Monday, September 24, 2007

"La mia prima uscita in Laser."


(racconto un po' sconnesso di un prodiere Snipe con poca esperienza velica)



Il Laser, che tormentone! Prima o poi nella vita bisogna pur farla un’uscita con ‘sto benedetto Laser! (che poi mica è obbligatorio, anzi……, ma questo lo dico dopo averlo provato)

Bene, ci prestano una barca vecchia, quelle armate “vecchia maniera” (mi dicono abbiano fatto le olimpiadi fin credo a Sydney con questo armo). O meglio, ci sono 3 laser e prima di capire a quale appartiene la deriva, dov’è il timone di quello di cui abbiamo la deriva, qual’è la sua scotta della randa ecc ecc ci vuole del tempo. Montantogli poi un albero che non sarebbe il suo (ma poi fa differenza?) riusciamo ad armare la barca. Eh si, perché speravo di fami un’uscitina in solitudine, ma il mio timoniere di snipe non osa abbandonarmi e lasciarmi in balia di Eolo.

Usciamo, io al timone, lui stravaccato a prua intorno all’albero, convinto di non influire minimamente sull’assetto della barca. Ah, dimenticavo, lo scopo dell’uscita per me era, oltre quello di provare un laser, di capire (o meglio, cercare di capire) come si porta la barca col peso. Ho pensato: se esco su un singolo capirò ben come reagisce la barca al peso, ci sono solo io! (mera illusione) Vento poco, in principio molto poco. Naturalmente barca vecchia, armo vetusto, vela super usata con due miseri filetti che non si capiva che volessero fare, niente segnavento.

Zig zagando fra le barche ormeggiate mi porto in una zona di aria libera e inizio a fare una specie di bolina, col mio timoniere che cerca di spiegarmi come scambiare le mani fra la scotta randa e il timone (voleva convincermi che lo dovevo fare come i grandi campioni quando sono in cinghia scambiandomi le mani dietro la schiena mentre io timonavo da sottovento e la cosa mi veniva un po' male…..) Bene, faccio alcune virate con rollio, utili a capire la tempistica del tutto e intanto il vento aumenta un po’.

I filetti non ne vogliono di sapere di portare. Cerco di capire come portare ‘sta barca finchè da prua mi arriva un’urlata: “ma fottitene dei filetti, devi regolare la randa fino a quando non rifiuta!” Bene, ci provo e in effetti un minimo la velocità aumenta. Poi scendo di poppa con la barca sbandata sopravvento, come “usa” nella classe. Ci rendiamo conto che alla scotta della randa mancano un paio di metri, ma vabbè, sono dettagli. La prendo quindi dal bozzello del boma e scendo piano piano. Le strambate vengono abbastanza, ma che menata la scotta randa che si incastra nell’angolo della poppa! A quanto pare però questo è un problema diffuso con cui bisogna fare i conti. Poi risalgo di bolina e il vento aumenta, diventa divertente. Vado finalmente sopravvento e con un po’ di pressione anche i filetti iniziano a svolgere la loro funzione. La barca però mi sembra piuttosto sorda al timone, lo snipe da quelle poche volte in cui ho avuto il timone in mano mi pare molto più delicato e sensibile (questo lo confermava anche il mio timoniere). Mi metto in cinghia ma la cinghia (eh, si, qui ce n’è una sola!) è troppo corta, non si allunga (mica come in snipe che me la posso regolare in base al vento!!! Che sofisticherie!) e non riesco a tenere la barca piatta, lasco un po’ sotto raffica e via, ora ci si diverte! Anche le virate vengono un po’ meglio. Continuo i miei esperimenti col peso e in effetti la barca risponde abbastanza. Scendo quindi di poppa e finalmente capisco l’utilità di sbandare la barca sopravvento. Ci divertiamo così per un po’ ma il vento cala di nuovo e facendo un po’ gli scemi riusciamo a scuffiare. Io accuso il mio istruttore di avermelo fatto fare apposta, lui nega……Raddrizzare la barca è un attimo, salgo sulla deriva e via, è fatto. Lui mi guarda sorgnone dall’acqua e mi dice: “fai tu, io non ti aiuto”. Peccato rimanga attaccato alla prua a peso morto. Nonostante cerchi agilmente di risalire da prua prima che io me ne accorga non ce la fa, pensa bene di risalire dallo stesso lato in cui sono io e quindi banf, giù di nuovo, ci tiriamo la barca in testa. “Non è mica uno snipe!!!” gli urlo io con un filo di alterazione!! Nel frattempo il timone è uscito dagli agugliotti e sta per andarsene a fondo….lo afferro e mentre il mio istruttore se ne sale all’asciutto io rimango lì ad armeggiare cercando di rimettere in sede il timone e fissarlo con una cimetta (che, dico io, non sarà stata lì mica per caso). Bene, anche la scuffia è archiviata. Accompagno quindi delicatamente il mio istruttore sul puntile e via, finalmente sono su un singolo in solitudine!!! Eh, ce n’è voluta!!!

