondiale senza sobbarcarsi un container o una vacanza extra-continentale, dovranno solo aspettare il loro turno "geografico".

Naturalmente un Mondiale negli States vedrebbe più americani che europei, e viceversa quando si disputasse in Eu.. e allora? dov'è il problema?

La "qualità", che sembra essere una specie di strisciante ossessione dentro la Classe (seppur Classe non Olimpica!!! Grazie al Cielo!!) in nome della quale post-porre a quanto pare tutto, non verrebbe lesa dal numero, anzi, anche perchè la qualità è un concetto enormemente sfuggente, soprattutto quando si cerca di "quantificarla", e allora si ricorre a succedanei, come il nome di grido: Cayard che ha fatto 7mo al Mondiale 505 (Diaz andato decisamente peggio!) e/o al "numero", che di fatto, piaccia o meno, diventa l'elemento primo e fondamentale della "percezione della qualità" di una regata.. ANCHE tra gli addetti ai lavori!!

Il Mondiale, che è la vetrina assoluta, quella che ti dà (che ti dovrebbe dare..) il massimo riscontro mediatico, sia politico sia, usando un'altra parolaccia, commerciale.. nell'accezione di "marketing", ancora altra parolaccia lo so, ma tant'è, tornerebbe ad essere la perla della Classe Internazionale, e come tale sarebbe percepita anche al di fuori della stessa.

In tutto questo credo sia opportuno sottilineare che nessuno voglia trasformare il massimo evento della classe in una kermesse, e non mi pare che Mitch boot o Bundock-Ashby, quando vincano il mondiale f18 davanti a quasi 200 barche iscritte da non so quanti paesi, vengano considerati da qualcuno i vincitori del tiro al bersaglio alla fiera del santo patrono locale!

L'unico effetto certo di un qualsiasi tipo di contingentamento invece, che sia su base numerica che sia su base "autarchica", è di ridurre drasticamente la possibilità di confronto tra quanti nella stessa Classe e tra questi e quanti potrebbero arricchire la Classe seppur non sposandola per la vita!

ed il "confronto" è il motore primo di qualsivoglia crescita tecnica.. come te per primo sottolinei nella tua recentissima lettera aperta su snipe.it, principio che se valido come valido su scala nazionale, altrettanto trova ragion d'essere a livello superiore.

Ma qui siamo andati rapidamente oltre, la domanda che ad oggi è più pregnante e che rimane irrisolta è: a chi giova un Mondiale di 49 barche con quasi il 50% di qualificati assenti seppur di "alto livello"??
alla diffusione/promozione della Classe??
ai partecipanti?
agli esclusi?
a qualcuno dovrà pur giovare, no?!

allora magari non gioverebbe di più e a tutti aprire una buona volta l'attività internazionale: tirare dentro ad un Mondiale 100, 150 equipaggi, divisi in due flotte, una gold e l'altra di silver o "turistica" se preferisci!

la gold sarebbe comunque uno scontro tra titani, da dove anche un fresco campione del Mondo Star potrebbe uscirne con le ossa rotte (come capitato quest'anno..), e la vincerebbe comunque il più in palla, primo tra i primi, tra i quali magari qualche nuovo equipaggio di livello che porti stimoli ed idee anche da altre Classi.. e cmq vorrei vederli i professionisti che mollano la pagnotta per venire a fare a sportellate di tasca loro sulla beccaccia (a parte Cayard, che evidentemente ne è capacissimo!!)

Gli altri, tutti gli altri, quelli della silver, tornerebbero a casa dicendo che sullo snipe ti vai a fare il Mondiale, M-o-n-d-i-a-l-e (non il parco-giochi-kermesse-internazionale dove vedresti bene confinati tutti noi "terrestri") che al Mondiale ci sono Sgzabo e Diaz, ed è una figata, e si fanno un sacco di regate affollatissime ed il livello è stratosferico, e perchè non provi pure te lo snipe che magari tra qualche anno il Campionato del Mondo torna in Europa e si va tutti a partecipare?!..