Peccato il vento sia veramente poco, comunque non desisto e continuo i miei esperimenti di virate con rollio e strambate con rollio. Interessante, finalmente trovo una barca che risponde come più o meno avevo immaginato. In tutto avrò timonato almeno un paio d’ore da sottovento e una mezz’oretta da sopravvento……decisamente molto meglio la seconda versione. Molto utile comunque e istruttivo questo esperimento.

Che altro dire? La mia definizione del laser avendo come termine di paragone la beccaccia è stata : (suscitando una risata del mio istruttore) “certo che è proprio una barca primitiva!” Effettivamente come barca da spiaggia va benissimo, ma pensare che sia da anni classe olimpica e ora lo sia diventata anche femminile fa un po’ senso. Sarà anche una barca molto fisica….

Certo andare in due penso sia comunque più divertente e la beccaccia mi soddisfa a pieno, con tutti i suoi difetti e la sua età, quanto a fisicità……ce n’è anche in snipe, volendo.



courtesy of anonimo

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zibaZONALERECUPERATO!!


ieri si è disputato il recupero dello zonale snipe non andato in onda, causa meteo avverso, lo scorso 6 maggio.

si sono disputate due prove con vento crescente travestito, con poco successo, da termica.

probabilmente molto di non rilevante da aggiungere

mentre l'unica cosa veramente rilevante arriva per ultimo!


Per la serie "dulcis in fundo": i più sinceri complimenti ad Ulderico e Franco
che si sono sparati uno splendido e meritatissimo secondo posto!!
Bravi ragazzi!!
Pochi come lo scrivente sanno quanto ve lo meritiate il podio.



PS: per quanti bisognosi di ulteriori notizie: clikkando qui un dettagliato resoconto dal nostro segretariONE(*)

* Segretario Nazionale in pectore Paolone!!


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Tuesday, September 18, 2007

..nAZIONALE sNIPE sCARLINO 2007..

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..cAMPIONATO zONALE sNIPE IV zONA -recupero-

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..eXTREMAMENTE 40.. -live-


la storia di 'sti attrezzi la dovrebbero far studiare nei corsi universitari di marketing!

sono nati qualche anno fa
a latere della Volvo Ocean Race
cioè in occasione del primo giro del mondo a vela con scalo per equipaggio sponsorizzato dalla Volvo.. o il secondo.. comunque fa lo stesso..

..la storia è piuttosto semplice, Mr.Volvo, o chi per esso, aveva investito diverse risorse nella sponsorizzazione del suddetto giro del mondo, un evento caratterizzato da rapide (più o meno) transumanze per vari porti in giro per il globo e lunghe (più o meno) tappe d'altura, alcune realmente d'altura, altre decisamente meno..

il problema era con che cosa fare "show" durante le tappe, perchè va bene mettere le barche in parata in banchina, peò viste una volta.. e farle uscire ogni volta per stare a girare in porto
insomma la spesa rischiava di non valere l'impresa
considerato anche che le tappe, a questi, servono per rattoppare i cocci..

..la soluzione che fu proposta, vai a sapere se per prima o per ultima, fu quella di organizzare delle regatine "inside", cioè dentro le acque interne/bacini portuali che ospitavano le barcone dell'Ocean Race all'ormeggio, quindi servivano barche piccole ma molto spettacolari, e spettacolare tende ad essere sinonimo di veloce..

Il risultato furono i VolvoExtreme40, che come s'intuisce dal nome sono di 40 piedi
40 piedi piuttosto "estremi", anche questo s'intuisce dal nome..

s'intuisce meno che si tratti di catamarani..
anche se la foto sopra potrebbe avere aiutato almeno qualcuno!


Quello che non era stato pensato nè previsto, era che 'sti catafalchi avessero un successo mediatico secondo alcuni anche superiore alla vera e propria Ocean Race
tanto che negli anni successivi nacque l'embrione e poi il circuito di regate nota come iShare Cup, ovviamente svincolato dalla Volvo Ocean Race che non si disputa ogni anno, che ha portato 'sti cosi in giro per l'Europa, con un ulteriore enorme successo, anche in location inconsuete, come in quella landa salmastra che chiamano mare ed invece è una mera laguna e che si estende davanti ad Amsterdam, come il Tamigi (dentro Londra!!) o come il Loch Ness, ossia proprio quel laghetto stretto e lungo famoso per la storia del mostro, etc..

Di questi attrezzi estremi ce ne era pargheggiato uno in quel di Medemblick lo scorso agosto (Medemblick è qualche miglio ed un diga almeno a nord di Amsterdam), che è stato oggetto di qualche foto, riportata integralmente e senza commento QUI
oppure infarcita di fesserie qui di seguito!

..la scelta quindi è tua
poi non rompere le palle!


A vederli da vicino 'sti cosi non fanno meno impressione
che a vederli in video

anche se ormeggiati all'inglese in una splendida giornata di solleone olandese (leggi: tiepida giornata di pre-primavera mediterranea..)
ormeggio per altro che ha consentito di avvicinarsi
questo sì, a dettagli che altrimenti rimangono inaccessibili.

La prima cosa che salta all'occhio sono le proporzioni:
largo, molto lungo, scafi di volume tutto sommato esiguo, anche a prua (sarà per questo che sono state documentate delle belle capriole di prua??) molto bassi sull'acqua
rig a dir poco minimalista..



..poi guardi con maggiore attenzione
e scopri che il rig è sì minimalista

-qui di fianco un pozzetto, ce ne è uno per scafo, naturalmente-

ma con un grosso coinvolgimento
di componenti "idrauliche"

come si vede da questa foto, dove in alto a destra campeggia il pannello di
una centralina idraulica, che si vede meglio qui a destra..

l'uso dell'idraulica è concentrato essenzialmente sul boma
almeno da quello che si riesce a capire con gli occhi del profano

come si vede dalla foto sotto
e dalle aggiunte frecce rosse!





..è meno chiaro cosa servano i pistoni idraulici che si vedono
sembrerebbero il tesa base e la scotta della randa
mentre la rotazione dell'albero (che ovviamente è un profilo rotante -vedi foto sotto-) pare gestita da un paranco..

..ma potrebbe essere anche l'esatto contrario, tale è la profanitudine dell'osservatore ed il grado di disarmo della barca!

quello che appare abbastanza chiaro
anche all'osservatore profano
è che il fiocco sia autovirante
e di dimensioni piuttosto esigue
rispetto alla randa
in pratica il tipico piano-velico dei cat ad alte prestazioni:

randona+fiocchetto senza sovrapposizione.. e fin qui!


sul discorso della randa regolata "forse" idraulicamente è stata fatta qualche domanda in giro
a qualcuno esperto di cose con due scafi e pare che potrebbe essere fondato visto che certi attrezzi viaggiano con rande completamente steccate, che vengono gestite con cunnigham potentissimi, rotazione dell'albero (vedasi più sotto che razza di lama sia lo stesso), e carrello della randa! Il quale, per inciso, ha una rotaia lunga praticamente quanto tutta la larghezza della barca, e poggiata sulla traversa poppiera!!
-Nella foto qui sopra a sx si dovrebbe intravedere il cursore del carrello al centro della traversa poppiera-


..ma la cosa che ha scatenato maggiore inquietudine nell'osservatore
è stata un altra: le lande..

..ora.. non è che il profano s'aspettasse di trovare degli stamaster lunghi 50cm su un coso del genere, anche per ovvie ragioni di peso..

..ammesso che degli stamaster del genere esistano..



..ne il profano s'aspettava dei normali perni
ma almeno degli arridatoi di metallo sì..

..ed invece no..

e le lande sono fatte come nella foto qui di fianco
che ne ritrae un particolare: spectra!!

la cosa, al profano, è sembrata una punta pazzesca..

..e non solo per il fatto che l'unica barca che aveva visto prima d'allora con delle lande costituite da un nodo fatto con lo spectra

fosse un dinghy 12" di legno
(con albero di legno)

..ma perchè la scenetta dello skipper che manda sottovento uno dell'equipaggio a mollare/tirare un pò di sartie in pre-partenza era di per se tanto terifficante quanto ridicola..

ed invece qui sotto la prova provata che questo è lo stato dell'arte, almeno per questi oggetti..