..e non ci crederai ma nemmeno in uno scenario tanto fantascientifico vedo ancora concretizzarsi questa terribile minaccia di "lesa qualità" del Mondiale Snipe.. anzi.. forse la "terribile minaccia" adesso è vedere eventi internazionali annullati per insufficiente numero di iscritti, come capitato all'edizione 2008 del Mondiale Master.. ammesso che non si decida che vada benissimo così, anche a costo di assegnare titoli internazionali con eventi da una decina di barche, o con 3 prove disputate, in fondo garantito "l'alto livello", tutto il resto, come "l'intendenza" di napoleonica memoria: seguirà!


a presto.

ivo.

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Wednesday, September 16, 2009

..sNIPE wORLD cHAMPIONSHIP: tALKING aBOUT wITH aNTONIO!!


-di seguito il testo integrale della lettera di Antonio, che ringrazio ancora per quanto continua a fare per lo Snipe italiano, ed internazionale!-

_________

Hi Ivo!

I was sailing the snipe world championship and, as any evening, reading your blog.
Come di consueto, durante questi eventi, è apparso sulla tua colonna un confronto tra la partecipazione a vari campionati del mondo che si stavano svolgendo quasi contemporaneamente in varie località.
E' certamente significativo sottolineare come al mondiasle 505 c'erano 100 barche e a quello Dragoni 70, e magari anche evidenziare che a quello star ce n'erano 86, ma perché non andare fino in fondo alla notizia?
Al mondiale 505 erano presenti ben 7 (!) nazioni, con metà dei concorrenti dagli Usa, un terzo dall'Australia e il resro random, a quello Dragoni addirittura 14. Un successone, paragonato alle 18 nazioni presenti al mondiale snipe, tra l'altro quello con il minor numero di nazioni e concorrenti degli ultimi anni.
Il campionato appena concluso, dati alla mano (che cito a mente in quanto sto volando da San Diego all'Italia), aveva un limite di partecipazione tra gli 80 e i 90 equipaggi. Questo significa che, in base alle nazioni iscritte alla scira, con tutti i limiti imposti dai contingeti stabiliti, avrebbe potuto iscriversi quel numero di imbarcazioni.
Se se ne sono iscritte poco più della metà, con alcune defezioni totali (vedi alcuni paesi sudamericani ed europei) e parecchie iscrizioni limitate (per tutti il Giappone che aveva diritto a 8 posti e ha mandato solo tre equipaggi) qualcosa vorrà forse dire.
Rendere open il campionato del mondo è idea affascinante, ma ha qualche controindicazione. La prima è assolutamente fondamentale: per regolamento, il paese ospitante deve garantire un adeguato numero di barche competitive (secondo criteri dettagliatamente specificati nelle regole). Un campionato open, come prima conseguenza, attirerebbe una grande quantità di equipaggi del paese ospitante, diminuendo in modo significativo la quantità (e la qualità) delle barche a disposizione dei concorrenti stranieri. Che in alcuni casi (vedi Spagna e Giappone) hanno inviato le proprie via container, in tutti gli altri hanno usufruito dei noleggi. E, al momento attuale, nessun costruttore è in grado di provvedere a richieste così ingenti di barche a noleggio.
Se anche si togliesse la regola del noleggio, questo non farebe altro che frenare la partecipazione straniera, in quanto inviare la propria barca (specie da Paesi con un contigente limitato) aumenterebbe talmente i costi che scoragerebbe la partecipazione (o, come nel caso dei Dragoni, favorirebbe quella di chi può permettersi un budget elevatissimo piuttosto di chi è più bravo e vince le selezioni).
Già qiesto fattore, a mio avviso, è sufficiente per scoraggiare qualsiasi tentativo di rendere open il campionato mondiale. Anche perché, in effetti, pur non essendo una classe di professionisti (anche se ci sono parecchi casi di "dilettanti" che non fanno altro che andare in barca), il livello garantito dal sistema ora in vigore non è proprio bassisimo (chissà perché il punto di domanda, Ivo). Basti pensare che il fresco campione del mondo star, certo George Szabo, abitante a San Diego, con a prua certa Carol Cronin, olimpionica sullo Yngling a Pechino, un po' appesantito nel fisico ma certo ben allenato ( a proposito, al San Diego Yacht Club ci sono stati negli anni ben 7 campioni del mondo di star, tra cui Lowell North, Dennis Conner, Mark Reynolds e appunto Szabo, ma al circolo non c'è una star a pagarla, qui si allenano su tutt'altre barche, in primis Etchelles 22 e Snipe) e perfetto conoscitore del posto, ha rimediato un per lui modesto 13° posto. Anche a scorrere con attenzione le classifiche, è difficile trovare nazioni che piazzano tutti i loro concorrenti prima del migliore delle altre nazioni, escluse quelle "cuscinetto" tra cui, purtroppo, sta ricomparendo l'Italia). Quindi anche aprendo la partecipazione a tutti, il livello non si alzerebbe molto. Si regaterebbe come fanno star e, appunto, 505 con una piccola parte di professionisti od ottimi dilettanti ed una parte di turisti che, sinceramente, vedo meglio sulla linea di partenza di qualche bella regata internazionale piuttosto che al campionato del mondo.
Se poi si vuole trasformare il massimo evento della classe in una kermesse da turisti, facciamolo pure, ma non so proprio a chi giovi.