..non solo! Escludendo che si trattasse di una landa "provvisoria", impiegata giusto per tenere la barca armata in porto e da sostituirsi prima di mollare gli ormeggi (..ipotesi questa che è sembrata troppo stiracchiatissima.. ma non del tutto inverosimile) e prendendo quindi queste "lande" in tessile per buone, va notato che il tutto andrebbe a completarsi con le sartie, che non sono in acciaio (vedi foto di dx delle due qui sopra, dove indica la freccia) bensì in altro tessile, verosimilmente in PBO!
(mancando uno spettrografo portatile per fare le analisi tocca accontentarsi di un "verosimilmente")..


insomma l'oggettino era extremo non solo nel look, ma anche nelle soluzioni tecniche..

per i saluti chiudiamo con una foto di una pala del timone (ovviamente ne aveva due)
discreto gingillo di manifattura in carbonio..

..roba che potrebbe fare bellissima mostra di se in qualsiasi salotto abbastanza moderno e modaiolo!!

per le dimensioni della pala si rimanda alla gallery visibile QUI
sul tendalino si intravede una sacca del timone..










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Monday, September 17, 2007

..sETTEMBRE sUL lAGO 2007 -epilogo-


"Ovunque, purchè fosse un angolo!!"

quella sopra, in estrema sintesi la soluzione della questione "bordeggio" nelle ultime due giornate di Settembre sul Lago, giornate che hanno incoronato Stefano ed Anna vincitori assoluti con una serie impressionante di primi (due su due al sabato), frutto del notevole passo e di un quadro della situazione evidentemente sempre bello chiaro e nitido in testa!

A seguire nella quanto mai corta flotta snipe diversi ex equo e tutti raccolti in pochi punti, dove l'hanno spuntata Domenico e Lucia per miglior piazzamento su Claudio e Gabriella, entrambi autori di un primo, un secondo ed un terzo a testa!








per ingrandire le foto potrebbe bastare clicckarci sopra, mentre per vedere la classifica finale potrebbe addirittura bastare clicckare QUI..

A proposito della "cortitudine" della flotta snipe, non stiamo qui ad entrare nel merito se sia fondata o meno la sensazione di alcuni che il livello medio dello snipe quartazzonaro si sia sollevato almeno un po', quel che però si può riportare in quanto oggettivamente osservato (ed osservabile) è che, tra le tanti Classi in corsa a "Settembre sul Lago", l'unica Classe a vedere il primo e l'ultimo arrivato racchiusi all'incirca nell'intervallo dell'ultimo lasco(*) e non spalmati su un intero lato di poppa, è stata proprio la nostra, a testimonianza del fatto che si sia sollevato almeno un pò o meno il livello, di certo le regate si sono almeno un pò accorciate (**).


In ogni caso è filato tutto liscio, il tanto temuto tiro, atteso anche dagli organizzatori, non c'è stato, e l'unico temporale che ha fatto capolino molto molto oltre la sponda trevignanese è rimasto molto molto molto oltre la sponda trevignanese, senza a venire a disturbare la brezza che ha spirato gagliarda e incasinata, soprattutto al sabato.

Da segnalare, l'ultimo giorno di regata, il tardivo ingresso dell'aria (sempre per 210°-220°) che ha consentito di chiudere la seconda prova(***) già in condizioni di generale imbrunimento, che al momento di mettere il telo sulla barca era diventato vero e proprio buio.

Ottima come sempre organizzazione ed accoglienza dell'AVVV, che non si è mai risparmiato ne in acqua nè a terra, dove ha organizzato la consueta cena con congrua profusione di manicaretti e di nero e con la lodevole iniziativa di avere previsto il "serviti a tavola" giusto per evitare quelle solite, deprecabili, resse da buffet che tanto sollazzano alcuni.

L'appuntamento è per domenica prossima, si recupera lo Zonale(****) annullato per meteo-casini la scorsa primavera, organizza l'YCBE.


(*) il percorso trapezoidal-asincrono si chiudeva con un lascone bello lungo seguito da un ulteriore laschetto pre-arrivo, quindi non è che si arrivava tutti in 30 metri (purtoppo).. però..
(**) sensazione non dimostrabile, avvalorata dal fatto che sul medesimo percorso la prima prova di domenica è "sembrata" molto lunga, mentre la seconda brevissima.. pur essendo stata corsa con qualche metro in meno della prima..
(***) da considerarsi, nel conto astronomico, la traversata del lago post regata per raggiungere ognuno la propria parrocchia.
(****) regata valida per lo Zonale Snipe IV Zona, ma non valida per la Ranking List Nazionale..

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Friday, September 14, 2007

..dI cOMPAGNIE aREE, cAMPAGNE eLETTORALI e dIVINITA' gRECHE (proprio come le olive..)