Saluti dal cielo sopra Las Vegas

Antonio

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Monday, September 14, 2009

..sETTEMBRE sUL lAGO.. -first act-


..non che il diluvio incassato già domenica mattina, appena lasciata Roma, lasciasse ben sperare.. però.. diciamo che ci si prova sempre, e talvolta ci si riesce anche.. ma non in questa occasione..

..la mattina se la portano via le pratiche "iscrittorie", con un via vai dall'AVVV a tutto il Lago da non credere, complicato non poco dalle documentazioni delle stesse barche sparpagliate tra più teste, o da un'unica testa che si è andata ad iscrivere lasciando nello spogliatoio del circolo tutti i dox della barca!!

Ad una certa i temporali sembrano diradarsi.. non sparire, diradarsi, dal sabbazzietto usciamo subito io ed il cekka, con una patana tale che si vedono le bollicine risalire dal fondo attraverso l'acqua cristallina.. segno inequivocabile di putrefazione, naturalmente!

Siamo usciti 1h e mezza prima dell'ora ufficiale di apertura delle danze (14.00).. ed è subito chiaro che anche solo per uscire dall'Hauraki Bay non ne basteranno 2..

..seguono alla spicciolata tutti gli altri: il Vicario sabbazziesco col DS sabbazziesco, Panza de Cane co'le solite due girls-on-board, 3k1, con il Makka che quando ci ha visti prendere lo scivolo ha cacciato in gola a calci il panino a LongJohn Simoncino e l'ha tirato in acqua che aveva ancora i rolli! Poi il Barone Rosso e Mano, insomma tutti belli disegnati contro il fondale della sponda est, mentr i temporali cominciano a riserrarsi sul Lago, soprattutto da dietro Trevignano e da dietro Bracciano, e le bave che stavamo cercando di inseguire verso centro Lago, prima si ritirano poi spariscono..

..andiamo così alla deriva non so per quanto, fa un caldo porco, anche perchè eravamo vestiti per il tempaccio.. nelle refole metto la prua verso centro lago.. ricordando il felice tempo in cui i campi di regata venivano colà collocati.. ma non se ne viene fuori, mentre PanzaDeCane ed il ConiglioBianco sembrano puntare verso le fratte della sponda pre-anguillarese ed il Barone s'aggira con prue improbabili.. l'unico che viene verso centro Lago è il 3k1.. sarà mica un caso?!

..alla fine, più per fede che per altro qualche bava entra, tirata dalla sponda sud dal temporale che si è minacciosamente avvicinato, ingrossandosi, dalla sponda nord.. per non saper nè leggere nè fare altro, noi teniamo la prua a centro lago in forza di una banale considerazione: se entra la botta, come sembrava che dovesse, abbiamo la maggior quantità di acqua libera sottovento, in qualsiasi direzione sia il sottovento, ed intanto cominciamo a rivestirci (il cielo si è ricoperto) e stiamo molto all'occhio in attesa di vedere il lago "sbiancare" da sotto il temporale, color viola.. insomma belli conservativi.. noi.. scoprirò poi che il Makka stava frustando LongJohn per riprenderci.. cosa per altro che non gli è riuscita, mentre le PanzaDeCane si erano sparati il bordo sotto ad Anguillara per tagliarci avanti dal Pizzo e passarci prima dell'arrivo nella presunta zona di pre-partenza.. insomma tutte ingarellate sull'orlo dell'isteria collettiva, o appena oltre, mentre io e il Cekka ci disinteressavamo di tutto quel che non fosse il basso-ventre del temporale!!