Il candidato alla Segreteria Nazionale
(per ora unico e quindi in procinto di bulgara elezione) ha annunciato qualche giorno fa l'intenzione di acquistare una compagnia aerea, fregiarla dei colori della sua barca ed impiegarla finanziaramente per coprire le spese della campagna elettorale, che per quanto "bulgara" comunque ha un costo, e logisticamente per il relativo tour in giro per l'Italia ed oltre.
L'operazione, va da se, riguardava la possibilità di acquistare parte della compagnia di bandiera italiana su E-bay (dove il nostro bazzica sistematicamente) ma senza stare ad entrare nell'operazione di Ryan Air su Malpensa, nè in un tipo di business quale quello della Eos Airlines.. che è la dimostrazione di come si possa fare Londra-NY con 21piedi quadrati, full comforts, tutti a propria disposizione, a patto di potersi permettere tali biglietti..

..il piano del Nostro è semplice, tutto sommato, ossia fondare una propria compagnia, ampliare l'aeroporto di Vigna di Valle, ed attivare tutta una serie di rotte commerciali (per il trasporto barche) verso le principali location di regate snipe..

..a proposito, guarda un po' cosa ti augura il Nostro se sei tra quelli che regateranno questo week end!!


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Monday, September 10, 2007

..aLTRO giRO dI zONALE..


Si è disputata domenica scorsa la prima giornata di "Settembre sul Lago", appuntamento di fine estate lacustre come consueto celebrato sull'arco di tre giornate.

La prima, ossia quella di domenica scorsa, era valida anche per il locale Campionato Zonale (non per la RL nazionale), ed ha visto allinearsi (metaforicamente) ben 15 beccacce, che non è male, vista la congruità dell'impegno che ha coinvolto i nostri di recente, ossia il Campitaliano Snipe di Gaeta.

La termica è entrata prima del consueto, forse era anche qualcos'altro, oltre che termica.

In ogni caso il vento ha raggiunto raramente i 5m/sec (giusto per qualche istante durante la seconda prova) continuando ad incasinarsi sistematicamente, soprattutto in prossimità della boa di bolina, apice di un percorso trapezoidale-traslato-scaleno che ha prodotto numerose (ri)letture di "Istruzioni di Regata", non sufficienti comunque a capire quale fosse l'ostacolo con coefficiente triplo!

Ottima giornata per Mauro e Domenico, che con a prua Paolo e Lucia si sono portati a casa i due primi di giornata in palio, seguiti dai rimanenti rutilanti quattordici.

Con ancora due giornate da disputare e la tradizione che vuole che almeno uno dei due week end presenti condimeteo "maschie", la regata è ancora apertissima!

Si torna in acqua sabato prossimo, e a seguire serata enogastronomica-ludico-ricreativa presso l'AVVV, come sempre ottimo Circolo Organizzatore dell'evento.

Presente anche molte altre Classi, alcune con percorsi in comune altre meno col beccaccino. Inevitabile anche qualche confronto diretto tra barche di Classi diverse..

inspiegabile la ragione per la quale qualcuno, con lo spi a riva, ritenga di riuscire ad "orzare di più" di una barca sulle stesse mure e nello stesso lasco, che naviga col fiocco (non tangonato).. ma magari con l'occasione qualcosa sarà stato compreso..


Per ulteriori dettagli sulla giornata segnaliamo l'imperdibile blog ITA28685(*) e le classifiche delle prime due prove (per quanti non riescano a farne a meno..)
Vento Largo a tutti!

(*) è vero sembra una marchetta, probabilmente perchè lo è, ma in fondo le marchette "dichiarate" non valgono più come tali, no?! e se qualcuno dovesse clicckarci su, è pregato di lasciare qualche commento che distolga il tenutario dal malsano intento di segare gli stamaster!!

NB: la foto in cima al post non c'entra un tubo nè col Lago di Bracciano nè con lo Zonale snipe.. tanto per evitare equivoci con quanti meno smart..

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..mETTI uNA sERA a cENA..

Per rompere ha rotto, in tutta Italia.. il meteo!

Ed è così che se all'Italiano snipe di Gaeta praticamente non si sono trovate mai le condizioni
"tipiche" del luogo.. qualsiasi cosa voglia dire "tipico".. c'è poco da stupirsi se il Despota si è presentato giubbino di pile al seguito, sul muso di una serata d'aria da nord che aveva appena spento l'ultimo baluginare del giorno nella valle di Trento, nonostante fossero i primissimi di settembre!

Non vale la pena stare a perdere tempo sulle casualità fortuite, o vergognosi colpi-di-culo che si sono dovuti allineare per riuscire ad essere qui proprio in questi giorni, i giorni della 100esima, la 100esima prova della Fancazzisti Cup 2007 ovviamente, ciliegina, anzi "fragolona" della stagione fancazzista, che macina numeri e successi come fossero birra e pistacchi, per la sincera invidia di tutti, tanto di quanti vorrebbero vedere certi numeri anche nelle loro plaghe, quanto di quelli costretti da quegli stessi numeri a fare buon viso a cattivo gioco, cosa che per altro gli viene con una certa facilità ma con sempre minore credibilità!

Nota per gli utenti: chi non sia stato alla Velica negli ultimi tre anni, sappia che la viabilità è leggerissimamente cambiata, soprattutto dalle parti Trento, dove hanno finalmente completato l'infinito cantiere del tunnel.. quindi tra tunnel, parenti di porfido verticali e software di navigatori obsoleti.. insomma ci si è capiti..

Alla Velica arrivo che l'aria da nord ha già steso le tenebre su tutto il lago, a parte qualche riflesso azzurro nel gran sbattere di fronde.

Nemmeno a dirlo sono in ritardo, li trovo tutti bicchiere in pugno, fortunatamente m'hanno aspettato per la bicchierata, così si bicchiera e si parte di slancio con la celebrazione della 100esima!

Mentre il Silvano definisce i dettagli, e vengono passate le ultime cinghie sul nuovo stradale-doppio caricato in vista della prima regata snipe in terra di Germania, si fan lievi chiacchiere o (chiacchiere lievi??) sulle ultime novità dell'attività nostra e della loro.. non visto (spero) prendo appunti sulle ultimissime idee del Despota, c'è sempre qualcosa da imparare, tipo l'introduzione di pene-alternative per le infrazioni più gravi in regata o il progetto di "salinizzare" il Lago di Caldonazzo, per rendere più veloci i laschi (le barche stanno più fuori in acqua salata!!), e quindi le regate, riusciendo così a disputare più prove, cosa che consentirebbe di celebrare la 100esima prova dell'anno non a settembre ma subito dopo il German Open!!

Poi salta fuori Silvano con i "dettagli" che stava sistemando e siamo tutti a tavola tra giri di nero che continuano e passano attraverso la torta (esattamente la foto).

Mentre l'ora s'avanza la Velica si svuota, si fa in tempo a scambiare qualche idea nientemeno col Segretario Sud Europeo, anche egli in procinto della trasferta teutonica, e a mettere insieme qualche programma comune per la prossima stagione, tipo un circuito di regate snipe da disputarsi rigorosamente sopra i 1000m slm, ed alcune nuove possibilità di difendere l'Oceania con un cararmatino rosso.. temendo che se ne possa presentare la necessità.

Saluto il Despota che ormai è tardi, ed incredibilmente l'aria s'è scaldata (sarà x il nero??), nonostante il ventone rimasto irruento continui a strapazzare il ciliegio sotto il quale abbiamo parcheggiato.

La via del ritorno è deserta, il tunnel nuovo è tirato a lucido tipo boutique del centro, il navigatore
giace 'fanculizzato da qualche parte tra le ombre sul divano posteriore, e con un esercizio di meta-culo infilo al primo colpo l'uscita giusta per arrivare all'hotel, dove non prescindo dal rompere le palle al guardiano di notte, causa impallamento del modem/router Wi-Fi che serve la hall, cosa che mi sembra tutto sommato allietarlo vista l'interruzione dell'altrimenti monotona routine notturna.


Del resto gli "effetti collatareli" della serata potrebbero essere presto visibili, direttamente su snipein!!

pix courtesy of snipein





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Monday, September 03, 2007

..cAMPITALIANO sNIPE 2007

Con 45 barche sulla linea, i primi due giorni di meteo talmente sballato da consentire il disputarsi di sole due prove, ed i successivi due durante i quali di prove ne sono state corse ben 5, si è appena conclusa l'edizione 2007 del Campitaliano Assoluto Snipe, chiusa dopo essere stata apertissima fino all'ultima giornata, con diversi equipaggi in corsa per il titolo, vinto alla fine dal solito Enrico Michel che dopo una decade torna meritatamente sul gradino più alto dello snipe italico.