Fatta una certa, ossia dopo 2h e mezza alla deriva verso centro Lago, appare chiaro che la sponda nord/nord-ovest sta per essere centrifugata.. ci sono anche delle barche lì sotto.. che però non sembrano particolarmente in difficoltà, a parte il cielo color fauci-di-mostro sopra le loro teste.. di fronte a tale scenario cominciamo a pensare ad una exit-strategy.. mentre le altre continuano ad ingarellarsi.. il SW che ancora soffia suggerirebbe una fuga via Anguillara e poi bordo a rientrare.. ma col temporale così addosso potrebbe mollare/saltare/o peggio in qualsiasi momento.. e trovarsi con pochi metri d'acqua sottovento.. mmhh.. puntiamo verso il circolo organizzatore: spiaggia di Vigna di Valle, all'estremità opposta di dove'era la vecchia base sabbazziesca, per intenderci, guadagnamo acqua, per giunta piatta, e ancora qualche fotone.. poi il cielo viene a chiudersi pure lì, e dalle colline sopra Vigna di Valle spuntano delle torri di vapore in tutto e per tutto simili a quelle che precedettero il celebre "tiro" a 40kt al Mondiale Master del 2004..

Atterrando riconosciamo il CelestinoV, con Dante che saggiamente spiaggia subito, noi lo seguiamo senza molte esitazioni.. la barca poggiata sulla sabbia non è il massimo.. però..
Arriva dietro di noi pure il Makka, che ringhia e sbava schiuma verde (..come al solito).. e comincio a sospettare che non fosse in "trasferimento" come noi, ma ben ingarellato.. dietro di noi!!
Poi arrivano le PanzaDeCaneGirls.. che lasciano inizialmente la barca "alla ruota".. poi si risolvono a spiaggiare pure loro.. e da come fanno le vaghe mi viene il sospetto (poi confermatissimo) che si erano ingarellate, pure loro.. arrivando ben dietro.. nonostante i 15 minuti di dissertazione di Vanda su alcune implicazioni sferico-geometriche che, dati alcuni presupposti topologici, ci siano arrivati davanti pur uscendo due anni dopo dal circolo..ossia in tempo compensato(??).. insomma: arrivate dietro pure loro, e nonostante il "taglio" ad Anguilllara!

Ultimi a prendere terra, dopo qualche sbandata di quelle che non lasciavano dubbi su come si stesse evolvendo la situazione in mezzo al Lago, Luka e AndreaO a bordo del Barone Rosso, mentre del Vicario e del DS nessuna novella, se non un fugace avvistamento lungo la spiaggia di Anguillara, ossia al di là del Pizzo.

Risultato: 5 beccacce sabbazziesche + CelestinoV spiaggiate extra moenia (foto sopra), e pochi istanti dopo: regata annullata.

Si comincia ad organizzare un rientro: via terra? via lago? via mare???
finisce che si vanno a prendere i 5 trolley e si lasciano le barche all'AVVV, che ha gentilmente offerto ospitalità, visto anche che sabato prossimo si torna in acqua da lì, e domenica si recupera la Zonale che si sarebbe dovuta disputare in questa prima giornata.. ..il tutto però non prima di.. ..avere fatto il pieno di "carboidrati fritti", gentilmente offerti dall'equipaggio neoCampioned'Italie, che avendo sgamato subito la situazione, non si era nemmeno cambiato!!

NB: nonostante la dominante cromatica non è la Festa de l'Unità.. più o meno.. circa!

Recapitati i carrelli e impacchettato tutto..
..ha seguito amena serata di libagioni celebrative presso il sabbazzietto..


..c'era da "bagnare" un titolo Nazionale fresco fresco!!

Nota t302R:
le pazze assenti (come prova la foto), ossia The Frusonian Captain e Decoupage, beccano -1 su tutti i presenti.. e la situazione che si viene a creare.. qui il "Muro del Pianto" aggiornato dopo ieri..

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