Ma andiamo con ordine.. ..il sipario su Gaeta ancora non si solleva che tutti (quelli forti) stanno a leccarsi le orecchie per i 10m/sec d'aria che spazzano il golfo al lunedì, giorno prima dell'apertura del Campionato con le stazze, che sono al martedì, quando i 10m/sec sono un ricordo e l'aria limpida ha lasciato il posto ad un cielo calcinato d'umidità, con la consistenza del calcestruzzo, cosa che trasforma le stazze in una specie di estenuante bagno turco.

Parentesi sulle stazze: il residuo scetticismo di alcuni sulla formazione degli stazzatori di flotta organizzata la primavera dell'anno scorso lo possiamo considerare definitivamente fugato da come sono andate le cose.
Raccogliendo quanto seminato allora, i tempi di attesa sono stati decisamente ridotti e le procedure molto più snelle, con gli stazzatori di flotta ad occuparsi del grosso ed i luminari internazionali dei quali la nostra Classe fortunatamente dispone chiamati in causa solo per questioni particolari o di particolare complessità. Il microclima tipo calcutta-il-giorno-prima-delle-piogge-monsoniche ha comunque reso il tutto una discreta ammazzata, ma di intoppi non ce ne sono stati.

Certo, tutti (o quanto meno molti) sogniamo di vedere il giorno nel quale l'attuale sistema della giornata verrà sostituito da dei semplici controlli a campione, anche se molti (anche tra quanti sognano le stazze a campione) si rendono conto che un tale sistema rasenti l'impraticabilità per una barca come lo snipe che non è strettamente-monotipo..

D'altro canto immancabili le consuete affermazioni tipo "l'ho-pesata-due-anni-fa-era-perfetta".. non che uno non creda alla parola, solamente che se un tale dato fosse immutabile, e quindi sufficientemente attendibile, a cosa cavolo servirebbe passare un giorno a sollevare beccaccini?? a fare braccia??

A proposito: il delizioso solleva-motore idraulico usato per sospendere le barche è tuttora presso la Base Nautica Flavio Gioia.. solo perchè non entrava nel bagagliaio!!
E' facile immaginare che con un tale attrezzo a disposizione, in molti comincerebbero a pesare la propria barca quotidianamente, con l'intenzione di fare una gaussiana delle pesate!

Meno bene è andata per le vele, ossia non c'è stato nessun problema nemmeno lì, solo che se ci fosse stato un tavolaccio il tutto sarebbe stato ancora più rapido e meno faticoso, senza contare che sarebbe notevole se prendesse piede l'abitudine di presentarsi ai Campitaliani con le vele GIA' stazzate, in fondo ormai ogni zona ha una congrua dotazione di gente abilitata a stazzare le vele, perchè non sfruttare una simile possibilità??
Ma soprattutto, perchè non "favorire" un diffondersi di una tale "buona prassi" introducendo una "congrua donazione" o "iniqua gabella" che dir si voglia alla Classe per ogni vela che venga stazzata al Campitaliano??

Sicuramente una simile iniziativa solleverebbe un coro di proteste, non meno di quante ne sollevò l'introduzione del casco obbligatorio per la moto.. ma non per questo la seconda idea è stata pessima, come non lo sarebbe la prima.

Quel che è certo è che delle stazze, una volta passate, non frega nulla nessuno almeno fino al successivo Campitaliano, e chi sta a leggere queste menate probabilmente voleva sapere dell'Italiano, quindi sarà anche il caso di accontentarlo.. e allora:

prima giornata poca aria, molto incasinata, scirocco che sbatte contro termica (hanno direzione opposta), più qualcuno che apre finestre a caso dalle parti di Punta Stendardo, in ogni caso si porta a casa una (sola) prova, e si torna rapidi a terra per un rinfrescone che lascia sarà per i fritti, per la bufala lacrimosa o per la parmigiana di melanzane, lascia tutti entusiasti, a quanto pare anche quanti avevano cominciato a polemizzare per questo e per quello ancora prima che si fosse asciugato l'inchiostro sul modulo d'iscrizione..

seconda giornata altra giornata meteo-storta, poca aria che salta come un'indiavolata! Il comitato ha un bel da fare a correre dietro ai salti, con la lay line che diventano boline ex novo. C'è da uscirne pazzi, e come accade di consueto il fato si accanisce su quanti non abbiano tagliato il traguardo tra i primi, un accanimento in forma di generale crollo di aria, che lascia molti a sbatacchiare su un onda incrociatissima ed altrettanto fastidiosa, alla quale si somma la stanchezza per le diverse ore di attesa a ciondolare nel golfo, che somiglia ad un forno a vapore!

Alla fine della regata il salto (somma dei diversi salti..) sarà così consistente che diversi si appelleranno al regolamento.
La Giuria deciderà per la validità della prova, anche perchè un corsivo FIV del RdR sancisce chiaramente che una regata nella quale siano stati presi validamente degli arrivi NON può essere annullata a causa di una decisione del Comitato di Regata, situazione che sembra accademica e che invece può capitare benissimo, come ricorderanno i lettori-quartazzonari in merito ad uno Zonale in IV zona di due anni fa!


Al di là del mal di pancia per la regata poco divertente, l'occasione è stata sfruttata al meglio per fare luce sul nostro Regolamento di Classe, e sulle relative disposizioni in caso di salto di vento, cosa della quale ci sarà di che giovarsene sicuramente in futuro.
A seguire pasta e bevande sui rientrati.

Il terzo giorno fu la volta degli animali.. o dei pesci.. in ogni caso a Gaeta è stata la volta del ventone, che per gli specialisti/talentuosi è stata poca roba, mentre per tutti gli altri ha somigliato molto ad una battuta di pesca a Moby Dick, con Moby Dick che viene a fare visita!!

Si disputano due prove, tardi, visto che il CdR tiene saggiamente tutti a terra fino al primo pomeriggio.

Si gira attorno prima ad un olimpico poi ad un triangolo, nato come olimpico e trasformato all'uopo in corso d'opera: mai scelta più savia!

Non ci sono scuffie ma le planate sono chilometriche, roba da far rimpiangere che non ci fosse un fotografo in acqua, ed un log a bordo.
Si torna a terra una punta esausti, molto zuppi e felici in egual misura, l'aria è calda e profumata, ed il cielo chiuso fino alle due e mezza del pomeriggio dai groppi si spalanca a maestrale, con la luce che inonda il Golfo, Formia e Vendicio che sembrano a pochi metri dal campo di regata.

La giornata si chiude bolinando davanti al profilo di Punta Stendardo e della Cattedrale che assieme alle planate valgono da soli il biglietto per esserci!

A sera altra ENNESIMA pasta sui rientrati.

Il quarto giorno il maestrale si è un pò smosciato, si corre in mezzo ai buchi, fino alla seconda prova, poi alla terza prova l'aria sale un pò, ma non per questo s'impazzisce di meno.

E' la giornata degli OCS, il titolo è ancora tutto da assegnare, piovono gli OCS sulla parte alta della classifica, vittime illustri Paolino e Antonio e Giorgio e Marco, la cosa costa ai primi un piazzamentone ed ai secondi un piazzamentone ed un primo di prova dopo un campionato tutto in recupero, ed è veramente un peccato perchè se lo meritavano davvero.

Alla fine la Classifica vede in cima alla piramide alimentare Enrico, seguito da vicino da Piero e Fabio, che non hanno mai mollato fino alla fine.

I dettagli sono tutti nella CLASSIFICA FINALE, i punteggi danno la misura di quanto sia stata dura e di quanto quindi sia stata bella la vittoria di Enrico e Lady Barbarossa ai quali vanno i sinceri complimenti.

La smobilitazione comincia la sera stessa, e prosegue alla domenica successiva.

Come previsto Gaeta è stata un'ottima location, peccato i due giorni di meteo-palude all'inizio, ma sul meteo non c'è ancora controllo.. almeno fino alle prossime Olimpiadi, quando ci penseranno i cinesi.

Ottima l'organizzazione a terra e in acqua, notevolissimo il lavoro del CdR tanto nelle giornate meteo-rognose, quanto quando ci sono state da gestire le prove con più aria.


Buono anche il numero dei partecipanti, considerato che Gaeta non è dotata per ora di una sua flotta snipe residente.
Peccato non si sia colta l'occasione dell'Italiano per fare un giro informale di assemblea dei capitani, in vista della prossima stagione e dell'assemblea autunnale che sarà chiamata a definirla, anche se la cosa non avrà tolto il sonno a nessuno, auspicabilmente!

Per quanto poi riguarda il gadget distribuito ai partecipanti al Campionato, trattasi di una polo che se non hai vedrai sicuramente addosso qualche tuo conterraneo/a.
Per quanto riguarda invece il logo del Campionato, non prestare fede alle voci che potrebbero girare, la realtà è ben peggiore!

Nel calendario Nazionale rimane Scarlino a fine settembre, mentre in quello quartazzonaro non si sa a chi dare il resto, ma per dire del secondo ci sarà occasione in un'altra occasione.

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